
Playoff NBA, i Clippers ora sono spalle al muro: Phoenix sbanca L.A. e va sul 3-1
In gara-4 si fermano gli attacchi di Clippers (32.5%) e Suns (36%) e allora ne esce una sfida dal punteggio bassissimo (il più basso di tutta la stagione NBA: 164 punti combinati) che vede protagonista un Deandre Ayton eroico sotto i tabelloni, cui si aggiungono i punti di Devin Booker (25, top scorer di serata) e i liberi sotto pressione di Chris Paul. L.A. ha 12 volte la chance di pareggiare o andare in vantaggio nel quarto quarto ma le sciupa tutte

L.A. CLIPPERS-PHOENIX SUNS 80-84 | Punteggio bassissimo in gara-4, Clippers a 36 punti nel primo tempo (minimo eguagliato nella storia della franchigia ai playoff) tirando 4/22 da tre punti. All'intervallo i Suns sono sopra di 14 punti (50-36) ma nel terzo quarto la squadra di coach Lue rientra con un parziale di 30-19. Segue un ultimo periodo con mani ancora freddissime e difese dominanti: Phoenix tira il 21% (4/19), ancora peggio fa L.A., con 3/19 (0/9 il dato combinato delle due squadre da tre). La spuntano gli ospiti precisi dalla lunetta nel finale
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Esce per falli Devin Booker nel finale e deve osservare i suoi completare un'opera che ha contribuito in prima persona a rendere possibile: è il n°1 dei Suns il miglior marcatore dell'incontro con 25 punti e 8/22 al tiro ma anche 9/11 dalla lunetta, pur senza neppure un assist in tutti i 38 minuti che resta in campo. In una gara a punteggio così basso, è l'unico che riesce a trovare il canestro con una certa regolarità

Deandre Ayton ancora una volta si rende protagonista di una doppia doppia da incornicare: 9 dei suoi 22 rimbalzi (massimo in carriera, ovviamente, ai playoff) arrivano sotto i tabelloni di attacco, e il prodotto di Arizona ci aggiunge anche 19 punti come al solito tirando con percentuali più che positive (8/14 dal campo). Ma la sua presenza si fa sentire anche difensivamente, come testimoniano le 4 stoppate con cui chiude gara-4
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Stesso numero di tiri (22) di Booker, Chris Paul ne realizza due in meno (6) ma ha il merito di essere freddissimo come suo solito dalla lunetta nel finale (6/7 ai liberi in serata) e chiude gara-4 con 18 punti e 7 assist, sufficienti a fargli superare Dennis Johnson al 12° posto all-time per passaggi smarcanti consegnati nei playoff (1.007 contro 1.006), a una posizione soltanto di distanza da Michael Jordan (11°)

I Clippers cercavano la settima vittoria in singola postseason partendo da una situazione di svantaggio nella serie, ma l'attacco dei losangelini funziona solo nel terzo quarto (30 punti segnati con il 55% dal campo) ma per il resto è insufficiente. Insufficienti anche le percentuali di Paul George (5/20 al tiro, solo 1/9 da tre e 12/18 in lunetta), comunque il più prolifico dei suoi a fine serata con 23 punti cui ha aggiunto la bellezza di 16 rimbalzi, tutti catturati in difesa

Altra positiva prestazione di Reggie Jackson, non tanto nelle percentuali (8/24 dal campo) quanto nel volume di gioco, unica opzione credibile offensivamente in aggiunta a Paul George. Per il n°1 dei Clippers a fine serata ci sono 20 punti con 5 rimbalzi ma anche 4 perse nei 40 minuti trascorsi in campo

“È stata una lotta nel fango, non certo un manuale offensivo” ha ammesso coach Monty Williams, che se non altro ne è uscito con la vittoria che lo avvicina a una sola di distanza dalle Finals. Suns e Clippers hanno dato vita a una partita dal punteggio bassissimo che ha battuto diversi record di questa stagione: scopriamoli assieme
TUTTI I RECORD NEGATIVI DI GARA-4