NBA, com'era la lega l'ultima volta che Steph Curry non aveva segnato da tre punti
Era iniziata da poco la stagione 2018-19, che vedeva proprio Curry e gli Warriors puntare al threepeat dopo i successi delle due precedenti stagioni. Chris Paul (con Harden) era la minaccia più reale alle speranze di titolo di Golden State, Anthony Davis non era a Los Angeles con LeBron, Kawhi Leonard aveva appena lasciato San Antonio mentre a Boston puntavano ancora tutto su Kyrie Irving
CURRY FA 0/8 DA TRE: FINISCE LA STRISCIA DI 268 GARE CON ALMENO UNA TRIPLA
- Capita anche ai più grandi. Solo 7 punti, 2/12 al tiro e soprattutto 0/8 dalla lunga distanza. La sfida (vinta) sul campo dei Portland Trail Blazers entrerà a suo modo nella storia della carriera di Steph Curry. Pur finendo per essere il migliore tra i suoi per plus/minus (+14), il n°30 degli Warriors per la prima volta in oltre 5 anni non ha segnato un canestro da tre punti. L'ultima volta che era accaduto era l'8 novembre 2018: e la NBA si presentava così...
- Al terzo di quelli che sarebbero diventati cinque titoli di una dinastia meravigliosa: dopo gli anelli del 2015 e 2017, l'estate 2018 vede ancora gli Warriors sul tetto NBA. E il 16 ottobre 2018 Curry, Green e compagni ricevono il loro anello di campioni
- ...e faceva coppia (anche) con DeMarcus Cousins, che quell'anno giocò 30 partite (28 da titolare) con la maglia degli Warriors
- Ma non finirà bene. Dopo la finala Est della stagione precedente, un'annata iniziata con grandi aspettative termina con l'eliminazione al secondo turno di playoff per mano di Milwaukee (4-1). Irving in estate fa capire di voler andar via, e viene accontetato: destinazione Brooklyn
- Sbarca nella città degli angeli l'ex di Cavs e Heat: attorno a lui tanta gioventù di belle speranze: Brandon Ingram è al terzo anno, iniziano il secondo Lonzo Ball, Kyle Kuzma e anche Alex Caruso. Ma a fine anno non arrivano neppure i playoff
- Non è più la squadra che per 7 anni in fila raggiunge i playoff, giocandosi anche la finale a Ovest. L'anno precedente ha visto arrivare solo 22 vittorie, e quello nuovo inizia con poco attorno alla coppia Mike Conley-Marc Gasol, il primo ceduto alla fine dell'anno, il secondo scambiato a camionato in corso
- Nella capitale USA si credeva ancora al progetto Wall-Beal: il primo viaggia vicino ai 21 punti e 9 assist di media, il secondo ne segna più di 25 a sera. Ma gli Wizards non vanno oltre le 32 vittorie, lontano dai playoff
- Oggi sono nelle due franchigie più vincenti della storia NBA, Davis ai Lakers, Holiday ai Celtics. Quell'8 novembre 2018, però, giocavano ancora insieme a New Orleans, entrambi sopra i 20 punti di media. E con loro c'era anche Julius Randle
- Tornato a casa già dalla stagione precedente, dopo le "esplorazioni" a Chicago e Cleveland. Ma come è giusto che fosse, chiude la carriera nella sua Miami, segnando ancora 15 di media in 72 partite, senza fare però i playoff
- Nei playoff 2018 erano stati proprio loro a dare lo spavento più grande a Curry e compagni: solo l'infortunio a CP3 nei playoff impediscex ai Rockets di giocarsi le loro carte in una serie comunque mandata a sette partite contro Golden State. L'anno dopo ci riprovano, ma nonostante i 36 abbondanti di media del "Barba", capocannoniere NBA, arriva un'altra eliminazione sempre per mano di Curry & soci
- Dopo aver perso Kawhi Leonard (emigrato a nord della frontiera), coach Popovich riparte da LaMarcus Aldridge e al suo lungo affianca DeMar DeRozan. A fine anno arrivano i playoff (con eliminazione al primo turno): saranno gli ultimi, una carestia che continua fino a oggi
- Quella che a tanti sembrava un azzardo, l'idea di Masai Ujiri di prendere Leonard anche in scadenza di contratto, si rivela vincente: a fine anno i Toronto Raptors saranno campioni NBA. Anche se poi Leonard se ne andrà immediatamente
- In casa Timberwolves c'è già una stella in ascesa come Towns, ma attorno a lui il progetto "Big Three" tra i ghiacci prevede Andrew Wiggins e Jimmy Butler. Solo che quest'ultimo il 9 novembre 2018 (un giorno dopo l'ultima di Steph Curry senza triple) disputa anche lui l'ultima gara in maglia T'Wolves. Vuole la cessione e la ottiene: va a Philadelphia