
Sabato l'ultima con la Juve, almeno per quanto riguarda il campo. Difficile smettere, soprattutto quando sei un monumento (chiedere a Totti) del calcio italiano. Ci sono volute 40 immagini per raccontare l'(ultra) 40enne Gigi, da oltre vent'anni protagonista assoluto sui campi tra club e Nazionale. Una lunga lista per celebrare e insieme ripercorrere la sua carriera, attraverso 40 momenti memorabili, uno per ogni anno: tra imprese e delusioni, trionfi senza tempo e tappe da campione
DOVE ANDRA' BUFFON? PSG FAVORITO

Il simbolo e monumento del calcio italiano, riconosciuto a livello mondiale sabato giocherà l'ultima partita con la maglia bianconera. A 40 anni suonati, 22 dei quali trascorsi in campo, ha abbattuto numeri e record -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudetto
A Parma dall’età di 13 anni, acquistato per 15 milioni di lire e inizialmente impiegato come centrocampista, Gianluigi Buffon diventa presto portiere ispirato dal mitico Thomas N’Kono. Nevio Scala gli regala il debutto in Serie A il 19 novembre 1995 a 17 anni contro il Milan. In Emilia affronterà anche la ribalta europea -
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Ribattezzato Superman tra parate sensazionali e quella maglia che omaggia il personaggio della DC Comics, già esibita contro l’Inter parando un rigore a Ronaldo, Gigi matura cinque campionati a Parma festeggiando da titolare una Coppa UEFA, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. A 19 anni entra nel giro della Nazionale maggiore grazie alla fiducia di Cesare Maldini prima e Dino Zoff poi -
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L’estate del 2001 registra il trasferimento alla Juventus: costo dell’operazione pari a 75 miliardi di lire (oltre alla cessione di Bachini), cifra astronomica che verrà superata solo da Higuain quindici anni più tardi. Al battesimo in bianconero raggiunge il suo primo scudetto, mentre la maledizione in Champions League inizia la stagione successiva: para un rigore a Figo in semifinale ma capitola a Manchester contro il Milan nonostante i penalty sventati su Seedorf e Kaladze -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudettoPremiato dalla UEFA come miglior giocatore della stagione, trionfo mai centrato da un portiere, Buffon si "vendica" sui rossoneri nella Supercoppa estiva parando un altro rigore a Brocchi. La Juventus di Lippi chiuderà tuttavia il campionato al 3° posto: qui la delusione di Gigi dopo il 3-2 dell’Inter il 4 aprile 2004 -
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Senza indugiare sulle vicende di Calciopoli, l’addio di Lippi destinato alla Nazionale e l’avvento di Capello riportano i bianconeri ai vertici del campionato italiano già dalle battute iniziali. L’8 maggio 2005 lo scontro diretto a San Siro contro il Milan, risolto da Trezeguet, premia Buffon e compagni che chiudono il torneo al comando. Il titolo verrà revocato l’anno seguente -
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La Juventus ribadisce la propria leadership anche nella Serie A 2005/06 chiusa davanti al Milan, primato legittimato dalle 76 giornate di fila archiviate al 1° posto durante l’era Capello. Vittorie alle quali contribuisce anche Buffon come il 12 febbraio 2006 a San Siro contro l’Inter (2-1 finale). Sarà Calciopoli a segnare un punto di non ritorno -
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Titolo non assegnato ai bianconeri, piuttosto retrocessi con una forte penalizzazione in Serie B. Una categoria mai affrontata in precedenza da Buffon che, tuttavia, decide di difendere i colori della Juventus agli ordini del nuovo allenatore Didier Deschamps. Non mancherà mai la riconoscenza dei tifosi per la scelta adottata da Gigi -
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Prima dell’inedito appuntamento in Serie B, Buffon prende parte alla spedizione Azzurra ai Mondiali del 2006 in Germania. Archiviato il girone al 1° posto, l’Italia supera a fatica l’Australia prima di passeggiare contro l’Ucraina. Le mani di Gigi contribuiscono all’impresa della Nazionale a Dortmund che elimina i tedeschi padroni di casa -
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Il 9 luglio 2006 va quindi in scena l’epilogo mondiale contro la Francia, già fatale agli Azzurri ai Mondiali del ‘98 nonché a Euro 2000. Zidane e Materazzi fissano il risultato sull’1-1, punteggio blindato ai supplementari da un intervento prodigioso di Buffon sul colpo di testa di Zidane, poi espulso ad un passo dai calci di rigore -
