NBA, risultati della notte: Doncic al rientro trascina Dallas, OKC perde senza Gallinari
Il n°77 sloveno dei Mavs sfiora la tripla doppia nel successo contro gli Spurs (2 punti per Belinelli). Gallinari salta la seconda partita causa infortunio nella sconfitta casalinga dei Thunder contro i Grizzlies. Serata da dimenticare per i Nets, che non segnano mai con i piedi dentro l’arco e perdono il derby contro i Knicks. Di seguito il racconto e gli highlights della notte NBA
OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 97-110 | Si interrompe a quattro il filotto di successi consecutivi e casalinghi raccolti dagli Oklahoma City Thunder, reduci dal loro miglior momento di forma (4 vittorie in fila) e battuti con merito in casa dai Grizzlies. A Chris Paul e compagni, sempre dietro nel punteggio per tutto il secondo tempo, non bastano i 23 punti e 11 assist della point guard ex-Rockets e i 21 realizzati da Shai Gilgeous-Alexander
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Niente Danilo Gallinari per la seconda gara consecutiva in casa Thunder: il fastidio alla caviglia sinistra continua a dargli il tormento e al suo posto coach Donovan ha scelto per il quintetto titolare ancora una volta il rookie Darius Bazley. Per lui 19 minuti e 3 punti a referto - impatto ben diverso da quello garantito dal n°8 azzurro di OKC, che non prenderà parte neppure alla doppia trasferta a Charlotte e Toronto dei suoi Thunder. "Soltanto per precauzione", assicura coach Billy Donovan
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I principali protagonisti del successo in casa Grizzlies sono Jonas Valanciunas (21 punti e 9/11 al tiro in 28 minuti da titolare) e Jaren Jackson Jr. che chiude con 20 e un eloquente +17 di plus/minus. Partita da 10 punti e 5 rimbalzi per Ja Morant, osservato speciale di un roster dalle grandi prospettive per il futuro
DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 102-98 | Continuano a vincere i Mavericks, che riabbracciano Luka Doncic dopo 12 giorni d’assenza e tornano a sorridere a pochi giorni di distanza dalla clamorosa rimonta subita contro Toronto. Un successo più semplice di quanto raccontato dal punteggio finale, nonostante gli Spurs riescano a realizzare gli ultimi 13 punti totali della sfida, sbagliando poi la tripla del potenziale -1 a un secondo dal termine con Derrick White
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Dopo aver saltato 4 partite a causa dell’infortunio alla caviglia subito contro Miami, il n°77 sloveno si è rimesso subito alla guida dei Mavericks, sfiorando l’ottava tripla doppia stagione: 24 punti, 10 rimbalzi e 8 assist per Doncic - leader di un quintetto che chiude tutto in doppia cifra. Per Porzingis sono 13 punti con 15 tiri dal campo, Tim Hardaway Jr. ne aggiunge 17 con tre canestri dalla lunga distanza
Prestazione modesta al tiro per Marco Belinelli, a poche ore di distanza dall’annuncio via Instagram della proposta di matrimonio fatta a ridosso del giorno di Natale: soltanto 2 punti a referto per il n°18 azzurro degli Spurs, con 1/5 dal campo e 4 errori dalla lunga distanza. San Antonio tira con il 27.6% di squadra dall’arco e non va oltre i 21 punti di DeRozan e i 17 e 7 rimbalzi di Aldridge
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BROOKLYN NETS-NEW YORK KNICKS 82-94 | Serata da incubo al tiro per i Nets, battuti in casa al termine di una partita complicatissima in fase realizzativa. Brooklyn termina la sfida con un 21/78 complessivo dal campo (26.9%), peggior percentuale raccolta in questa stagione da qualsiasi squadra NBA (il record precedente era il 29.9% di Chicago contro Toronto a inizio regular season). I padroni di casa inoltre tentano ben 50 conclusioni dalla lunga distanza di squadra, ritrovandosi così a segnare soltanto 8 canestri da due punti in tutta la partita - il peggior dato nella storia NBA dal 22 novembre 1950 a oggi
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Di fronte a queste cifre, sorprende dunque che Spencer Dinwiddie riesca lo stesso a garantire il suo contributo da 25 punti totali (ben 12 arrivano a cronometro fermo, con 17 tentativi dalla lunetta) - unico giocatore di Brooklyn in doppia cifra assieme a Luwawu-Cabarro in una serata in cui i Nets sono apparsi davvero stanchi e bisognosi del ritorno in campo degli All-Star
