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La Formula 1 dopo Abu Dhabi: idee chiare in Ferrari per il Mondiale 2018

Formula 1

Carlo Vanzini

La Ferrari deve ripartire in ottica 2018 non dal distacco finale accusato da Bottas in questo ultimo gran premio, ma dal giro veloce sfuggito di un soffio a Vettel. A Maranello sapranno lavorare sui punti di debolezza del 2017 avendo bene in testa cosa ha funzionato, e bene, in questa stagione

VIDEO: IL MEGLIO DELLA STAGIONE 2017

LA CRONACA DEL GP DI ABU DHABI - TEMPI - CLASSIFICA FINALE

POST GARA: FERRARIMERCEDESRED BULLWILLIAMS

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La stagione Ferrari è stata indubbiamente positiva. Macchina veloce, fin da subito, più facile da gestire rispetto a quella Mercedes che, lo avevamo detto fin dalla presentazione e dai test, con passo più lungo sarebbe stata più difficile da mettere a punto, ma con potenziale di sviluppo più grande. Così è stato, ma ciò non toglie che se Singapore e Malesia fossero andate come dovevano andare il mondiale non sarebbe stato deciso con così largo anticipo. Con i se e i ma non si vince niente per di più, se fossero arrivati a giocarsela all’ultima gara, la Mercedes, senza se e senza ma ha proprio qui dato una prova di forza che fa pensare che comunque il titolo lo avrebbe vinto Hamilton. 

Inutile pensarci, da prendere invece come punto di ripartenza anche questa ultima gara, trascorsa a lungo anche a oltre 20 secondi dalle Frecce d'Argento. Questione di consumi, altro punto debole che va ad aggiungersi al quel qualcosina qua e la, come ha detto Vettel. Il lavoro è già chiaro e indirizzato a eliminare questi punti deboli emersi soprattutto a Silverstone, Monza e Abu Dhabi per esaltare ancor di più i punti di forza nelle devastanti vittorie di Monaco e Ungheria, ad esempio.

Un compromesso di filosofia tra potenza power unit, consumi, telaio e fornitori esterni, per ripresentarsi per "vincere il Mondiale", parola di Vettel, ripartendo non dal distacco finale di questo ultimo gran premio, ma dal giro veloce sfiorato di un nulla rispetto a Bottas. Il potenziale c’è per far scomparire definitivamente i se e i ma, tutto questo aspettando un’altra rossa in pista... Alfa Romeo.