
Tyson oltre la boxe: dal film ai tatuaggi, le curiosità su Iron Mike. FOTO
La sua passione per i piccioni, i tattoo di Mao Tse Tung e Che Guevara, la sua caricatura di "Tatum" nei Simpson, i 3 matrimoni, il film-documentario che presentò a Cannes insieme a Maradona. Oltre il ring c'è un Tyson camaleontico, businessman a 360 gradi tra videomessaggi, tour teatrali e un ranch dove produce marijuana

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 novembre il 54enne Tyson salirà sul ring dello Staples Center di Los Angeles per sfidare Roy Jones Jr. a un quindicennio di distanza dal ritiro. Ma in questo lungo break, Iron Mike, ha continuato a far parlare di sé: per gli eccessi, i suoi problemi con la giustizia e la droga, ma anche per i suoi nuovi affari, i film, le donne. Eppure era stato proprio l'ex campione dei Pesi Massimi a dire, una volta: "Fuori dal ring è tutto così noioso...".

Gli anni passano per Mike, ma il suo amore per i piccioni è rimasto intatto. Da bambino, a Brooklyn, era felice soltanto con i suoi amati volatili. Sarà proprio quando gliene uccideranno uno che scoprirà, a 10 anni, la sua vocazione per la lotta. Esagera, però: a 12 anni ha già alle spalle una trentina di arresti per furti, scippi, rapine, risse... Sarà la boxe - e il suo pigmalione Cus D'Amato - a "salvarlo" da una più che probabile "carriera" di malvivente.

La sua incredibile vita è stata spesso raccontata al cinema: come il primo biopic - "Tyson" - del 1995, diretto da Uli Edel e interpretato da Michael Jai White, con il ruolo di D'Amato affidata al grande George C. Scott.

Nel 2008 ecco il film-documentario di James Toback, sempre intitolato "Tyson", proiettato in anteprima al 61° Festival di Cannes, ricevendo una standing ovation di oltre 10 minuti e vincendo il Regard Knockout Award.

In quell'occasione il campione incontrò un'altra leggenda dello sport, sulla Croisette per la prima del "Maradona di Kusturica", presentato al Festival fuori concorso. Nel giorno della scomparsa di Diego, Mike ha dedicato un pensiero all'amico: "Se ne va uno dei miei eroi".

Nel 2013 ancora un docufilm - "Mike Tyson-tutta la verità", firmato stavolta da Spike Lee - nel quale lo stesso pugile newyorkese racconta la sua vita, i momenti più drammatici della sua storia, da solo sul palcoscenico. Mettendosi a nudo per la prima volta fuori dal quadrato.

Tyson partecipa a tante pellicole, per un "cameo" ma anche con delle parti più consistenti: tra le altre "Incontriamoci a Las Vegas" (1999), "Rocky Balboa" (2006), "Una notte da leoni" (2009) e "Una notte da leoni 2" (2011), "Il grande match" (2013), "China Salesman" (2017).

Sul ring... lo abbiamo ammirato in tutta la sua "tridimensionalità": vittorie leggendarie e black out memorabili, come nel match del "morso" all'orecchio di Evander Holyfield. Una massa di muscoli e... tatuaggi: il tribale in viso, quello più evidente. E poi quelli "politici".

Sul braccio destro un'immagine di Mao, con tanto di "caption": sotto la faccia compare anche il nome del rivoluzionario cinese.

Sul fianco sinistro Che Guevara. "È stato un grande uomo - dichiarò Tyson quando gli chiesero del perché si fosse tatuato il rivoluzionario argentino - aveva tutto, ma ha sacrificato la propria vita per il bene degli altri".

Sull'avanbraccio destro ha il tatuaggio di un drago.

Sull'interno dell'avanbraccio sinistro un disegno della sua seconda moglie, Monica Turner, dalla quale si è separato nel 2003 dopo 6 anni di matrimonio. Dal 2009, poi, il terzo matrimonio con l'attuale moglie Lakiha "Kiki" Spicer

Mike si era sposato la prima volta nel 1988 con Robin Givens che, dopo appena un anno di matrimonio, avviò le pratiche per il divorzio sostenendo di essere stata maltrattata.

Nel 2009 le nozze con Lakiha Spicer.

I tatuaggi, le mogli, i film, i "cartoni": Tyson ispira il pugile dei Simpson, Drederick Tatum, disegnato appunto sulla figura di Iron Mike. Memorabile la sfida con Homer... in versione "Toro scatenato".

Negli anni del carcere, peraltro, si converte alla religione islamica, assumendo il nome di Malik Abdul Aziz.

Si è anche "convertito" al veganesimo, ma il ritorno sul ring e il match contro Roy Jones lo ha convinto a sospendere la sua alimentazione controllata. "Ho interrotto la dieta vegana per affrontare i pesanti allenamenti a cui mi sono sottoposto e riavere la forza e la resistenza necessaria. Oggi mangio solo carne, preferibilmente di alce e bisonte. È tutta roba che mi fa sentire in forma".

Tyson è un businessman a tutto tondo: dopo l'editoria (vedi la biografia "True") e i tour teatrali, si è lanciato nel mercato dei videomessaggi personalizzati per il sito web Cameo. Soltanto nelle prime sei ore in cui si è cimentato in questo nuovo affare, avrebbe guadagnato - secondo TMZ - oltre 20mila dollari.

E infine il ranch a circa 120 chilometri da Los Angeles - in California il consumo di cannabis è legale a scopo ricreativo - dove produce, appunto, marijuana.