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Sarà decisivo l’errore di Trezeguet, unica macchia ai rigori che anticipa il 4° trionfo mondiale della Nazionale italiana. Gianluigi Buffon viene eletto miglior portiere del torneo incassando solo 2 gol da palla inattiva: l’autorete di Zaccardo contro gli Stati Uniti ed il "cucchiaio" di Zidane in finale -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudettoFino al rigore di Zidane, inoltre, Gigi aveva mantenuto inviolata la porta italiana per 458’ sulla strada del record di Zenga (518’ nel 1990). Innegabile il peso specifico del portierone azzurro nel corso del Mondiale, trionfo indimenticabile grazie alle sue parate a partire dalla fase a gironi -
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"Vincere il Mondiale vale il biglietto di una vita, così si può morire in pace", racconterà Buffon qualche anno più tardi. La vittoria dell’Italia targata Marcello Lippi viene certificata anche dall’assegnazione del Pallone d’Oro del 2006: se lo aggiudica Fabio Cannavaro, capitano di quella Nazionale, davanti proprio a Super Gigi -
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Buffon torna in bianconero affrontando la Serie B insieme a fedelissimi come Del Piero e Trezeguet, Nedved e Camoranesi. Nonostante la penalizzazione ridotta poi a 9 punti, la Juventus domina il torneo chiuso al comando a quota 85 punti e centra l’aritmetica promozione il 19 maggio 2007 ad Arezzo. Buffon colleziona 35 presenze impreziosite da 21 clean sheet -
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L’eredità di Deschamps in panchina viene raccolta da Claudio Ranieri, allenatore che guida la Juventus al 3° posto in campionato. Buffon ritrova così la massima serie e raccoglie applausi pure lontano da Torino: davvero sincero l’omaggio dell’Olimpico a settembre contro la Roma, 2-2 finale dove incassa la doppietta dell’amico Totti -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudettoDopo il trionfo in Germania con Lippi, il nuovo ct Roberto Donadoni naturalmente convoca Buffon per l’Europeo in Austria e Svizzera. Complice l’assenza di Cannavaro, Gigi indosserà per la prima volta la fascia di capitano per un totale di 79 partite: si tratta di un record condiviso proprio con Fabio. Sarà decisivo nel girone parando un rigore a Mutu nell’1-1 contro la Romania -
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Già travolta all’esordio dall’Olanda prima del pareggio a Zurigo, l’Italia supera il girone aggiudicandosi un crocevia fondamentale contro la Francia: a segno Pirlo e De Rossi, decisivi come Buffon che mantiene inviolata la porta Azzurra. Ai quarti di finale lo scoglio è rappresentato dalla Spagna, bloccata nei tempi regolamentari da Gigi grazie anche all’aiuto del palo sulla botta di Senna -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudettoI calci di rigore stavolta voltano le spalle all’Italia tradita dagli errori di De Rossi e Di Natale. Inutile il riflesso di Buffon su Guiza seguito dalla sua concentrazione, spalle alle porta, durante l’esecuzione di Camoranesi. Fabregas trasforma il penalty decisivo, apre il ciclo dorato della Roja e rinnova la maledizione degli Azzurri dal dischetto -
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Buffon torna quindi a difendere la porta della Juventus e ritrova le competizioni europee: estromesso dalla Champions League per mano del Chelsea, nell’edizione seguente scivola insieme ai bianconeri sotto il diluvio di Bordeaux per poi cadere anche in Europa League. Era la squadra di Ciro Ferrara poi rimpiazzato da Zaccheroni -
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Non andrà meglio nemmeno in Italia: se la prima Juventus di Ferrara chiuderà al 2° posto in campionato salutando Nedved sul campo, i bianconeri guidati da Zaccheroni e Delneri non andranno oltre la 7^ posizione. Poche soddisfazioni anche per Buffon, qui sconsolato dopo un gol di Balotelli in forza all’Inter che costa l’eliminazione dalla Coppa Italia nel gennaio del 2010 -
