MotoGP: Sam Lowes, record di cadute nel 2017

MotoGp

Paolo Lorenzi

Sam Lowes, pilota dell'Aprilia (foto getty)

Con 31 scivolate il pilota dell’Aprilia batte persino Marquez (fermo a 27) ma supera di poco Jorge Navarro (Moto2). L’ultima stagione è stata la peggiore degli ultimi 12 anni, confermando una tendenza negativa. Ma non è la MotoGP la classe dove si cade di più

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Non è Marc Marquez il re dei “cascatori” del Motomondiale. Contrariamente a quanto lascerebbero intendere le immagini TV, il campione spagnolo nella classifica dei piloti finiti più spesso a terra quest’anno è battuto da Jorge Navarro e Sam Lowes. Con ben 31 scivolate il pilota dell’Aprilia sorpassa tutti. Sul podio immaginario di chi ha assaggiato l’asfalto più spesso tra prove e gare, l’inglese supera di una caduta il pilota di Gresini e di quattro il neo iridato che, bisogna riconoscerlo, ne ha salvate parecchie altre grazie a un’agilità in sella straordinaria.

Tabella cadute per pilota MotoGP

All’opposto, il più “stabile” tra i piloti della MotoGP risulta invece Valentino Rossi (solo 4 cadute), ma il Dottore non si smentisce nemmeno in questo caso. Stando ai dati elaborati dalla Dorna il 2017 è un anno record: con 1126 cadute in totale, tra tutte le classi del campionato, la stagione appena conclusa è la peggiore degli ultimi 12 anni. Nel 2006 furono registrate 647 cadute e la tendenza è andata aumentando anno dopo anno, con l’eccezione del 2009 che segnò un temporaneo miglioramento (642). Sfatando un'altra convinzione, non è la MotoGP la classe più a rischio di scivolate, perché si casca di più in Moto 2 (313 piloti finiti a terra nell’ultima stagione) e in Moto3 (379). La differenza era riscontrabile anche negli anni precedenti, a conferma che esperienza, gomme e controlli elettronici possono ridurre le possibilità di finire a terra.

Trend cadute 2006 - 2017

Più in dettaglio si nota la tendenza a cadere di più in gara che in prova, quando l’impegno maggiore in funzione del risultato si somma all’effetto dei sorpassi e alla vicinanza degli avversari, in una miscela che innalza il livello del rischio. I piloti spingono progressivamente di più dal venerdì alla domenica: si cade meno nel primo turno del venerdì (129 cadute in tutto tra Moto3, Moto 2 e MotoGP) che in qualifica (189), ma meno nel warm-up quando una scivolata potrebbe compromettere la gara imminente (93).

Dettaglio cadute per classe

Volendo stilare una classifica dei circuiti più rischiosi, al primo posto del 2017 risulta l’autodromo di Misano (140 cadute nell’arco del week end di gara, record negativo dal 2008), quest’anno messo in crisi dalla pioggia battente. L’anno scorso fu invece Phillip Island a mettere in difficoltà i piloti (90 cadute) e l’anno prima toccò a Silverstone (79). Le condizioni climatiche ovviamente influiscono molto, ma l’asfalto romagnolo ha tradito i piloti anche nel 2014 quando in 109 finirono a terra (secondo peggior risultato degli ultimi 10 anni). Il bel tempo ha invece favorito il Mugello che con 28 cadute è risultato il gran premio meno problematico della stagione, ma in generale l’impianto toscano ha quasi sempre tenuto una media bassa.

Grafici e tabelle: fonte ed elaborazione grafica Dorna