Il campione del mondo in carica non usa giri di parole per spiegare il suo pensiero sulla pandemia di coronavirus e la presenza del Circus a Melbourne per la prima gara della stagione: "Per me è scioccante il fatto che siamo tutti seduti in questa stanza. La NBA si è fermata, la F1 continua ad andare avanti. Il denaro è re"
L'emergenza coronavirus, dichiarata pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, non lascia certo indifferente il mondo dei motori. Tra gare rinviate e timori negli spostamenti, la Formula 1 è in Australia per la prima gara della stagione. Lewis Hamilton, campione del mondo in carica, in conferenza stampa non ha usato giri di parole per manifestare il suo pensiero e il suo disagio: "Sono molto, molto sorpreso dal vederci tutti qui, è bello poter gareggiare, ma per me è scioccante che siamo tutti seduti in questa stanza. Ci sono molti fan in pista già oggi. Sembra che il resto del mondo stia reagendo, probabilmente un po' in ritardo, stamattina abbiamo sentito Trump chiudere i confini dall'Europa agli Stati Uniti. L'NBA viene sospesa e la F1 continua ad andare avanti. Il denaro è re".
La raccomandazione
"Io posso solo invitare tutti a osservare le maggiori precauzioni possibili, cosa che non ho visto fare arrivando in pista: sembrava una giornata normale, spero solo che dopo il weekend non arrivino brutte notizie", ha aggiunto Hamilton sull'argomento.
Sui test di Barcellona
"I test non sono andati male anche se ci sono stati problemi di affidabilità, ma i ragazzi del team avranno fatto di sicuro un buon lavoro e sono fiducioso. Come ha detto Seb, è ora di provare la macchina per capire a che livello siamo", ha invece detto il britannico sui collaudi invernali.
L'arrivo in Australia
"Sono arrivato lunedì - ha poi raccontato - ho fatto un viaggio per rendermi conto quale devastazione hanno portato gli incendi dei mesi scorsi. Ho voluto vedere di persona alle Blue Mountains e ho voluto incontrare le organizzazioni che si sono occupati degli animali. Sono degli eroi".