F1, gomme Pirelli per il GP Abu Dhabi: tra gara decisiva e uno sguardo al futuro
Pirelli ha mantenuto la selezione abituale di mescole per l’ultima gara della stagione: ad Abu Dhabi saranno utilizzate C3, C4 e C5. A Yas Marina verrà compiuto anche il primo passo verso la F1 del futuro: qui i dettagli forniti da Pirelli. Tutto il weekend a Yas Marina è live su Sky e in streaming su NOW
ABU DHABI, PRIMO PASSO VERSO LA F1 DEL FUTURO
- Il GP Abu Dhabi, ultima gara 2025, rappresenta anche l’ultima occasione per vedere in pista, durante un weekend di gara, le dimensioni degli attuali pneumatici che hanno accompagnato la F1 dal 2022 a oggi. Pirelli, fornitore unico del Mondiale sottolinea infatti che "a partire dalla prossima stagione le gomme saranno leggermente più strette, pur mantenendo lo stesso diametro del cerchio da 18’’, per adattarsi alla nuova generazione di monoposto" introdotta dal regolamento tecnico.
- Proprio a Yas Marina verrà impiegata la gamma 2026 in un test collettivo, al quale parteciperanno i piloti titolari con mule car, in programma martedì 9 dicembre
LE MESCOLE AD ABU DHABI
- Pirelli ha mantenuto la selezione abituale di mescole per l’ultima gara della stagione. Ad Abu Dhabi saranno utilizzate C3, C4 e C5. Storicamente il circuito di Yas Marina genera del graining sui pneumatici ma già dallo scorso anno il fenomeno pare essere limitato e la maggiore resistenza delle gomme attuali lo potrebbe ridurre a tal punto da rendere anche la Soft, normalmente utilizzata solo nella sessione di qualifica, una gomma con cui poter costruire una strategia di gara.
IL DEGRADO
- Il degrado su questo circuito è di natura termica e si concentra solitamente sul posteriore per la trazione richiesta soprattutto nell’ultimo settore della pista.
POSSIBILI STRATEGIE
- Guardando al gran premio di Yas Marina della scorsa stagione, la strategia a una sosta fu la più efficace, con passaggio alla Hard nel secondo stint.
IL TRACCIATO
- Yas Marina è un circuito moderno e all’avanguardia che per 13 volte ha ospitato la gara finale del campionato di Formula 1. Il tracciato emiratino, lungo 5,281 km e con 16 curve, è ben conosciuto dai piloti perché è anche sede abituale dei test post stagionali. Progettata da Tilke, la pista è stata rinnovata quattro anni fa riducendone leggermente la lunghezza ma rendendola più veloce e scorrevole e offrendo maggiori opportunità di soprasso, specialmente sul lungo rettilineo di 1,2 chilometri posizionato tra le curve lente 5 e 6.
FORTI FRENATE TRA LE CURVE 10, 11, 12
- Un altro tratto interessante della pista è il passaggio che attraversa le curve 10, 11 e 12 dove i piloti sono costretti a forti frenate che generano impegnativi carichi laterali sulla vettura.
ASFALTO
- Realizzato con aggregato di granito importato dall’Inghilterra, ha un livello di rugosità e un’aderenza media. Per rimuovere alcuni tratti sconnessi, il manto è stato rifatto quest’anno tra la prima e la quarta curva. Come per tutte le gare notturne, anche ad Abu Dhabi ci sarà un’importante escursione termica tra le prime sessioni della giornata e le ultime. Le condizioni della pista potranno pertanto mutare a seconda della parte di giornata in cui le monoposto scenderanno in pista (F2 compresa).