The Last Dance, le reazioni social dei giocatori alle ultime due puntate
Negli Stati Uniti i giocatori NBA si sono piazzati davanti alla tv per vedere gli ultimi due episodi di “The Last Dance” — disponibile in Italia su Netflix e a un prezzo vantaggioso per gli abbonati Sky con Intrattenimento Plus su Sky Q — e hanno condiviso su Twitter le loro emozioni per il finale della docu-serie su Michael Jordan e i Chicago Bulls degli anni ‘90
Ad aprire le danze è uno dei figli di MJ, Marcus, che richiama il grido di battaglia dei Bulls di papà
Trae Young esprime tutta la sua ammirazione per Reggie Miller, protagonista nel nono episodio della serie: "Aveva un lanciafiamme"
L'account dei Pacers usa lo "shrug" della guardia di MJ per descrivere la "spintarella" di Miller a Jordan in gara-4 delle finali di conference
Indimenticabile anche la faccia di Larry Bird, che dopo il canestro di Miller già temeva il peggio con 7 decimi da giocare e Michael Jordan dall'altra parte. Per fortuna sua e dei Pacers l'ultimo tiro di MJ uscì, seppur davvero di pochissimo
Nel nono episodio si fa riferimento anche al trash talking di Bryon Russell nel 1994 con Jordan impegnato nel baseball. Parole che sarebbero tornate a tormentarlo, come sottolinea anche l'attuale Jazz Donovan Mitchell
REGGIE MILLER E BRYON RUSSELL, DUE NUOVI RIVALI DI MJ. VIDEO
La lunghissima "lista nera" di Michael Jordan secondo la ricostruzione di ESPN
SportsNation invece incrocia le parole di MJ sulla famosa pizza avariata di Salt Lake City... con il 75° giorno di quarantena per il coronavirus
PERCHÉ MICHAEL JORDAN MANGIÒ QUELLA PIZZA DA SOLO?
"Scommetto che adesso quella pizzeria si sente davvero stupida" commenta Eric Paschall
Tim Grover, storico trainer di MJ e uno dei primi a soccorrerlo quella notte, sottolinea le cifre finali del "Flu Game", entrambe incredibili: 44 minuti, 38 punti
GROVER RIVELA PERCHÉ NON FU DAVVERO UN "FLU GAME"
L'aneddoto della pizza ha ovviamente scatenato i giocatori NBA: qui Paschall dice a Donovan Mitchell che non uscirà più con lui a cena nello Utah
Trae Young invece fa tutto da solo: "Almeno so di non dover mangiare più la pizza nello Utah"
Mo Bamba degli Orlando Magic invece usa una GIF che ripete insistentemente "NO" per descrivere quale sarebbe stata la sua reazione a "5 persone che portano una pizza a tarda sera in trasferta durante le Finals"
C'è anche chi non crede che quella di MJ fosse intossicazione alimentare, come CJ McCollum: "Ah immagino che adesso la chiamerano 'The Pizza Game'"
In una serata in cui hanno dovuto rivivere le sconfitte più brucianti della loro storia, a dire di "tenere duro" ai tifosi dei Jazz ci pensa il nuovo leader Donovan Mitchell
Nel nono episodio si parla anche di Steve Kerr, sia per la sua storia personale che per il tiro segnato in gara-6 nelle Finals del 1997: "GRANDE TIRO COACH" scrive Eric Paschall degli Warriors
STEVE KERR SULLE ORME DI JOHN PAXSON. VIDEO
Mitchell invece ricorda il leggendario discorso di Kerr alla parata del 1997, quando disse "ancora una volta ho dovuto salvare Michael": "Davvero un grande comico" sottolinea la stella dei Jazz
Uno degli argomenti dell'ultima puntata invece è la scappata di Dennis Rodman nel mondo del wrestling dove si faceva chiamare Rodzilla, soprannome ripreso anche da Buddy Hield dei Sacramento Kings
"Dennis è pazzo, lo adoro" dice invece Paschall
"Dennis Rodman era il combattente definitivo" è invece il commento di Oladipo. Ma parlava del campo da basket o del ring?
Da grande rimbalzista a grande rimbalzista, Kevin Love sottolinea la grandezza di Karl Malone: "Era DAVVERO forte. I suoi scontri con Rodman erano di livello superiore"
McCollum invece sottolinea il gesto di Malone nel salire sul bus dei Bulls per congratularsi con loro: "Era davvero uno dei più veri"
Larry Nance dei Cavs allarga il discorso anche a Stockton: "Bisognerebbe parlare di più di loro due, anello oppure no. Sono il miglior assistman e il secondo miglior realizzatore DI TUTTI I TEMPI"
A un certo punto del documentario spunta anche Leonardo Di Caprio, grande appassionato di basket, per vedere una partita delle Finals: "Erano appena passati sei mesi dall'uscita di Titanic" sottolinea il giornalista JA Adande. "Era Leo al suo picco, ma anche lui era andato a rendere omaggio a MJ"
"MJ ha segnato metà dei punti della sua squadra mentre il secondo miglior giocatore era infortunato, in trasferta, in una partita per chiudere la serie. Ha segnato, rubato il pallone poi messo il tiro decisivo. Non ne vedremo più uno così" dice invece l'attivissimo Jamal Crawford
Due emoji bastano e avanzano a Kevin Love: sei come i titoli dei Bulls e l'iconica immagine di Michael Jordan a Salt Lake City
Concluso il decimo episodio, scatta già la nostalgia per la conclusione: "Davvero è finito?!? Facciamone un altro paio" chiede Pau Gasol. Chissà quando ne verrà realizzato anche uno su di lui
GASOL RIVELA DOVE GLI PIACEREBBE CHIUDERE LA CARRIERA
"Docu-serie straordinaria. Davvero ispirante" dice invece Oladipo, che non vede l'ora di riprendere la stagione interrotta proprio quando stava ritrovando il ritmo
"Non ho mai avuto l'opportunità di vedere MJ da piccolo perché non ero neanche nato, ma dopo aver visto questo documentario... il mio amore per MJ è cresciuto. Grazie MJ" dice Trae Young
"Questo documentario su MJ è stato speciale, devono farne un altro su Kobe il prima possibile" dice Tristan Thompson. Effettivamente l'ultima stagione di Bryant è stata seguita dalle telecamere, ma non si sa molto di più a riguardo
KOBE BRYANT HA FILMATO L'ULTIMA STAGIONE AI LAKERS
Mario Hezonja invece ne vorrebbe uno "sul nostro Michael Jordan", cioè Dirk Nowitzki. In realtà uno già è stato girato e si chiama "The Perfect Shot"
"Ne avevamo bisogno!" dice Robert Covington alla fine del documentario
"È STATO BELLISSIMO" è invece il commento di Jordan Bell
"È stato davvero epico e ne avevamo davvero bisogno durante questa pandemia. Grazie @ESPN" scrive Tobias Harris dei Sixers
McCollum invece ne vuole ancora: "Qualcun'altro sta per pubblicare un documentario? Chiedo per me e per un amico"
MAGIC JOHNSON: "CI SARÀ UNA SERIE SUI MIEI LAKERS"
L'ultima immagine possibile, una delle foto sportive più famose di tutti i tempi