
Disposti a tutto in cambio di una vittoria, gli sportivi sono spesso protagonisti di promesse folli e pazze scommesse. Pedalate e tagli di capelli le più gettonate: quasi tutti mantengono la parola data, ma non manca chi cerca una scappatoia, a obiettivo raggiunto

Cosa non si sarebbe disposti a fare, per una vittoria... Tra promesse, propositi, fioretti e grandi sparate, gli sportivi regalano spesso "titoli a effetto" con le loro dichiarazioni. C'è poi chi tiene fede a quanto detto e chi cerca delle scappatoie...

"Se ci salviamo, faccio da Crotone a Torino in bicicletta". Alla fine salvezza è stata, all'ultima giornata, dopo una fantastica rimonta. E Davide Nicola, allenatore del Crotone, terrà fede alla sua promessa con un tour in bici dal forte valore simbolico: un modo per ricordare il figlio, scomparso in un tragico incidente in bici, e sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale -
Da Crotone a Torino #inbiciconNicola: il viaggio su skysport.it
Anche in casa Atalanta si festeggia “su due ruote” per il traguardo raggiunto: il quarto posto e l’Europa sono stati celebrati da tutto lo staff mantenendo la promessa di una 50km in bici… e per qualcuno addirittura a piedi -
Gasperini: "In Europa per fare bella figura"
“Se segni 5 gol ti regalo il rolex che ho al polso”. “Ok, ma se ne segno 7 mi regali anche il Range Rover...”. Restiamo a Bergamo con la storia recente di una scommessa tra un giocatore, Andrea Conti, e il suo procuratore, Mario Giuffredi. Che a fine stagione sarà stato ben lieto di cedere sia orologio che auto al suo assistito, visto che il terzino classe ’94 dell’Atalanta ora è seguito dai grandi club e nel giro della Nazionale. I gol alla fine sono stati 8: ci sarà scappato anche qualche optional? -
Milan-Conti, c'è l'intesa
“Se segni almeno 7 gol, ti faccio andare a cena con Sharon Stone”. Dai motori alle donne, facciamo un salto indietro fino all’estate 1994, quando il difensore brasiliano Marcio Santos, fresco di Mondiale vinto con la sua Nazionale, firma con la Fiorentina di Vittorio Cecchi Gori, noto produttore cinematografico. Il ragazzo, rimasto folgorato dalla visione della bellissima attrice che in quegli anni spopolava, ne approfitta per inserire nel contratto un “bonus” speciale. Nonostante tutti i suoi sforzi, chiuderà la stagione con 2 gol e dovrà accontentarsi di continuare a vedere la sua Sharon al cinema -

"Se vinco la Champions segnando anche un gol, mi raso i capelli a zero". Alla fine ne ha fatti addirittura due, Cristiano Ronaldo, nella serata in cui ha sollevato la dodicesima Champions della storia del Real Madrid. Promessa mantenuta, ma il vanitoso portoghese ha subito chiesto un parere ai suoi fan -
Real Madrid, Cristiano Ronaldo: "Ecco il perché del nuovo look"
“Se fai 15 gol ti pago le vacanze”. È stato anche l’anno della scommessa tra due bomber, Vieri e Borriello, con Bobo che ha iniziato a tremare quando l’amico, alla prima con la maglia del Cagliari, ha inaugurato la stagione con un poker in Coppa Italia. Vale o non vale? Borriello ha messo tutti d’accordo segnandone anche 16 in campionato. Vieri ha pagato la scommessa firmando un assegno, Borriello ha usato i soldi della vincita per regalare tre defibrillatori a tre realtà calcistiche che ha a cuore -
GUARDA IL VIDEO
“Se faccio doppietta nel derby contro l’Inter torno a casa a piedi”. Lo spagnolo Suso segnerà veramente due gol nel 2-2 del 20 novembre 2016, ma non ci penserà minimamente a tenere fede alla promessa fatta, “inventandosi” un corollario tutto a suo vantaggio. “Io abito a Varese… e poi era valida solo in caso di vittoria”. Salvo in corner -

"Se arriviamo in finale di Europa League, faccio 100 miglia a piedi". Øystein Storli, tifoso norvegese del Manchester United, l’aveva promesso su Twitter ad aprile, quando gli infortuni avevano falcidiato la difesa di Mourinho e sembrava impossibile la conquista del trofeo. Raggiunta la finale contro l'Ajax (poi vinta), Øystein ha mantenuto la promessa e zaino in spalla è partito per fare i 160 chilometri che separano Brumunddal da Oslo. La finale si è giocata a Stoccolma, sarebbero stati altri 500 km circa. Già che c’era… -
Europa League, trionfa Mou. Lo United batte l'Ajax 2-0
“Se vinciamo il derby faccio il bagno nella fontana del Gianicolo”. È il 2006 quando Delio Rossi, allora allenatore della Lazio, mantiene la promessa dopo il 3-0 inflitto alla Roma. E si tuffa nelle acque della fontana tra i flash di curiosi e giornalisti. “Era un fatto privato, un voto: mi dispiace che qualcuno se lo sia venduto ed è diventato un fatto mediatico”, commenterà. L’acqua? “Era fredda" -

