Mercato NBA, Paul George: no a 49 milioni per essere free agent. I tre scenari futuri
Nel passato di Paul George ci sono già stati clamorosi cambi di scenario: via da Indianapolis per andare a Oklahoma City, poi via da Oklahoma City per tornare a casa, nella sua Los Angeles, e giocare per i Clippers. Ora però anche L.A. sembra star stretta a PG13, che ha rinunciato all'ultimo anno del suo contratto per testare il mercato. Due squadre sono già all'assalto della superstar dei Clippers. Ecco la situazione nel dettaglio
VERSO LA FREE AGENCY: LEBRON JAMES | KLAY THOMPSON
- Se Paul George avesse scelto di esercitare l'opzione prevista per l'ultimo anno di contratto con i Clippers, il prodotto di Fresno State si sarebbe messo in tasca la bellezza di 48.7 milioni di dollari. Certi. Assicurati. Invece PG13 ha scelto di uscire dall'accordo che lo lega(va) a L.A. per diventare ufficialmente un free agent
- Se non per risultati di squadra (i suoi Clippers sono stati eliminati al primo turno dei playoff da Dallas), la stagione di Paul George è stata sicuramente positiva dal punto di vista personale. Ha giocato 74 delle 82 partite in calendario, e ha tenuto medie di 22.6 punti, 5.2 rimbalzi e 3.5 assists, tirando oltre il 47% e più del 41% da tre (addirittura il 45% in catch-and-shoot dall'arco)
- Lungo tutto l'arco della stagione 2023-24 i Clippers hanno avuto la possibilità di proporre alla propria superstar un'estensione contrattuale, che al massimo salariale sarebbe arrivata a toccare i 221 milioni di dollari per i prossimi 4 anni (George ha 34 anni già compiuti). Ma questa offerta, da parte della squadra di Steve Ballmer, non è mai arrivata sul tavolo del giocatore, che quindi ha scelto di esplorare il mercato da free agent
- Estensione contrattuale che invece i Clippers non avevano esitato a proporre a Kawhi Leonard lo scorso gennaio, facendogli così firmare un nuovo contratto per prolungare la sua permanenza a Los Angeles per altri tre anni, in cambio di 153 milioni di dollari. Una diversità di comportamento da parte della società che evidentemente è piaciuta poco a Paul George e al suo agente
- Sulla situazione è intervenuto il general manager dei Clippers, con parole di grande ammirazione - ma anche di crudo realismo - verso Paul George: "Lo amiamo e vorremmo trattenerlo qui a L.A. ma capiamo anche che si tratta di business. Speriamo che la sua decisione sia di restare a L.A., perché è un All-Star e uno dei migliori giocatori two-way della lega. Ma ora la decisione spetta a lui, e la rispettiamo"
- A oggi si conosce il passato (recente) del giocatore - che quando è sceso in campo al fianco di Harden e Leonard ha vinto il 69% delle partite disputate - ma non il suo futuro. Ci sono almeno un paio di squadre sulle sue piste, che non hanno mai fatto mistero del loro interessamento verso un giocatore 9 volte All-Star, ma la decisione di diventare free agent non vuol dire necessariamente addio a Los Angeles
- Da free agent Paul George non potrà più essere inserito in un sign-and-trade dai Clippers così come (avendo già 34 anni) non può neppure inseguire un accordo da 5 anni con la sua (ex) squadra, i Clippers (per via della cosidetta "Over-38 rule", che vieta contratti oltre i 4 anni a chi supera i 38 anni nel corso del nuovo accordo). Un quadriennale da 221 milioni di dollari è quindi l'offerta massima che può ricevere. Ecco chi potrebbe proporgliela
- È la squadra che prima di tutte e più di tutte ha dimostrato grande interesse verso lo swingman dei Clippers. E tra oggi e domani Paul George si siederà al tavolo con Daryl Morey e con il front office dei 76ers per ascoltare la loro offerta. Un terzetto con Tyrese Maxey e Joel Embiid farebbe sognare i tifosi di Philadelphia
- La franchigia della Florida, forte di un nucleo giovane già capace di arrivare ai playoff nella stagione appena conclusa, è alla ricerca di veterani dal pedigree eccellente. Già accostati al nome di Klay Thompson, i Magic sembrano in prima fila (con i Sixers) anche per Paul George. O uno, o l'altro: e attorno alla coppia Banchero-Franz Wagner sono due profili capaci di migliorare la squadra di coach Mosley
- Non è però detto che - dopo aver esplorato il mercato dei free agent - Paul George non scelga di restare a Los Angeles. I Clippers di certo non vogliono perdere "star power" ora che si devono insediare nella nuova arena di Inglewood, l'Intuit Dome, e lo devono fare attirando i tifosi con grandi nomi e grandi ambizioni. Il vantaggio dei Clips sulla concorrenza? La possibilità di inserire nel nuovo contratto (4 anni, 221 milioni) anche la clausola no-trade che darebbe maggior controllo sul suo futuro al giocatore