
E' quello che si chiedono i tifosi di tutto il mondo dopo che Messi ha comunicato al Barcellona la sua volontà di svincolarsi. Analizziamo la situzione di tutte le squadre accostate al campione argentino. Anche se prima ci sarà da risolvere un probabile battaglia legale tra Leo e il club catalano

LA NOTIZIA - Messi nella giornata di martedì ha informato il club di volere esercitare la clausola che prevede la rescissione unilaterale del contratto che lo lega ai blaugrana e che scade nel 2021.
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LA REAZIONE DEL BARCELLONA – “Messi ha un contratto, non contempliamo un suo addio al Barça”. Così il ds catalano Ramon Planes a margine della presentazione del nuovo acquisto Trinçao.
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LA CLAUSOLA - Nel contratto firmato nel 2017, Messi ha fatto inserire una clausola che gli consente di liberarsi gratis (dopo il terzo anno) previa comunicazione al Barcellona da effettuarsi 20 giorni prima del termine della stagione (30 giugno). La stagione, tuttavia, si è prolungata ed è terminata soltanto qualche giorno fa. Per questo Messi ritiene che la clausola abbia ancora valore
IL CONTRATTO FIRMATO DA LEO MESSI NEL 2017
INTER – E’ sempre stato il grande sogno dei tifosi. Sia con Moratti presidente che dopo l’arrivo della famiglia Zhang. Fantasia alimentata da quell’immagine di Leo proiettata sul Duomo nel video di Suning e dalla casa acquistata dal padre Jorge a Milano. Marketing e fisco dietro quelle scelte. Quelle della proprietà dell’Inter, invece, saranno orientate verso acquisti oculati e mirati, in linea con la situazione economica post Covid. Una linea condivisa con Conte nell’incontro di martedì e che ha trovato pieno riscontro anche dopo lo scoppio della ‘bomba Messi’
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MANCHESTER CITY – E’ la favorita dei bookmakers. Lì c’è Pep Guardiola, con cui Messi ha vinto tutto al Barça e con cui, secondo Catalunya Radio, ci sarebbe già stato un contatto la scorsa settimana. Lì c’è un proprietario (lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahayan) che sarebbe disponibile a sostenere i costi di ingaggio e commissioni, a patto che il giocatore si svincoli realmente a costo zero. E lì gioca anche il Kun Aguero, grande amico della Pulce
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PARIS SG – Dopo le operazioni Neymar e Mbappé, sarebbe inevitabile includere il club del presidente Nasser Al-Khelaïfi fra le pretendenti a Leo Messi. Nelle ore immediatamente successive alla notizia dell’addio di Messi al Barça, si era anche sparsa la voce di un fantomatico progetto di riunire sotto al Tour Eiffel la MSN, il tridente Messi-Suarez-Neymar. Ma, secondo L’Equipe, i costi di Messi sarebbero “inaccessibili per il Psg”. Questo quanto scrivono dopo verifiche fatte col club

INTER MIAMI – “Se avremo la possibilità di portare grandi giocatori alla Messi e Ronaldo qui a Miami lo faremo". Firmato David Beckham. In America farebbero qualsiasi follia per poter portare un campione come Leo in MLS e qualche contatto ci sarebbe anche stato nello scorso autunno con l’entourage del giocatore. Il salary cup potrebbe essere aggirato tesserando Messi come ‘designed player’ (una delle formule del regolamento MLS che permette di sforare il tetto salariale), ma rappresenta un complicatissimo equilibrismo finanziario
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CHELSEA – Fin qui ha fatto un mercato pazzesco, con 93 milioni di euro è la seconda squadra che ha speso di più in Europa. Insomma, è tornato il vecchio Roman Abramovich, uno che ha i mezzi per togliersi lo ‘sfizio’ Messi…

MANCHESTER UNITED – Anche qui economicamente ci sarebbero i mezzi per fare un’operazione del genere. Resta difficile però immaginare un Messi che sceglie Manchester, ma per diventare rivale di Guardiola e non un suo giocatore. In più per i Red Devils virare su Messi vorrebbe dire abbandonare definitivamente il sogno Sancho

NEWELL’S OLD BOYS E AL SAAD – Sono la soluzione romantica e la pensione dorata. Il primo club con cui Messi ha debuttato su un campo a 11 (a 9 anni) e quello che potrebbe ricoprirlo d’oro (se ancora ci fosse bisogno), magari con all’intermediazione dell’amico Xavi, allenatore del club qatariota. In entrambi i casi si tratta di ipotesi estremamente remote