“Se ribaltiamo il 4-1 dell’andata faccio il cammino di Santiago”. Purtroppo per i tifosi del Milan, Irureta, allenatore del Deportivo la Coruna, si incamminò veramente. Dopo il risultato dell’andata con cui i rossoneri sembravano aver blindato l’approdo in semifinale di Champions nel 2003/2004, gli spagnoli vinsero 4-0 e Irureta vestì i panni del pellegrino con grande gioia -

“Salvezza? Tutti in bici a Barbiano”. Francesco Guidolin, allenatore del Parma, lo annuncia in conferenza stampa nella stagione 2009-2010, e lo fa davvero. La sua passione per le due ruote è nota, un po’ meno quella dei suoi giocatori, che chissà come avranno accolto l’estensione del fioretto del mister a tutta la rosa -

“Se ci salviamo, tutti a Monte Oliveto in bicicletta”. Altro fioretto ciclistico per Mario Beretta, allenatore del Siena nella stagione 2006-2007. La salvezza arrivò, all’ultima giornata con gol dell’ex di Negro (2-1 contro la Lazio) e Beretta inforcò la bici da Piazza del Campo, seguito dalla squadra, per una quarantina di chilometri -

“Se vinciamo la Champions torno a Torino a piedi”. Scottato dalla finale persa a Berlino, l’anno dopo Alvaro Morata, ancora in forza alla Juventus, fece la sua promessa. La finale si giocava a San Siro, per cui la tratta non sarebbe stata così proibitiva (150 km circa), ma la Juve venne eliminata molto prima, già agli ottavi. A fine anno, per raggiungere Madrid, prese un più comodo volo -

“Se famo 3 vengo sotto la Curva”. Tragitto molto più breve ma… intenso, per Carletto Mazzone, con la famosa dichiarazione che fu il preludio dell’altrettanto nota corsa col pugno chiuso e i denti stretti. Non una scommessa ma una promessa, quella dell’allora allenatore del Brescia che dopo il gol del 3-3 rispose così alle provocazioni dei tifosi atalantini, che l’avevano beccato per tutta la partita -
Le frasi cult di Sor Carletto
“Se il Leicester vince la Premier League condurrò la trasmissione in mutande”. Rischio minimo, per l’ex attaccante inglese (e tifoso delle Foxes) Gary Lineker, dato che la squadra di Ranieri era data 5000 a 1, nonostante a dicembre (quando pronunciò la fatidica frase) fosse ai vertici della classifica. Sappiamo tutti come andò a finire: con l’autoironico Lineker in boxer (bianchi, con il logo del Leicester) davanti alle telecamere di “Match of the Day”, per la prima della nuova stagione -
Non solo Leicester: imprese "impossibili" dello sport
“Se vinciamo il Mondiale, taglio la coda”. Fabio Grosso ha da poco infilato l’ultimo rigore decisivo alla Francia, quando in mezzo all’Olympiastadion di Berlino viene allestito il “set”: Camoranesi al centro, seduto su una sedia, i compagni tutti intorno, Oddo nei panni del parrucchiere. Un taglio e via, può partire la festa -

“Se vinco l’Eurolega, taglio i capelli”. Stessa promessa, stesso finale, anche nel basket. Lo scalpo di Gigi Datome, dopo la vittoria con il suo Fenerbahce, è cosa recente. Anche qui non si perde tempo: taglio direttamente in campo, con l’onore che è toccato a Pero Antic -
Trionfo Datome, si prende lo scalpo d’Europa con il Fenerbahce
"Se fai 10mila retweet vengo a giocare una partitella con la tua squadra". Per il povero Datome, tra l'altro, si tratta della seconda scommessa persa in stagione. Un follower l'aveva simpaticamente sfidato su Twitter, lui aveva accettato ma sottovalutando "sia lui che tutti i matti che gli hanno dato una mano", scriverà su Facebook al raggiungimento della quota-retweet pattuita, promettendo di mantenere la parola data -
Datome, scommessa persa: giocherà con gli amatori
“Scudetto all’Inter e mi taglio la treccina”. Ha sempre sottolineato quanto per lui sia importante: “El Trenza” Palacio la “coltiva” fin dai tempi del Boca, tanto da dichiarare, nel 2013, che non l’avrebbe barattata nemmeno con una vittoria in Champions o al Mondiale. Un paio di anni (senza successi) dopo, il ripensamento: gli è andata bene… oppure no? -

“Se vinciamo con il Verona faccio 50 flessioni”. Onestamente non un grande sforzo, per il tecnico del Vicenza, Pierpaolo Bisoli, che fece la sua promessa in caso di vittoria nel sentito scontro dello scorso dicembre. Verona battuto 1-0 e pronta ecco la sessione di flessioni dell’allenatore, subito rilanciata su Instagram -

“Se battiamo la Roma all’Olimpico, torno a casa a piedi”. Fino a Pescara sarebbero stati 200 chilometri, che il 3-2 finale per la squadra di Spalletti ha risparmiato al presidente del Pescara, Daniele Sebastiani. Visto come è andata a finire, non sarebbero bastati nemmeno quelli per evitare la Serie B -