Chase Center: tutto sulla nuova arena dei Golden State Warriors a San Francisco
La sfida contro i Los Angeles Lakers è stata la prima partita di pallacanestro mai disputata nella nuova arena degli Warriors, che hanno abbandonato Oakland per trasferirsi a San Francisco e della loro nuova casa nel cuore di Mission Bay vogliono fare un punto di forza per continuare a vincere
La sfida contro i Los Angeles Lakers è stata la prima partita di pallacanestro mai disputata nella nuova arena degli Warriors, che hanno abbandonato Oakland per trasferirsi a San Francisco e della loro nuova casa nel cuore di Mission Bay vogliono fare un punto di forza per continuare a vincere
LEGGI IL RACCONTO DELLA PARTITA
"Penso sia stato un ottimo inizio per il Chase Center", le parole di Steve Kerr nonostante la sconfitta con i Lakers: "Grande energia, spalti strapieni [si è giocato davanti al tutto esaurito 18.064 persone, ndr], il pubblico è stato fantastico"
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DI WARRIORS-LAKERS
Uno dei punti di orgoglio del nuovo Chase Center è il suo maxischermo, il più grande mai posto all'interno di un'arena sportiva. Soltanto gli schermi LED del jumbotron misurano infatti più di 900 metri quadrati, con quasi 25.000.000 di pixel!
GOLDEN STATE WARRRIOS-LOS ANGELES LAKERS: IL TABELLINO
Il presidente degli Warriors Rick Welts l'aveva detto: "Seeing spheres diventerà la capitale dei selfie di tutta San Francisco". E difatti, fin dalla prima partita, i tifosi si sono messi in posa davanti alle 15 sfere d'acciaio riflettenti con specchi puntati uno in direzioni degli altri.
"All'inizio sembrava che tutti - giocatori, allenatori, arbitri - si guardassero un po' in giro", racconta Steve Kerr della sua prima volta al Chase Center. "Noi eravamo abituati alla Oracle, lì abbiamo tantissimi bei ricordi, per cui la prima sera qui è ovviamente stata anche un po' strana"
Ancora coach Kerr sulle "difficoltà" della prima volta: "Prima della partita non sapevo dove trovare i miei assistenti. Davvero. Mille stanze diverse, che ancora non conosco. Sono andato a mangiare: non c'era nessuno; sono salito al mio ufficio: neppure. Insomma, dobbiamo ancora trovare la nostra routine il nostro ritmo, ma è normale"
Da alcuni è già stata soprannominata "the 1% arena", ovvero "l'arena dei ricchi". Sul mercato secondario dei biglietti, il meno caro per entrare a vedere l'esordio stagionale degli Warriors contro i Lakers costava 131 dollari, ma per essere al primo anello bisognava sborsarne più di 300
"Che sia un'arena appena aperta lo si capisce dall'odore di nuovo", racconta un'altra novità in casa Warriors, D'Angelo Russell. "Anche i ferri sembravano appena montati. Ma l'atmosfera era già pazzesca, completamente diversa da quella a cui ero abituato [a Brooklyn, ndr]"
"Cosa mi ha colpito più di tutto? Niente", la laconica risposta di Draymond Green, uno che nella NBA ne ha viste tante. "L'arena è nuova, bellissima, ma resta un campo di pallacanestro. Comodissimo però poter avere tutto qui: se vuoi entrare in una vasca fredda, allenarti in sala pesi, farti un bagno turco, qui c'è davvero tutto"
Una veduta dall'alto al tramonto del Chase Center. Il piano annunciato dal proprietario degli Warriors Joe Lacob e dall'allora commissioner NBA David Stern di trasferire gli Warriors a San Francisco, in una nuova casa, risale al maggio 2012
La prima pietra viene posata il 17 gennaio 2017, quando (alla presenza di Kevin Durant) viene ufficialmente aperto il cantiere che porterà alla costruzione della nuova casa dei Golden State Warriors, non più a Oakland ma a San Francisco
L'inaugurazione del Chase Center avviene invece il 6 settembre 2019, due anni e mezzo dopo la posa della prima pietra, con il concerto dei Metallica accompagnati dalla San Francisco Symphonic Orchestra
Sono 136 le suites presenti all'interno del Chase Center, tra quelle tradizionali (44) quelle a bordocampo (32 cosiddette Courtside Lounges) e i 60 Theater Box
Sono ben 8 le cucine operanti all'interno della nuova casa degli Warriors, alcune dedicate anche a "rifornire" le suites dove i tifosi VIP possono disporre di pasti caldi in qualsiasi momento della serata
Costato più di 1.2 miliardi di dollari, la nuova arena degli Warriors è stata finanziata al 100% privatamente, senza cioè ricorrere alla tassazione dei cittadini di San Francisco
Il Chase Center è raggiungibile anche via acqua, per chiunque abiti dall'altra parte del Bay Bridge (Oakland, Berkeley, etc.). Un servizio di traghetti temporaneo arriva e parte dal Pier 48 ma entro il 2020 aprirà un nuovo attracco sulla 16th Street, molto più vicino all'arena
I Golden State Warriors hanno invitato la stragrande maggioranza dei tifosi a recarsi alla partita utilizzando i mezzi pubblici, dai bus ai tram fino alle biciclette a noleggio messe a disposizione dalla città. Per chi vuole guidare ci sono però più di 2.000 posti auto pubblici entro mezzo miglio (al massimo) dall'arena più altri 950 posti auto sotterranei
Per chi si vuole godere la partita con tutti gli agi del caso, il Chase Center offre 29 ristoranti/locali al suo interno, 552 spillatrici di birra alla spina e oltre 1.100 televisori per non perdersi neppure un replay delle imprese di Curry e compagni
Prima della costruzione del Chase Center San Francisco era l'unica città tra le 20 più abitate degli Stati Uniti a non poter contare su un'arena indoor capace di ospitare più di 12.000 persone
I Golden State Warriors sono proprietari dell'arena, che nel corso dell'anno (oltre alle 41 partite interne degli Warriors + playoff) ospiterà un totale di circa 200 eventi (su 365 giorni) tra cui concerti, conferenze e altre manifestazioni
Due enormi lobby accolgono i tifosi all'entrata del Chase Center: un "ponte" con vista sul campo garantisce il passaggio da un lato all'altro nei posti più alti dell'arena (Upper Concourse) dove è disponibile a tutti i possessori di biglietto il ristorante/bar Modelo Cantina, da cui è possibile seguire l'incontro