Verstappen a Sky: "Stagione che mi ha temprato. Clausola d'uscita, forse sì o forse no…"
esclusivaL'olandese ha raccontato a "Pitwalk" il momento delicato della Red Bull e le prospettive per la gara di Singapore: "Stagione che mi ha formato. Presa una direzione sbagliata con la macchina, ora stiamo cercando di correggerla". Sulla vittoria del titolo piloti, non ha dubbi: "Punto ancora su me stesso". E sulla clausola che gli permetterebbe di lasciare il team: "Chissà...". Tutto il weekend live su Sky e in streaming su NOW
Una stagione difficile, forse la più difficile per Max Verstappen. Oltre ogni aspettativa dopo il dominio degli ultimi anni con Red Bull che gli ha permesso di essere incoronato pluricampione del mondo. L’olandese è sì in testa alla classifica piloti, ma la RB20 continua a faticare e nel Costruttori c’è stato il sorpasso da parte della McLaren. E ora si attende una reazione a Singapore. Possibile? Max ha parlato in esclusiva a Sky, durante la Pit Walk con Mara Sangiorgio a Marina Bay, non escludendo un’altra gara complicata e affermando: "Qui non scommetterei su nostra vittoria...". E poi il futuro, dove ha fatto riferimento alla famosa "clausola d'uscita".
Parlando di Singapore, un circuito dove te non hai mai vinto, dove l’anno scorso avete avuto l’unico black-out della stagione. Cosa hai pensato quando sei arrivato quest’anno?
"Credo che bisogni sempre considerare una pista al di là de proprio successo ottenuto o meno. Questa è molto impegnativa, molto difficile da far bene, l’umidità è alta. So di non aver vinto qui, però puoi anche vederla al contrario: ho vinto in tutti i tracciati tranne qui. Ovviamente cerchiamo sempre di vincere. Purtroppo, negli ultimi anni la macchina qui è stata più difficile da guidare, speriamo quest’anno di poter essere più competitivi".
Perché quest'anno la situazione potrebbe essere diversa?
"Perché cerchiamo sempre di ottimizzare tutto, imparare quali sono i punti deboli della vettura. Saranno ancora presenti, ma penso che potremo fare un lavoro leggermente migliore rispetto all’anno scorso. Però allo stesso tempo è vero che i nostri avversari si sono migliorati tanto, per cui so che sarà difficile vincere qui. Penso che le Ferrari qui sono sempre state forti e lo saranno anche questo weekend. Però vediamo, sarà sicuramente molto impegnativo. Possono succedere tante cose durante la gara, speriamo che possa essere un weekend positivo".
L'anno scorso tu e Red Bull avete vinto 22 gare, eccetto questa. Parlando di questa stagione, come siete arrivati a questo punto? Almeno tre motivi, tecnici e umani, pensando alla vostra stagione diversa dall 2023
"Le mie ultime gare sono state difficili. Diciamo che abbiamo preso una direzione sbagliata con la macchina. Ora stiamo cercando di correggerla però ci vuole del tempo, non puoi semplicemente premere un interruttore e sistemare tutto. Ci stiamo lavorando, poi abbiamo avuto anche sfortuna in alcuni episodi nelle ultime gare, alcune decisioni disgraziate che hanno compromesso il risultato finale. Però so che possiamo fare meglio. Ovviamente non mi aspetto che possa andare come l’anno scorso, dove abbiamo dominato tutta la stagione, però mi sento fiducioso di poter tornare a lottare per la vittoria molto presto".
leggi anche
Red Bull, a Singapore uno scenario inedito
Con le macchine ancora ai box, su chi scommetteresti per questo weekend?
"Di sicuro non scommetterei su una nostra vittoria qui, ma magari avrò una sorpresa positiva e saremo competitivi".
Immagino che tu stia affrontando una stagione difficile strana per te e per il team; "È una stagione che ci sta temprando".
Quindi è facile o difficile per te affrontare questa stagione?
"Ovviamente era iniziata piuttosto bene, era stata semplicemente una continuazione dell’anno scorso. Però io mi preparo sempre a non avere aspettative eccessive. L’inizio era stato buono, ma non ho mai pensato sarebbe stato lo stesso dell’anno scorso. Sapevo che le cose prima o poi sarebbero cambiate e l’hanno fatto in modo piuttosto drastico. È il momento di mantenere la calma e di lavorare insieme al team per fare un lavoro migliore".
