
La polizia arresta un giornalista CNN di diretta TV: le reazioni del mondo NBA
Continuano gli scontri e le manifestazioni di piazza negli Stati Uniti a seguito dell’uccisione di George Floyd - afroamericano morto durante l’arresto da parte della polizia di Minneapolis. Le proteste in Minnesota stanno andando avanti ormai da diversi giorni e tanti giocatori NBA stanno continuando a esprimere disappunto e frustrazione rispetto a una discriminazione che va avanti da decenni

Non si placano le proteste negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd, in modo particolare a Minneapolis - la città in cui è andato in scena l’ennesimo atto di brutale discriminazione da parte delle forze dell’ordine nei confronti di un uomo di colore, disarmato, indifeso e rimasto poi vittima della violenza subita durante l’arresto
LE REAZIONI DEL MONDO NBA ALL'UCCISIONE DI GEORGE FLOYD
Dopo giorni la polemica non sembra placarsi: a parlare durante un raduno in commemorazione di Floyd è stato Stephen Jackson - ex giocatore NBA e amico fraterno della vittima - tenendo un discorso molto toccante e sentito. Al suo fianco anche Karl-Anthony Towns e Josh Okogie dei Timberwolves
LE PAROLE DI STEPHEN JACKSON IN DIFESA DEI DIRITTI DEL SUO AMICO FLOYD
LeBron James, tra i più attivi non appena il caso di George Floyd è diventato di rilievo nazionale, ha ripostato un toccante discorso di Jalen Rose che in 90 secondi prova a spiegare le ragioni della sua rabbia: "Se soltanto amasse gli afroamericani, tanto quanto apprezzate la loro cultura...": questo uno dei passaggi più toccanti del discorso
GUARDA IL VIDEO CON IL DISCORSO DI JALEN ROSE
A far discutere nelle ultime ore però sono state le immagini incredibili andate in onda in diretta sulla CNN: l’arresto di un reporter che stava filmando a debita distanza l’azione delle forze dell’ordine in città - da molti ritenuta violenta e spropositata anche nella repressione, come mostrato anche dall'insensato gesto nei confronti del giornalista
LE IMMAGINI DELL'ARRESTO DEL REPORTER DELLA CNN
Uno dei primi a commentare è stato Enes Kanter, da sempre schierato contro ogni tipo di abuso e discriminazione - tanto da mettere in pericolo la sua vita: "Hanno arrestato prima un giornalista della CNN che gli assassini di George Floyd", commenta il lungo turco dei Boston Celtics

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bradley Beal, che riprende il video che ha letteralmente fatto il giro del web: "Arrestano i cronisti e non i poliziotti?" Okay", il commento arrivato poche ore prima della notizia che Derek Chauvin - l'agente che nel video tiene il ginocchio sul collo della vittima - è stato accusato di omicidio

A far discutere - e non poco - sono stati anche i tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha puntato il dito contro i manifestanti (in gran parte civili e non violenti) additandoli come "THUGS" - assassini, gangster e più in generale persone contro cui muovere violenza
LO SCONTRO TRA TRUMP E TWITTER: LA REAZIONE DI STEVE KERR
Sintetico ma efficace anche Jaylen Brown, che in risposta alle immagini non tollerabili di violenza nelle strade di Minneapolis commenta: "La brutalità messa in mostra dalla polizia è un atto terroristico", toccando così le corde dell'orgoglio USA e delle sue forze armate

Anche Donovan Mitchell sottolinea quante cose sta imparando in questo periodo: "In queste occasioni ti rendi conto di quale sia il vero colore della pelle delle persone..."

Stesso identico messaggio lanciato anche da Bam Adebayo: "Succede anche in maniera non intenzionale (una discriminazione implicita), fate molta attenzione a questo"