
Lewis Hamilton ha infranto ogni tipo di record, conquistando il settimo titolo iridato come Schumacher. Bene anche Russell, Perez e la Renault. Stagione da dimenticare invece per Bottas, che come Albon ha pagato i risultati del compagno. Pochi acuti da parte della Ferrari, con Vettel che nell'anno dell'addio è stato decisamente sottotono

LEWIS HAMILTON. L'uomo dei record continua a stupire e a vincere. Il britannico ha centrato il settimo titolo iridato, eguagliando Michael Schumacher. Superato il tedesco anche in termini di vittorie, con la quota 100 ormai a un passo alla voce pole position
Tutti i record di Lewis
ROMAIN GROSJEAN. La vittoria più bella e spettacolare dell'anno la porta a casa sicuramente il francese, uscito vivo e praticamente indenne dal peggior incidente che la F1 abbia visto negli ultimi anni. Romain resta 29'' tra le fiamme a Sakhir: riporta qualche bruciatura e contusione, un vero miracolo
Grosjean: "Tutto bene, non sono più lo stesso"
GEORGE RUSSELL. Non c'è dubbio che il 2020 sia stato l'anno della definitiva esplosione del britannico, che dopo aver spopolato nelle formule minori, ha dato spettacolo anche nella massima categoria. Alla prima prova da 'big' a Sakhir, chiamato a sostituire Lewis Hamilton, George ha risposto presente. Il futuro è il suo
GP pazzo e una certezza: Russell fenomeno
RENAULT. Dici Renault e in pratica pensi a Daniel Ricciardo, come sempre solido e veloce. L'australiano lascia a Fernando Alonso una vettura competitiva, capace di guidare spesso il gruppone dietro alle inarrivabili Mercedes e a Verstappen. Se anche Ocon dovesse trovare più grinta e continuità, in Francia potrebbero cominciare a mettere in fresco lo champagne per i podi del 2021

SERGIO PEREZ. Il disoccupato più veloce del mondo. Il messicano ha impiegato 190 GP per vincere la sua prima gara in F1 e lo ha fatto senza un contratto in mano per il 2021. Il quarto posto nel Mondiale testimonia che non sempre nel circus domina la meritocrazia...
Perez, una storia da sliding doors
RACING POINT. La vecchia Force India è stata l'autentica rivelazione della stagione. Forte anche di un progetto molto simile alla Mercedes 2019, che gli ha causato anche una penalità inflitta dalla FIA, ha infatti regalato la prima vittoria in carriera a Sergio Perez e la prima pole a Lance Stroll. Acuti (e polemiche) a parte, la Force India ha colpito per la regolarità e la competitività su praticamente ogni circuito
Binotto: "Penalità Racing Point punto di partenza". VIDEO
FERRARI. La nota dolente di questo 2020 è la Scuderia di Maranello, che si è approcciata al campionato con un progetto nato male, in cui si sono persi molti cavalli nella Power Unit. In difficoltà su circuiti veloci, ha pagato a caro prezzo una parte centrale di stagione molto complicata, chiudendo con pochi acuti e zero vittorie. Dal 2021 e soprattutto dal 2022, però, sarà tutta un'altra storia
Binotto: "2021? I dati sono promettenti"
SEBASTIAN VETTEL. Nella complicata stagione per la Ferrari, ha spiccato la difficoltà del tedesco di adattarsi a una situazione certamente non agevole. Partito con la certezza di dover lasciare Maranello dopo sei stagioni, Seb ha regalato poche gioie ai tifosi, chiudendo con un podio a Istanbul che sa di epilogo agrodolce di un "viaggio straordinario", come l'ha definito lui stesso.
Il saluto tra Vettel e Ferrari
VALTTERI BOTTAS. Il finlandese si è spento con il prosieguo del campionato, finendo ancora una volta per chiudere molto staccato da Lewis Hamilton. Mentre il compagno inanellava record su record, Valtteri faticava a reggere il suo ritmo. Bene in qualifica, Bottas si è arreso troppo spesso nei corpo a corpo, soccombendo anche a George Russell, quando è stato chiamato a sostituire Hamilton in Mercedes. Per lui si prefigura un ruolo da eterno secondo
Bottas peggio di quando c'è Lewis
ALEXANDER ALBON. Per il thailandese vale un po' lo stesso discorso fatto per Bottas, ovvero il netto divario con il compagno. Albon ha sempre inseguito Verstappen, raccogliendo in pratica la metà dei punti e non riuscendo mai a battagliare con le Mercedes, come invece è riuscito a fare in più di un'occasione l'olandese con la sua Red Bull