NBA, risultati della notte: Phoenix batte i Lakers e li sorpassa, vince Brooklyn
Con la tripla doppia e l'assist numero 10.000 in carriera di Chris Paul, i Suns battono i Lakers e li superano al secondo posto in classifica a Ovest. Debutto vincente per Blake Griffin a Brooklyn contro Washington nonostante la tripla doppia di Westbrook, Doncic illumina con 37 punti e Dallas vince di 40 a Portland. Philadelphia passa al supplementare a New York, Boston si rialza mentre Houston trova la 20^ sconfitta consecutiva
PHOENIX SUNS-LOS ANGELES LAKERS 111-94 | L’assenza contemporanea di LeBron James ed Anthony Davis è un’occasione troppo ghiotta per i Phoenix Suns, che in un colpo solo battono i Lakers e si prendono il secondo posto solitario nella Western Conference. Merito dei 26 punti a testa realizzati da Devin Booker e Deandre Ayton, gestendo il +12 con cui erano entrati nell’ultimo quarto senza permettere agli avversari di rientrare sotto le 7 lunghezze di svantaggio — merito anche di uno storico Chris Paul
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Il playmaker dei Suns infatti è diventato il sesto giocatore nella storia NBA a raggiungere quota 10.000 assist (come lui solo John Stockton, Jason Kidd, Steve Nash, Mark Jackson e Magic Johnson), toccata grazie a un alley-oop per Ayton nel corso del terzo quarto. CP3 si tolto anche la soddisfazione di realizzare la prima tripla doppia stagionale da 11 punti, 10 rimbalzi e 13 assist, portando Phoenix alla 17^ vittoria nelle ultime 19 partite giocate
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Niente da fare per i Lakers, che senza le loro stelle hanno tirato solo col 41% dal campo pur battendosi con energia nella seconda serata di un back-to-back. Il migliore è stato Montrezl Harrell con 23 punti e 10/13 al tiro seguito dai 22 di Dennis Schröder, ma i gialloviola hanno pagato a caro prezzo l’orrendo 5/25 da tre punti di squadra e i 9 punti lasciati per strada ai tiri liberi (19/28), oltre al -10 nel conto dei rimbalzi. “Siamo pronti a fare a meno di LeBron a tempo indeterminato” la conferma di coach Vogel prima della partita
BROOKLYN NETS-WASHINGTON WIZARDS 113-106 | Dopo il passo falso contro Orlando, i Brooklyn Nets tornano subito a vincere con la solita formula: James Harden + Kyrie Irving. Il primo ha chiuso con 26 punti mentre il secondo ne ha aggiunti 28 per avere ragione degli Washington Wizards, che hanno rimontato da -12 nel secondo tempo per riportarsi a -1 a 3 minuti dalla fine. Da lì in poi però Nic Claxton ha realizzato due schiacciate su assist di Irving, suggellando la 15^ vittoria nelle ultime 17 per i Nets
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I riflettori erano però puntati su Blake Griffin, al suo debutto con la maglia numero 2 di Brooklyn. L’ex Detroit ha fatto il suo esordio a 4:37 dalla fine di un primo quarto in cui i Nets erano stati sotto anche di 14 punti, realizzando una bella stoppata ai danni di Bradley Beal e firmando i primi due punti della sua nuova avventura con una schiacciata nel quarto periodo — la prima dal lontano 12 dicembre 2019. “Sapevo che sarebbe diventato qualcosa di cui parlare appena l’ho fatta, sono contento di essermela levata di torno” ha detto dopo la gara
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In una serata in cui Bradley Beal è stato stranamente poco produttivo (17 punti con 6/15 al tiro), Russell Westbrook ha provato a caricarsi i suoi sulle spalle firmando l’ennesima tripla doppia della sua stagione con 29 punti, 13 rimbalzi e 13 assist. Insieme a lui anche i 20 punti a testa di Alex Len e di Rui Hachimura con ottime percentuali (17/23 combinato), ma le 19 palle perse contro le sole 7 degli avversari hanno fatto la differenza
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 92-132 | Esattamente come successo contro i Clippers, dopo una brutta sconfitta i Dallas Mavericks si rialzano subito con una vittoria convincente ai danni dei Portland Trail Blazers, rifilando loro ben 40 punti di scarto in casa. Dopo essere andati all’intervallo avanti di 14 lunghezze, i texani hanno aperto in due la partita con un parziale di 19-0 per cominciare il secondo tempo, tanto da potersi permettere di lasciare in panchina uno scintillante Luka Doncic per tutto il quarto periodo
