Europei 2024, raduno dell'Italia a Coverciano: le ultime notizie in diretta
Inizia il viaggio della Nazionale di Luciano Spalletti verso Euro 2024. A Coverciano parte il raduno degli azzurri, senza Acerbi costretto a saltare gli Europei per la pubalgia che lo costringerà a un intervento chirurgico. Pre allertato, ma non convocato, Gatti. Le prime parole del Ct: "Fagioli scelta tecnica, questa Italia è di tutti. Ci unisce in un unico sentimento, è una passione". Nel pomeriggio il primo allenamento. La giornata in diretta
“Dobbiamo toglierci dalla noia di essere benestanti”. Immaginatele queste parole sul cancello di Coverciano... Luciano le suggerisce prima a se stesso poi le consegna ai suoi… fuori dalla zona di confort, mettiamoci in discussione, non bastiamoci se vogliamo essere una nuova squadra azzurra! Prima degli schemi, prima delle strutture con cui si vuole risalire e dominare il campo: perché… che Noia essere belli! Guai ad accontentarsi. Se perdi palla non ti fermare, riaggredisci e ributtati dentro… Luciano con l’emozione bella del primo giorno di lavoro, urla, sbraccia, sussurra: traccia la strada verso Euro 24. Capitano sarà Donnarumma, uno dei 9 campioni d’Europa rimasti. Non c’è Acerbi, Gatti in preallarme è rimasto a casa, e forse l’idea del 3421 va un po’ rivista ma conta relativamente in questo calcio moderno, fluido ed imprevedibile. Costruisci a tre con due play e 5 offensivi, pronto a scalare e difendere a 4. Ne ha portati 27, altri due arriveranno dopo il recupero di domenica Ata-Fiorentina: Scalvini e Scamacca. Ne resteranno 26, le scelte migliori - dice - che poteva fare per il bene della nazionale, a partire da Fagioli: perduto, punito e ritrovato ma qui solo per una precisa scelta tecnica. Si chiude con tutti gli azzurri e 20 bambini con le Maglie della serie A, un ringraziamento ed un auspicio perché l’Azzurro ci unisce... Sempre.
Buffon: "Vogliamo essere protagonisti"
"Abbiamo questa responsabilità che ci stimola tanto ed è quella di poter arrivare a questo Europeo con la possibilità di essere protagonisti". Lo ha detto il capodelegazione degli azzurri, Gianluigi Buffon, a Rai2 nel giorno del raduno in vista di Euro 2024. "Italia sottovalutata? È una Nazionale che ha dei valori importanti, dal punto di vista umano e tecnico - ha proseguito - Penso che sia una Nazionale, in maniera errata, non apprezzata per quello che è il suo valore, sia come squadra che come individualità. Ogni tanto essere sottovalutati ci fa fare delle buone competizioni, la speranza è questa. Siamo nel girone più duro dell'Europeo, ma sarà duro anche per gli altri che ci dovranno affrontare. Noi siamo considerati dai nostri avversari come una potenziale vincitrice. Siamo i detentori della coppa, pur avendo fallito la qualificazione al Mondiale. Sanno tutti che, per batterci, dovranno sudare le proverbiali sette camicie"
Domani allenamento pomeridiano
La Nazionale si allenerà domani, ancora nel pomeriggio ma questa volta l'allenamento sarà chiuso alla stampa
Primo allenamento: corsetta e qualche esercitazione
Alle 17 la Nazionale è scesa in campo per il primo allenamento: la ripresa è stata lenta tra un po' di corsetta ed esercitazioni (anche tattiche) con la palla. Prove di difesa a 3 e a 4. Ma allenamento molto blando.
Spalletti, discorso motivazionale alla squadra. Ha parlato anche Buffon
All'interno del gruppo, prima dunque dell'inizio ufficiale dell'avventura degli Azzurri, Luciano Spalletti, prima del pranzo, ha radunato e parlato alla squadra: discorso emozionale, concluso dall'intervento di Gigi Buffon
Scamacca e Scalvini unici assenti
Al primo 'giorno di scuola' gli unici Azzurri ancora in permesso per via della finale di Europa League disputata dall'Atalanta erano Scamacca e Scalvini. Presenti in 27
Spalletti, 52 minuti in conferenza: Donnarumma capitano
Nella giornata di oggi Luciano Spalletti ha parlato per 52 minuti in conferenza stampa e ha difeso tutte le scelte effettuate in vista di questo europeo, specialmente qualla di Fagioli. Donnarumma sarà il capitano degli Azzurri.
Inizia l'allenamento, la foto simbolo
Poco prima dell'allenamento, previsto per le 17, Spalletti con tutto il suo staff e i 27 giocatori convocati (mancano all'appello gli atalantini Scamacca e Scalvini, in campo il 2 giugno nel recupero contro la Fiorentina) hanno posato per una foto con 20 bambini che indossavano le 20 maglie delle squadre della Serie A 2023/24
Finisce la conferenza di Spalletti. Prossimo appuntamento alle 17 per il primo allenamento.
