Formula 1, le gomme Pirelli per il GP Qatar a Losail
Su un circuito che sottopone i pneumatici a energie paragonabili a quelle di Suzuka non potevano che essere utilizzate C1, C2 e C3. La selezione è sempre rimasta identica da quando la gara è entrata nel calendario. La superficie dell’asfalto abbastanza liscia ha generato spesso graining che contribuisce al raggiungimento di livelli elevati di usura. Il penultimo fine settimana della stagione è come sempre live su Sky e in streaming su NOW
IL MONDIALE IN QATAR, PENULTIMO ATTO DELLA STAGIONE. E ULTIMA SPRINT
- Il Gran Premio del Qatar, penultima gara del campionato e ultima con il formato Sprint, arriva a una sola settimana di distanza da quello di Las Vegas, città distante oltre tredicimila chilometri in linea d’aria da Lusail. Entrambi, così come l’ultimo appuntamento di Abu Dhabi, si disputano in notturna, ma le condizioni ambientali non potrebbero essere più diverse.
Dati Pirelli
UN CALDO UMIDO COME A SINGAPORE E DOPPIA SOSTA
- Se nel deserto del Nevada le basse temperature hanno caratterizzato le sessioni in pista, in Qatar i piloti dovranno affrontare un caldo umido paragonabile a quello di Singapore. Le caratteristiche della pista araba, particolarmente sfidanti per le gomme, hanno richiesto l’introduzione di una misura eccezionale che limita il numero di giri per ciascun set di pneumatici. La gara sarà dunque matematicamente a doppia sosta.
LE MESCOLE IN QATAR
- A Lusail sarà protagonista il tris di mescole più duro della gamma Pirelli. Su un circuito che sottopone i pneumatici a energie paragonabili a quelle di Suzuka non potevano che essere utilizzate C1, C2 e C3. La selezione è sempre rimasta identica da quando la gara è entrata nel calendario di F1. Quest’anno la stessa combinazione di mescole è stata usata solo per altri tre fine settimana di gara nella prima parte della stagione: Giappone, Bahrain e Spagna.
LE CURVE
- In prevalenza veloci, che compongono il tracciato di Lusail danno poco respiro alle gomme. Il tratto che più mette a dura prova i pneumatici è quello compreso tra la curva 12 e 14. La superficie dell’asfalto abbastanza liscia ha generato spesso il graining che contribuisce al raggiungimento dei livelli elevati di usura della gomma.
IL GP QATAR DI UN ANNO FA
- Tutti i piloti al via del Gran Premio del Qatar hanno scelto la gomma Medium, ad eccezione di Nico Hulkenberg, che ha optato per un set di Hard. La strategia a sosta unica è stata la più adottata dalle squadre: i piloti hanno cercato di allungare il primo stint con le mescole gialle, arrivando ben oltre metà gara.
IL DEGRADO DELLA MORBIDA
- La serie di pit stop è iniziata al giro 34, durante una fase di neutralizzazione, con il passaggio alla Hard. In totale, la Safety Car è entrata in pista tre volte e, nelle ultime due occasioni, alcune scuderie hanno tentato uno sprint finale montando la Soft per un terzo stint. Tuttavia, la mescola più morbida ha mostrato un degrado prestazionale troppo accentuato e la scelta non ha dato i risultati sperati.