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Allo sloveno sono bastati tre quarti per mettere assieme 37 punti, 7 rimbalzi e 4 assist, con 13/19 al tiro e soprattutto uno spaziale 8/9 dalla lunga distanza — quasi meglio di tutti i Blazers che hanno mandato a segno 9 triple su 41 tentativi. Insieme a lui ci sono anche i 21 di Josh Richardson e quattro compagni in doppia cifra (Finney-Smith 13, Porzingis 12, Hardaway e Powell 11): “Se ci concentriamo sul piano partita e smettiamo di preoccuparci degli arbitri, possiamo crescere molto” le parole di coach Carlisle
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“Se io, CJ e Carmelo tiriamo 0/16 da tre, non è che potremo mai avere chissà quale possibilità di vittoria”. Le parole di Damian Lillard bastano e avanzano per spiegare la serata difficile dei Blazers, che vedono interrompersi a tre la loro striscia di vittorie. Oltre alla terribile serata balistica si è aggiunta anche quella sotto canestro, perdendo 52-33 lo scontro a rimbalzo. “Non saprei nemmeno come giustificarla: davvero non era la nostra serata. Il 19-0 nel terzo quarto direi che parla da solo” il commento di coach Stotts
NEW YORK KNICKS-PHILADELPHIA 76ERS 100-101 OT | Successo importantissimo dei Philadelphia 76ers, che in qualche modo hanno vinto l’ottava partita nelle ultime dieci nonostante l’assenza di Joel Embiid. In una serata non esaltante dal punto di vista offensivo, sono serviti due tiri liberi di Tobias Harris a 5.3 secondi dalla fine del supplementare per avere ragione dei Knicks, allungando a 15 la striscia di successi consecutivi ai danni dei newyorkesi. “Una vittoria è una vittoria, ce la prendiamo e la portiamo a casa” ha detto Harris
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Avrebbero qualcosa da ridire a New York, specialmente Julius Randle che ha definito “ridicolo” il fallo fischiato ai suoi danni per una spinta a rimbalzo che ha dato i liberi del sorpasso ai Sixers. L’All-Star dei Knicks aveva pareggiato la partita a 5 secondi dalla fine dei regolamentari con una tripla dall’angolo e ne aveva avuta un’altra per vincere allo scadere (senza prendere neanche il ferro), ma sul possesso decisivo dell’overtime neanche Tom Thibodeau è riuscito a giocarsi il challenge chiedendolo troppo tardi
CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 116-105 | Si allunga a otto la striscia di sconfitte dei Toronto Raptors, incapaci di battere anche una squadra reduce da cinque ko nelle ultime sei. I 23 punti di Fred VanVleet e i 18 a testa di Kyle Lowry e Norman Powell non sono bastati per evitare la sconfitta, complice un terzo quarto da 32-18 per i padroni di casa cominciato con un parziale di 12-0 poi rivelatosi decisivo in una serata da 17/33 dall’arco e da 54-37 sotto i tabelloni (nonostante le 27 palle perse)
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Il protagonista in campo è stato Collin Sexton, autore di 36 punti tra cui il suo massimo in carriera da sei triple a segno, seguito dai 17+15 di Jarrett Allen, i 16 di Dean Wade e i 15 di Darius Garland per riportarsi a tre partite e mezzo di distanza dal torneo play-in. Sexton è stato protagonista anche di un battibecco con Norman Powell che è valso a entrambi un fallo tecnico, rispondendo poi sul campo alle provocazioni. “Me ne dicevano di tutti i colori, perciò non mi sono tirato indietro” ha spiegato dopo la gara
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DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 86-100 | Basta una solida prova difensiva ai Chicago Bulls per portare a casa il successo contro Detroit, interrompendo a due la loro striscia di sconfitte. Zach LaVine ha chiuso con 18 punti e Lauri Markkanen ne ha aggiunti 16 con 8 rimbalzi, ma soprattutto i Pistons hanno tirato 4/25 dalla lunga distanza rendendo facile la vita agli avversari. I 26 punti di Jerami Grant sono serviti giusto per tenere i suoi in vantaggio per buona parte del primo tempo, prima di crollare per via delle tremende percentuali
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BOSTON CELTICS-ORLANDO MAGIC 112-96 | I Celtics provano a mettersi alle spalle un periodo difficilissimo (3 ko in fila, perse 4 delle ultime 5) ripartendo dalla vittoria contro Orlando. Se Brown è il protagonista principale, il merito è del collettivo: tutto il quintetto base risponde bene, con i 23 punti di Jayson Tatum, la doppia doppia di Daniel Theis (13+11 rimbalzi), i 14 con 5/11 al tiro di Kemba Walker, in una serata da oltre il 42% dall’arco per tutta Boston con un clamoroso 23/54, a una tripla segnata dal record di franchigia