I Knicks si godono invece un successo inatteso e in parte simbolo di una minima risalita dopo l'allontanamento di coach Fidzale nelle scorse settimane. Miglior giocatore del derby è Julius Randle, autore di 33 punti con 8 rimbalzi, 14/26 dal campo e 5/9 con i piedi oltre l’arco. Lui, Morris e Payton sono i volti del primo successo raccolto da New York dopo tre sconfitte in fila
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DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 132-102 | I Pistons fermano a 5 la loro striscia di sconfitte consecutive, battono gli Wizards e provano un minimo a invertire una pessima tendenza che in questa regular season li sta trascinando lontano dalla zona playoff a Est. Una squadra falcidiata dagli infortuni, in cui Blake Griffin - stringendo i denti e giocando sul dolore - chiude con 14 punti e 11 rimbalzi (massimo in stagione, che ben racconta le difficoltà in questi primi due mesi). Ai suoi si aggiungono i 22 di Wood in uscita dalla panchina, in un roster che chiude con ben otto giocatori oltre quota 10 punti segnati
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Alla pessima serata degli Wizards, già con la rotazione ridotta a causa degli infortuni, si aggiunge anche il problema per Bradley Beal - costretto a uscire nel quarto periodo dopo aver segnato 15 punti con 5/14 dal campo e senza mai trovare il fondo della retina dalla lunga distanza. Unica nota positiva, i 17 punti nuovo massimo in carriera di Anzejs Pasecniks - un lungo su cui Washington potrebbe ancora fare affidamento in futuro
SACRAMENTO KINGS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-105 2OT | Partita infinita quella tra Kings e T’wolves, due squadre in difficoltà e caccia di riscatto per ragioni diverse e conclusa con un successo per Minnesota arrivato dopo 58 minuti di battaglia sul parquet. L’errore decisivo lo commette Buddy Hield, dopo che gli ospiti per ben due volte avevano sciupato il possesso per chiudere definitivamente i conti nel secondo tempo supplementare: tripla sul ferro e bottino personale fermo sempre a quota 17 con 3/11 dalla lunga distanza
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Minnesota torna così a sorridere e pone fine a una striscia di 11 sconfitte in fila: un’impresa riuscita grazie ai 21 punti e 15 rimbalzi di Dieng, a cui si aggiungono i 18, 10 e 7 assist di Wiggins e i 19 e 8 rimbalzi di Covington. Towns invece resta fuori, ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto a fare da spettatore negli ultimi match: la sua è di gran lunga l’assenza più pesante che i T'wolves sperano di risolvere al più presto
UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 121-115 | Sfida tra due delle squadre più interessanti della passata regular season e a caccia di conferme in una stagione per certi versi più complicata del previsto per entrambe. Vincono i Jazz in volata, guidati mai come in questo caso dal quartetto di titolari (Conley è ancora fuori causa infortunio) - tutti con almeno 16 punti a referto e un +12 di plus/minus. Sono loro a fare la differenza in una sfida tirata e vinta da Utah grazie alla lotteria dei liberi nel finale
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Miglior realizzatore del match è Donovan Mitchell, autore di 35 punti e 7 assist con 12/19 al tiro, tre triple e 8 liberi a segno. Efficacia di squadra rispecchiata anche nelle cifre di Rudy Gobert, che non sbaglia mai dal campo e chiude con 16 punti e 15 rimbalzi. Ben 26 invece con 6 triple i punti messi a referto da Joe Ingles, il giocatore con la striscia aperta più lunga della NBA per presenze consecutive in campo. Un gruppo rodato, che raccoglie così il sesto successo nelle ultime sette gare
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Nel testa a testa tra point guard da All-Star Game a Ovest, Damian Lillard si ferma a un solo punto di distanza dal suo avversario, chiudendo il match con 34 punti, 7/13 con i piedi oltre l’arco, 8 assist, ma un eloquente -26 di plus/minus che ben racconta le difficoltà dei titolari dei Blazers. Ai suoi canestri si aggiungono invano anche quelli che portano il bottino personale di CJ McCollum a quota 25 complessivi con 23 tiri, che non evitano a Portland l’undicesima sconfitta in 17 gare giocate in trasferta in questa regular season
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