MotoGP, GP Aragon, Valentino Rossi e la crisi Yamaha: "Modifiche inutili, situazione preoccupante"
MotoGpRossi a Sky Sport MotoGP al termine della gara, conclusa all'8° posto: "I problemi sono sempre gli stessi, facciamo modifiche anche grandi ma la moto non risponde, questo è un problema grave. Test di agosto? Non arriva niente di nuovo da provare da due anni"
Partito dalla 17^ posizione, Valentino Rossi ha chiuso il GP di Aragon all'ottavo posto. Ecco le sue sensazioni a fine gara: "Ieri è stata la giornata più difficile del weekend. Abbiamo fatto alcune modifiche alla moto, ma facevo ancora più fatica fin dalla mattina, così mi sono un po' rassegnato. E' stato un errore, se avessi continuato a fare il mio lavoro magari riuscivo a fare il mio giro in Q1, non entravo in Q2 ma magari riuscivo a partire una fila davanti e oggi potevo arrivare una o due posizioni davanti (più una di due...). Invece oggi abbiamo fatto altre cose, modifiche grandi (come in realtà avevamo fatto anche ieri) e stamattina nel warm up sono andato un po' megli. Ma questo ora è il nostro potenziale, al momento. Considerando le cadute degli altri probabilmente avremmo fatto fatica a entrare nella top ten. Questo è abbastanza preoccupante. Sono stato un po' più veloce dell'anno scorso, ma semplicemente perchè sto meglio, l'anno scorso ero infortunato".
"La moto è così da un po', e questa è la cosa più preoccupante. Gli altri hanno fatto un grande passo in avanti, in primis la Ducati. E poi Honda, Suzuki, anche l'Aprilia che oggi ha chiuso davanti a noi. La situazione come sappiamo da un po' è abbastanza preoccupante".
Test Brno, da due anni nessuna novità
"Dobbiamo continuare a lavorare adesso perchè ci sono ancora 5 gare, soprattutto sull'elettronica possiamo farlo. Questa era una delle piste più dure dell'anno per noi, ma qualcosa di elettronica studiato dal nuovo team c'era e mi ha aiutato nel finale della gara, infatti sono riuscito a tenere un passo costante e a sorpassare Miller. I prossimi test di Valencia in vista della moto del 2019? Non so quello che succederà. Forse dovete chiederlo voi ai giapponesi. Storicamente la Yamaha portava la moto nuova già nei test di agosto di Brno, invece da due anni non arriva niente. Non so perchè, dovete provare a chiederlo voi ai giapponesi...".
L'obiettivo per i prossimi GP
"La prossima gara in Thailandia? E' difficile che cambi qualcosa, nei test siamo andati abbastanza male. Però Zarco a inizio dell'anno era andato forte, quindi vedremo... Non è una delle migliori piste. Poi c'è Motegi, che invece mi piace molto. Bisognerà vedere come sarà il tempo. Magari sull'asciutto potremo essere più competitivi, stesso discorso per Phillip Island. Poi Malesia col caldo non lo so, Valencia sarà difficile... Bisogna capire quanto saremo più competitivi. Tanto da salire sul podio? Ho i miei dubbi, ma magari andrà meglio di oggi".
Stesso problema al posteriore da un anno
"Quando fai modifiche grandi e poi la moto non risponde è un brutto segnale, c'è un altro problema. Il feeling quando cambiamo il set up della moto cambia un po', perchè sposti il bilanciamento dei pesi, ma fai qualcosa meglio e qualcosa peggio e alla fine il tempo è sempre lo stesso. All'inizio davanti hanno un po' cercato di salvare le gomme, quando poi hanno spinto avevo quasi un secondo e mezzo a giro di differenza, un'enormità, quindi siamo in difficoltà".
"Le altre moto stressano meno la gomma dietro, quindi quando aprono il gas i sistemi elettronici lavorano meglio, leggono che c'è più grip, accelerano molto più delle nostre, che invece continuano un po' a scivolare. A volte con le gomme nuove facciamo il giro veloce in alcune piste, ma poi in gara siamo comunque in difficoltà. Ma questo è lo stesso commento da più o meno settembre dell'anno scorso...".
Momento di crisi tecnica
"Storicamente dagli anni 70 la Yamaha è sempre stata un grande competitor della Honda, qualche anno è andata meglio, spesso ha inseguito, ma dai miei tempi è sempre stata una moto veloce. Ha avuto momenti di crisi, questo è un momento di crisi tecnica difficile, ma non è difficile lavorare: dobbiamo fare le cose giuste".
Jarvis: "Situazione da cambiare entro il prossimo anno"
Il team Manager Yamaha: "Stiamo lavorando per il 2019, abbiamo fatto un test per provare il motore nuovo e stiamo lavorando sull elettronica. Il prossimo test sarà dopo Valencia, non possiamo entrare nella prossima stagione in queste condizioni. Abbiamo davanti 4-5 mesi per sviluppare la nuova Yamaha. Siamo in crisi, abbiamo bisogno di fare investimenti importanti, avere idee e persone nuove nel team".