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Nessuno però fa meglio di Jaylen Brown che firma 20 dei suoi 34 punti nel secondo tempo con una seconda metà di gara da 7/12 al tiro (e un ottimo 6/11 da tre punti). Sono addirittura 10 le triple a segno (su 18 tentativi) per il n°7 dei Celtics, che così si ferma a un solo centro dalla lunga distanza dal record di franchigia (11) che appartiene a Marcus Smart
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Una rondine non fa primavera a Orlando: la vittoria sui Brooklyn Nets (dopo 9 sconfitte conscecutive) infatti è già un ricordo, e nonostante la solita doppia doppia di un Nikola Vucevic da 22 punti e 13 rimbalzi i Magic escono sconfitti dal TD Garden, incapaci di raggiungere quota 100 (“azzoppati” da un secondo quarto con soli 17 punti segnati). Da segnalare i 18 punti dalla panchina (con 5/6 al tiro) di James Ennis III
MIAMI HEAT-INDIANA PACERS 106-109 OT |Miami riacciuffa per i capelli una partita che sembrava già persa con un quarto quarto vinto 28-19, ottenendo un supplementare dove però sbaglia tanto (3/11 al tiro) e paga la concretezza dei Pacers, che trovano 6 dei 15 punti di Justin Holiday, uno dei 7 giocatori in doppia cifra per Indiana. Il top scorer è Domantas Sabonis a quota 17, 16 li aggiunge Myles Turner (con 5 stoppate), importante il 7/10 al tiro per 15 punti di Doug McDermott
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Diversa invece la suddivisione del contributo offensivo in casa Heat: dei 106 punti segnati, 50 portano la firma della coppia Adebayo-Butler: entrambi in doppia doppia, il primo aggiunge 10 rimbalzi ai suoi 29 punti, mentre il secondo ne segna 21, cattura 15 rimbalzi e distribuisce 7 assist. Miami tiene Indiana sotto il 39% al tiro ma non fa molto meglio, chiudendo appena sopra il 40%
Se Lu Dort è il miglior marcatore dei Thunder, a quota 23, 30 li aggiungono — distribuiti equamente, 15 a testa — due riserve come Justin Jackson (5/6 al tiro per lui) e Svi Mykhailiuk. Da sottolineare anche la doppia doppia di Moses Brown, che a 13 punti aggiunge 14 rimbalzi (di cui ben 8 offensivi) e i 18 punti di Isaiah Roby, anche se OKC deve sudare fino alla fine dopo aver guidato anche di 13 lunghezze
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A condannare gli Houston Rockets alla sconfitta n°20 consecutiva arrivano i due errori negli ultimi 10 secondi di gara di John Wall, peraltro autore di 24 punti ma con 7/18 al tiro. Meglio di lui fa Christian Wood, che chiude a 27 punti con 9/16 dal campo, mentre 23 li mette anche Victor Oladipo. Tre uomini del quintetto sopra quota 20 ma una panchina che ne segna 12 in tutto, con soli due giocatori a referto per punti.
DENVER NUGGETS-NEW ORLEANS PELICANS 108-113 | Si decide solo nel finale una gara che i Pelicans portano a casa grazie all'impatto delle loro due superstar: sia Ingram che Williamson mettono a referto 30 punti, mentre dall'altra parte Jokic parte pianissimo (solo 4 punti con 2/4 al tiro nel primo tempo) ma poi chiude a quota 27 con 11 assist e 10 rimbalzi. Non basta però a evitare ai Nuggets la prima sconfitta dopo tre vittorie in fila. Tredici minuti di campo — con 4 rimbalzi, 4 assist e 2 punti — anche per Nicolò Melli
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Come al solito super efficiente la partita offensiva di Zion Williamson: si prende solo 13 tiri, ne segna 9, ma incoraggiano anche i continui miglioramenti dalla lunetta (11/14 contro Denver). Segna anche l’unica tripla che tenta, evento rarissimo nella sua carriera (solo la 12^ a bersaglio da quando è entrato in NBA)
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La solita partita a 360 gradi per Brandon Ingram, che pareggia i 30 punti di Zion Williamson (lui con 11/23 al tiro e un perfetto 6/6 dalla lunetta) ma ci aggiunge anche 8 assist, 6 rimbalzi e 2 recuperi. Nel finale in volata sono quasi tutti suoi i canestri importanti, che regalano il successo ai Pelicans
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Questa la situazione nelle due classifiche dopo le gare della notte