Locatelli è stato un altro escluso eccellente
"E' un altro dispiacere che ho, è uno degli aspetti che mi mette in difficoltà. È una persona seria, ha qualità difensive eccezionali e buon piede, forse è un po' troppo conservativo per dove sta andando il ruolo. Probabilmente nelle prossime convocazioni lo porterò, anche lui fa parte del gruppo nazionale. Gli chiedo scusa ancora".
Si è ritrovato quasi catapultato in Nazionale…
"Sì, sono stato catapultato qui e, effettivamente, ho avuto poco tempo. Ma mi pare non mi manchi nulla per fare questo lavoro. La Federazione è stata disponibilissima verso tutte le mie richieste, compresa quella de fantastici 10, più Buffon che era un 1 ma è un 10 anche lui".
Come arriva dopo nove mesi all'avventura?
"Ci arrivo prontissimo, ho pensato solo al meglio. Abbiamo già organizzato ogni evento di questo raduno. E ci arrivo felicissimo".
Qual è l'aspetto che lo intriga di più della Nazionale?
"Tutte queste emozioni che saremo costretti a subire, tutti i bei pensieri della gente, il vedere se siamo in grado di meritare tutto quello che ci attribuiscono. La maglia azzurra non è un club, unisce tutti; ti arrivano baci da chiunque. È la gestione di questo insieme l'aspetto che mi emozionerà di più. Poi chiaramente il giocare contro il meglio del calcio europeo".
Come funzionerà il tempo libero?
"Stiamo allestendo la stanza dei giochi, è quasi finita. Dobbiamo toglierci la noia di essere benestanti".
Come si è passati dal paragone Bonaventura-Bellingham alla non convocazione?
"Bonaventura mi piange il cuore ad averlo escluso, è squisito come uomo e giocatore. Ma devo stare attento anche ai momenti dei calciatori, a quello che mi manca nella totalità della squadra; non servono undici calciatori forti, ma un collettivo forte. Accostarlo a Bellingham è un po' azzardato, anche se io sto sempre coi miei calciatori. Jack l'ho visto col fiato tirato, e come composizione di rosa potevo aver bisogno di altro. Sicuramente è uno di quelli che continua a rientrare nel gruppo nazionale".
Dalla panchina si possono costruire i successi, Frattesi lo ha dimostrato nell'Inter. Quanto sarà difficile, in un torneo così corto, convincere un giocatore che non sarà un titolare ma un jolly?
"Frattesi merita assolutamente una maglia più di Barella, più di Pellegrini, Jorginho, Cristante o altri? Ce ne sono tanti di forti. Frattesi è uno da copertura di campo, di disponibilità; riteniamo di avere una squadra con una propria forza, e anche Frattesi è qui dentro".
Sulla desta possono giocarci Folorunsho, Orsolini e Frattesi? E Chiesa giocherà a destra anche lui o resta a sinistra?
"Folorunsho parte già da lì, dalla destra e sulla trequarti. Ha la bastonata da fuori e il colpo di testa. Frattesi è invece uno che ci arriva in quella zona, partendo da più in basso; ha finalizzazione e gol. È più centrocampista, occupa mezzi spazi non presi da altri. In realtà, non siamo stati molto fortunati sugli esterni alti, parlo di giocatori da uno contro uno; ce ne sono venuti a mancare diversi. Chiesa lo riteniamo uno che sa giocare ovunque, è quello che ha la vampata, è una fucilata nella notte".
Cosa ha detto alla squadra?
"Alla squadra ho detto che una cosa deve essere chiara: l'orgoglio di vestire questa maglia, quella in cui si riconosce un Paese intero. Certo, facciamo un mestiere con molti privilegi, ma dobbiamo far capire che abbiamo tutti a cuore la stessa causa. Possiamo moltiplicare le attese e le emozioni di tantissime persone. Dobbiamo respirare il loro respiro. Dobbiamo promettere a tutti che saremo degni della fortuna che ci è toccata. Poi ha chiuso il discorso il nostro campione, che abbiamo preso dalla bacheca della nostra storia, cioè Gigi Buffon. Vi dirà lui cosa ha detto, circa un episodio vissuto in prima persona durante un Mondiale".
Che differenze ci sono tra Fagioli e Ricci?
"Ci sono cose simili e altre diverse. Ricci è cresciuto molto in termini di contatto fisico. Fagioli è più classico, vede delle cose diverse dagli altri. Sono entrambi forti".
Che Scamacca ha visto dopo la mancata convocazione di marzo? E cosa si aspetta da lui ora?
"Chi ha costruito qualcosa di differente in Scamacca è Gasperini, non io. Lui lo aveva lì, tutti i giorni e ad ogni allenamento. Io voglio vedere sacrificio, i nostri valori; noi italiani siamo gente che lavora per costruire il futuro, anche io parto da questi stessi concetti. E Scamacca per certi versi non mi era piaciuto, e infatti lo avevo lasciato fuori. Ne ho a disposizione tanti e, se qualcuno non dà più del massimo, diventa difficile. Ultimamente Scamacca ha fatto vedere una grande crescita, prestazioni, gol, continuità. Ha stazza e creatività… a volte è un po' pigro. Serve che perda un po' di pigrizia, magari l'ha persa…"