Ferrari SF1000, l'analisi tecnica della monoposto per il Mondiale 2020

Formula 1

Cristiano Sponton

Con la SF1000 la Scuderia di Maranello si è concentrata maggiormente sul carico aerodinamico sacrificando il punto di forza della SF90 per estrarre il massimo potenziale dagli pneumatici Pirelli. Evoluzione e non rivoluzione: analogie e differenze con la precedente monoposto di Vettel e Leclerc

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Parola d’ordine evoluzione. LA SF1000 non è andata a stravolgere i concetti aerodinamici della SF90 ma, i tecnici, hanno cercato di correggere alcuni difetti per rendere più competitiva la vettura. Per farlo si sono concentrati maggiormente sul carico aerodinamicorico sacrificando il punto di forza della SF90 (la poca resistenza all’avanzamento). Dovrebbe aiutare Leclerc e Vettel ad estrarre il massimo potenziale dagli pneumatici Pirelli che, nella passata stagione, hanno faticato a comprendere nel migliore dei modi specialmente ad inizio stagione. Rispetto alla 2019 il passo è stato leggermente accorciato anche grazie al disegno della nuova scatola del cambio che dovrebbe permettere agli aerodinamici di poter utilizzare un diffusore più efficiente rispetto a quello del 2019.  La zona anteriore, rispetto alla SF90, non presenta grossi cambiamenti. Il muso è rimasto quello della vettura 2019 specifica di Singapore con la presenza due profili alari che si staccano dal naso centrale e si collegano ai piloni. Presente il mantello che dovrebbe garantire quella spinta verticale utile a prevenire il cronico sottosterzo della SF90. L'ala anteriore conserva la filosofia outwash con la zona esterna che continua ad essere molto scarica per indirizzare il flusso d'aria esternamente agli pneumatici anteriori.

Carico

Le conferme

Confermato il sistema S Duct che ha la funzione di incanalare l’aria turbolenta da sotto il naso espellendola sotto forma di flusso laminare al di sopra della vettura. La posizione dell’ingresso è rimasta in una posizione piuttosto alta per via dei piloni molto lunghi. A livello sospensivo è stato confermato lo schema push rod ma non è stata seguita la filosofia Mercedes che per fini strettamente aerodinamici utilizza già da alcune stagioni un pivot per sollevare il triangolo superiore. ll fissaggio del push rod è stato posizionato sul montante e non collegato direttamente al triangolo inferiore della sospensione come avveniva anni fa. Questa soluzione dovrebbe permettere di andare a ridurre il sottosterzo alle basse velocità. Il terzo elemento dovrebbe essere ancora a molla con comando idraulico ma questo dettaglio lo andremo a scoprire solo durante i test di Barcellona visto che, da quest’anno, i team non potranno più utilizzare i paravento per nascondere le proprie vetture.

SF1000

Resta la forma triangolare dell'airbox

L’airbox conserva la forma triangolare già vista sulla SF90 con la presenza di de piccole corna che dovrebbero servire a “pulire” il flusso d’aria diretto verso l’ala posteriore. Questa soluzione non è completamente nuova in quanto questa soluzione è stata utilizzata anche dalla F1 BMW del 2007 con l’obiettivo di garantire una miglior pulizia del flusso d’aria diretto verso il retrotreno della vettura.

Fiancata

L'evoluzione delle fiancate

L'area più interessante di questa SF1000 è sicuramente quella centrale dove i tecnici di Maranello si sono ispirati al lavoro fatto dalla Red Bull. Le fiancate sono un'evoluzione della vettura dello scorso anno (è stato conservato il cono antintrusione superiore in posizione ribassata). 

Confronto

Effetto downwash

L'ingresso di raffreddamento dei radiatori è rimasto posizionato in alto per riuscire ad ottenere un’impostante svasatura nella parte bassa che è fondamentale per generare un effetto di downwash che serve a migliorare le prestazioni del posteriore vettura. I bargeboard e i deviatori laterali alle pance sono molto complessi e anche qui si notano delle similitudini con la Red Bull con l'introduzione di un doppio profilo a forma di boomerang.

 

Sezione

Specchietti retrovisori

Un’altra interessante novità nella parte centrale della vettura è relativa agli specchietti retrovisori. Gli specchietti della SF1000 hanno gli ormai classici due supporti, uno collegato al cockpit, l’altro alla parte iniziale delle pance, e una carenatura attorno al vero e proprio specchio retrovisore che funge da deviatore di flusso. 

Specchietti

Fiancate e sospensione posteriore

Le fiancate sono in stile Red Bull, molto corte con una zona Coco Cola molto rastremata. Sul fondo si nota la presenza di molte feritoie e la presenza dei classici slot utili a gestire il fenomeno del tyre squirt.  Mantiene lo schema pull rod ma sarà importante osservare la vettura durante i test per capire se ci saranno stati degli interventi sui cinematismi. L’ala posteriore è sim8ilare a quella utilizzata sul finire della scorsa stagione e, sicuramente, subirà degli interventi prima del Gp inaugurale di Melbourne.