Cosa è successo nelle due ultime gare a Monza e a Baku?
"A Monza semplicemente non avevamo il passo, a Baku abbiamo fatto una scelta sbagliata con la macchina prima delle qualifiche. Per cui sono arrivato in qualifica con una macchina molto difficile da guidare e in quel momento sapevo che il resto del weekend sarebbe stato difficile per me".
A tuo avviso, cosa ha perso la Red Bull con la partenza di Newey, se ha perso qualcosa?
"È molto difficile, la gente ne parla sempre. Io preferisco guardare al futuro perché si può sempre parlarne e si può provare a pensare a cosa sarà diverso. Però non cambierà la nostra situazione ed è importante guardare avanti per imparare a diventare più forti e migliori".
E se dovesse consigliarti di unirti a lui in futuro?
"La gente parla molto di più di queste cose rispetto a me. Io sono molto rilassato penso solo a guidare e a cercare di comprendere i miei problemi e migliorare. Poi vado a casa e vivo la mia vita. sono piuttosto tranquillo riguardo al futuro. Per me è molto semplice, mi piace quello che faccio e finché mi diverto rimango qui e continuerò a guidare anche in F1. Se vorrò andare altrove, andrò altrove. Ma al momento non è nella mia testa".
leggi anche
Non solo Newey: i trasferimenti degli ingegneri
Puoi dirci se è vero che nel tuo contratto c’è una clausola che ti permette di lasciare la Red Bull prima della scadenza del contratto?
"Forse sì o forse no. Ripeto, io al momento non penso a questo, perché ci sono così tante cose quest’anno che voglio cercare di capire e fare meglio che gli anni a venire e quello che accadrà dopo è ancora lontano per me. Per cui non ce l’ho in testa al momento".
leggi anche
Verstappen può lasciare Red Bull? La clausola
Io penso che tu sia un campione del mondo e che tu voglia guidare la macchina migliore sulla griglia. Quindi, se in futuro ci sarà un team che potrà offrirti la macchina migliore sulla griglia, considereresti la situazione e l’offerta?
"Da parte mia penso di essere già da tanto tempo in questo team. Poi chiaramente la gente vuole sempre vincere, tutti nel paddock vogliamo vincere. Per cui puoi molto facilmente passare da una parte all’altra nel corso degli anni. Però non voglio che sia così la mia carriera in F1, non voglio far parte di quattro o cinque team. Voglio costruire un rapporto lungo e stabile e bello con tutti all’interno del team e sentirmi a casa mia. Cambiare spesso team non è bello per me. È anche qualcosa che non voglio fare in questa fase della mia carriera. Il mio prossimo passo, se mai ci sarà, sarà il mio ultimo passo. Però il prossimo passo potrebbe anche essere il rinnovo con il team. È tutto in sospeso al momento".
Parlando del presente, chi vincerà la classifica costruttori?
"Non abbiamo avuto un weekend positivo a Baku in questo senso, ma sono fiducioso che nelle prossime gare potremo reagire".
C’è qualcosa nella rimonta della McLaren che ti ha sorpreso?
"Penso che sia un po’ una combinazione: loro sicuramente sono migliorati tanto mentre noi non siamo più riusciti a mettere insieme le cose. Ora sta a noi cercare di rimettere a posto le cose".
leggi anche
Le classifiche del Mondiale dopo il GP del Messico
Norris o Piastri, chi è più forte secondo te in gara?
"Entrambi stanno facendo un buon lavoro. Credo che sia davvero impressionante come Piastri si stia gestendo al suo secondo anno in Formula 1. È un pilota solido, con la testa sulle spalle e con le persone giuste intorno a lui. Però anche Norris è veloce. Entrambi hanno un team molto forte attorno a loro".
Chi vincerà il titolo piloti?
"Io punto ancora su me stesso, però sicuramente voglio dei risultati migliori".
leggi anche
Piastri: "Per il titolo è dura, ma lotto"
Pensi che la FIA stia facendo tutto il possibile sulla flessibilità delle ali per controllare questa situazione?
"Ho visto qualche immagine interessante a Baku, ma se guardiamo indietro non è successo solo a Baku, si è visto già in altre gare. Però non sta a me parlarne".