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La rinascita della Juventus prende il via con il mandato di Antonio Conte, bandiera bianconera per 13 anni prima della nomina in panchina. È il campionato 2010/11, torneo che coincide con l’apertura dello Stadium ovvero un punto di forza negli anni a seguire. I campioni d’Italia festeggiano il 28° scudetto senza alcuna sconfitta, imbattibilità dettata da una difesa punita solo in 20 occasioni per la gioia di Buffon. Addirittura 21 i suoi clean sheet stagionali come nell’anno in Serie B -
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Alla fallimentare spedizione mondiale in Sudafrica con il Lippi-bis segue la gestione di Prandelli, ct Azzurro agli Europei in Polonia e Ucraina. Due i pareggi iniziali contro Spagna e Croazia, quest’ultima a segno con Mandzukic ovvero un futuro compagno di Gigi in bianconero -
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Cassano e Balotelli archiviano l’esame Irlanda e riservano all’Italia un posto ai quarti di finale dove li attende l’Inghilterra di Hodgson. Risultato bloccato nei tempi regolamentari a Kiev, 0-0 sul quale mette una pezza l’ottimo Buffon attento da distanza ravvicinata sul tentativo di Glen Johnson -
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Ai calci di rigore ricordiamo l’esecuzione sbagliata da Montolivo e il "cucchiaio" di Pirlo prima degli errori inglesi con Young (traversa) e Cole, frenato da Buffon. La trasformazione decisiva è quella di Diamanti, abbracciato da Gigi a precedere la festa della Nazionale. In semifinale l’impresa è contro la Germania che paga dazio con la bestia nera Italia: due volte Balotelli vanifica il penalty di Oezil -
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Un’Italia debilitata dalle fatiche precedenti crolla nella finalissima del 1 luglio a Kiev contro la Spagna, campione d’Europa e del mondo in carica. Senza storia il 4-0 finale per la Roja, risultato che non risparmia la standing ovation durante le premiazioni per Buffon inserito dalla UEFA nella squadra ideale del torneo -
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La Juve targata Conte si ripete nel campionato 2012/13, stagione nella quale Buffon eredita la fascia di capitano da Del Piero e stabilisce un record personale d’imbattibilità pari a 745’ in Serie A. Si tratta della 7^ migliore striscia di sempre nella massima serie, prestazione che Gigi riuscirà addirittura a migliorare -
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I trionfi in Italia pretendono affermazioni anche in campo europeo, palcoscenico che boccia i bianconeri in Champions nell’edizione 2012/13 per mano del Bayern Monaco. L’anno seguente, l’ultimo con Antonio Conte in panchina, i bianconeri inciampano nella fase a gironi a Istanbul: la neve pregiudica il rinvio nel match contro il Galatasaray risolto da Sneijder -
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La beffa in Turchia relega i bianconeri in Europa League, competizione che riserva la finalissima proprio allo Juventus Stadium. I bianconeri si sbarazzano di Trabzonspor, Fiorentina e Lione ma escono di scena contro il Benfica: a secco da cinque anni in Europa, Tevez regala speranze dopo il 2-1 a Lisbona prima dello 0-0 casalingo. Sicuramente un rimpianto per Buffon e per l’ultima Juve di Conte, allenatore che saluta con il 3° scudetto di fila nonché il record di punti conquistati (102) -
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L’avvento di Max Allegri rinnova la leadership bianconera in Serie A nonostante lo stop in Supercoppa ai rigori contro il Napoli. La Juventus interrompe a 25 la striscia di vittorie casalinghe di fila ma si aggiudica il 4° titolo consecutivo con 4 turni d’anticipo. Immancabile la passerella riservata a maggio a Buffon, che solleva anche la Coppa Italia pur concedendo spazio al collega Storari -
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In corsa a maggio su tutti i fronti, Gigi trascina i bianconeri pure in Champions League: dopo la qualificazione nella fase a gironi alle spalle dell’Atletico Madrid, la Juventus elimina Borussia Dortmund e Monaco fino al Real Madrid. Buffon torna quindi a disputare la finalissima della massima competizione europea a distanza di 12 anni -
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Trattasi tuttavia di maledizione, l’unico tabù di una carriera che ha portato Buffon a conquistare oltre 20 titoli di una bacheca prestigiosa. Il 6 giugno 2015 a Berlino la spunta per 3-1 il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar: la delusione di Gigi rievoca lo sconforto di Manchester nel 2003 quando si arrese ai rigori contro il Milan -
