Djokovic bloccato in aeroporto: visto cancellato, niente Australian Open. Verrà espulso
Dopo essere stato bloccato per circa 8 ore all'aeroporto di Tullemarine (Melbourne), il numero uno al mondo Novak Djokovic è stato informato che il suo visto è stato rifiutato e sarà espulso dall'Australia. Niente esenzione medica per il vaccino e niente Aus Open. Secondo alcune fonti, gli avvocati di Djokovic impugneranno la decisione
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Le ventiquattro ore più travagliate della carriera di Novak Djokovic sono cominciate con un post su Instagram, il 4 gennaio: “Sto per partire per l’Australia grazie a un’esenzione medica”. La notizia del suo arrivo aveva suscitato molte polemiche. Anche il governo australiano è intervenuto sulla vicenda assicurando che chiunque arrivi in Australia deve essere completamente vaccinato o fornire prove che dimostrino l’ammissibilità dell’esenzione vaccinale. “A nessun giocatore sarà riservato un trattamento speciale”, si legge nella nota. Djokovic arrivato in Australia alle 23.30 del 5 gennaio (ora di Melbourne) è stato fermato in aeroporto dalla polizia frontaliera che ha trattenuto il giocatore circa sette ore. Gli agenti hanno voluto verificare i documenti presentati dal serbo per chiedere il visto per l’ingresso, che fin dall’inizio sono apparsi insufficienti. Dopo una notte passata in aeroporto, infine, è arrivata la sentenza, il visto di Djokovic è stato rifiutato dall’autorità frontaliera perché mancano prove appropriate ai requisiti del Paese. Una decisione diversa rispetto a quella presa dalla federazione australiana e dalle due commissioni di medici che avevano garantito l’esenzione al numero uno al mondo. Novak Djokovic deve dunque lasciare il Paese, non è chiaro se lo farà nella giornata di giovedì o se rimarrà a Melbourne in attesa delle decisioni dei suoi avvocati, che potrebbero impugnare la decisione.
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