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L’estate 2015 gli riserva la quinta Supercoppa italiana con la Juventus nonché la 6^ personale, un primato condiviso con Dejan Stankovic. In squadra come in Nazionale si conferma un’eccellenza la celeberrima BBC composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, suoi compagni di reparto in una difesa quasi imbattibile. Ne fa le spese a domicilio anche il Manchester City nel battesimo in Champions League -
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In Italia non conosce rivali lo strapotere della Juventus di Gianluigi Buffon, un’icona che ad oggi vanta diversi record nel club torinese: è il giocatore più presente in Champions League, nonché il calciatore con più minuti maturati in bianconero in Serie A e in tutte le competizioni -
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Non finiscono qui i record centrati da Super Gigi alla Juventus, società dove figura come il giocatore più titolato di sempre. Superato Zoff ovvero il portiere dalla striscia di inviolabilità più estesa in bianconero, il 20 marzo 2016 contro il Torino ecco il record assoluto d’imbattibilità in Serie A. Buffon non incassa reti per 10 partite e arriva a 974’ superando l’impresa di Sebastiano Rossi che resisteva da 22 anni. E a fine stagione il capitano della Juve festeggia il 5° scudetto consecutivo oltre alla 2^ Coppa Italia di fila -
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Eguagliata l’epoca del Quinquennio d’Oro della Juventus, Buffon si appresta a disputare l’Europeo in Francia dopo aver già inciso il record assoluto di presenze in Nazionale con 150 caps. Il gruppo agli ordini di Antonio Conte sorprende da subito nel girone vincendo contro Belgio e Svezia, incontri dove non manca il contributo del capitano e leader Azzurro. L’Italia guadagna così l’accesso agli ottavi di finale -
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Come dimenticare l’esultanza di Gigi ad omaggiare i successi della Nazionale, magari rivedibile dopo il primo tentativo (caduta rovinosa post Belgio) eppure perfettamente riuscita negli incontri successivi. Buffon torna ad aggrapparsi sulla traversa al termine del match contro la Spagna, tabù sfatato dopo 22 anni grazie alle reti di Chiellini e Pellè. E la festa degli Azzurri può continuare -
Juve al 7° cielo: lo speciale scudettoIl 2 luglio 2016 a Bordeaux va quindi in scena Germania-Italia, quarto di finale con i tedeschi mai vittoriosi contro gli Azzurri nella fasi ad eliminazione diretta di un torneo internazionale. Buffon non può nulla sul vantaggio di Oezil prima dell’1-1 firmato da Bonucci, pareggio che trascina il match ai calci di rigore. Un epilogo che ha punito troppe volte la Nazionale nel recente passato -
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Gigi si oppone a Mueller in una serie che contempla 11 tentativi e registra diversi errori, sicuramente decisivo quello di Darmian seguito dalla trasformazione di Hector. Qui si arresta la corsa entusiasmante dell’Italia targata Conte, uscita di scena dolorosa per Buffon all’ultimo Europeo disputato in carriera. Il portiere Azzurro risulta il giocatore più presente nella rassegna con 58 gare disputate tra qualificazioni e fasi finali -
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Gioie e delusioni nella scorsa stagione per Gigi Buffon: se la beffa di Cardiff gli nega l’unico trofeo prestigioso assente nella sua bacheca, il 21 maggio festeggia il 6° scudetto consecutivo. Si tratta di un record assoluto nella storia del calcio italiano. Arriverà pure un’inedita 3^ Coppa Italia di fila per il campione bianconero -
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Premiato ad agosto dalla UEFA come miglior portiere del 2017, Buffon esaurisce la sua avventura in Nazionale lo scorso 13 novembre nel match di ritorno contro la Svezia per accedere a Russia 2018. Il fallimento Azzurro gli pregiudica la 6^ partecipazione ad un Mondiale e interrompe il suo excursus con la maglia dell’Italia: Gigi è il recordman di sempre con 175 presenze inaugurate vent’anni prima nel playoff contro la Russia verso Francia ’98. Sicuramente l’addio più doloroso per un’icona senza tempo -
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Sui titoli di coda Buffon può anche aggiungere lo scudetto 2017-2018 e l’ennesima (quinta) Coppa Italia –
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