MotoGP, GP d'Australia 2018. Prima vittoria di Maverick Vinales. 2° Iannone, Marquez si ritira, 3° Dovizioso, 6° Rossi
Prima vittoria stagionale di Vinales, la Yamaha torna al successo che mancava da 25 gare (Assen 2017). 6° Rossi: ora è a -15 in classifica da Dovizioso, 3° al traguardo alle spalle di Iannone. Marquez costretto a ritirarsi dopo essere stato tamponato da Zarco
Mettete assieme i piloti più veloci del mondo, le molto tecnologicamente più evolute ed una pista da favola dove il nero dell'asfalto lascia spazio al blu dell'oceano. Se aggiungiamo due possibili protagonisti out, Zarco e Marquez con il francese che ha tamponato lo spagnolo a 260 chilometri orari con conseguente carambola per fortuna senza conseguenze fisiche, ecco che lo spettacolo oltreoceano è andato in scena. Miglior attore Vinales con una parzialmente ritrovata Yamaha, che torna alla vittoria dopo due anni di sofferenza. Maverick attribuisce il valore della vittoria per il 50% alle caratteristiche della pista e per l'altra metà alle migliorie tecniche e ad un approccio da parte del Team più caldo e più umano, ma di fatto lui ci ha messo velocità ed ottima gestione della corsa.
Purtroppo per Rossi non vale la stessa cosa, perché sulla sua M1 la gomma posteriore aveva il solito e fastidioso problema di spinning (slittamento). Con Rossi che ha dovuto cedere il passo, via libera per un super Andrea Iannone, secondo al traguardo, che regala una coda di soddisfazione alla Suzuki rispolverando il suo talento. Il pilota di Vasto è capace di cose uniche quando la pista lo esalta e quando la moto, nonostante non abbia un motore al top, lo supporta con una buona ciclistica.
Chi lascia l'Australia con un sorriso smagliante è la Ducati. Le ragioni sono diverse e vanno dall'aver superato l'esame tecnico sul tracciato ritenuto il vero banco prova per la moto di Dall'Igna ai punti di vantaggio di Dovizioso su Rossi per il secondo posto nel Mondiale, passando dalla prestazione di Bautista, quarto alle spalle del compagno di Team, che ha il sapore di un mezzo miracolo dopo le 3 cadute collezionate nei turni pre gara.
Appuntamento ora in Malesia, dove Pecco Bagnaia in Moto2 ha un secondo, e più concreto, match point mondiale su Oliveira e dove Marco Bezzecchi, che ha chiuso nella ghiaia centrato da Rodrigo, spera in una magia per giocarsela alla pari contro Martin in una battaglia dal gusto infinito e dolceamaro
Il sole aumenta, la temperatura sale.
Moto impegnate nel giro di allinamento.
1 | M. MARQUEZ | 1:29.199 | |
2 | M. VIÑALES | +0.310 | |
4 | A. IANNONE | +0.513 | |
5 | A. RINS | +0.827 | |
6 | J. MILLER | +0.941 | |
7 | V. ROSSI | +1.071 | |
8 | D. PETRUCCI | +1.129 | |
9 | A. DOVIZIOSO | +1.320 | |
10 | H. SYAHRIN | +1.394 |
Manca meno di mezz'ora al GP, sale l'attesa a Phillip Island.
1 | A. IANNONE | 1:29.254 |
2 | M. VIÑALES | +0.329 |
3 | J. ZARCO | +0.688 |
4 | A. DOVIZIOSO | +0.766 |
5 | M. MARQUEZ | +0.818 |
6 | A. RINS | +0.877 |
7 | P. ESPARGARO | 1.026 |
8 | D. PETRUCCI | 1.046 |
9 | J. MILLER | 1.104 |
10 | B. SMITH | 1.369 |
La top ten finale:
1 M. VIÑALES
2 A. IANNONE
3 A. DOVIZIOSO
4 A. BAUTISTA
5 A. RINS
6 V. ROSSI
7 J. MILLER
8 F. MORBIDELLI
9 A. ESPARGARO
10 B. SMITH
Le battaglie ancora aperte
Soddisfatto Dovizioso, riuscito a gestire bene le gomme tanto da lottare per la vittoria e a salire sul podio (il 50esimo in MotoGP) in un GP in cui ha sempre faticato. Nella classifica piloti ora è 2° con 210 punti, 3° Rossi con 195. La battaglia per il secondo posto nel Mondiale e per assegnare i titoli costruttori e team prosegue in Malesia: la gara domenica 4 novembre alle 8 in diretta esclusiva su Sky Sport MotoGP.
Malesia, Bradl al posto di Crutchlow
Jorge Lorenzo, caduto nelle gare di Aragon e Thailandia, cercherà di recuperare in tempo per il GP in Malesia: se non dovesse farcela al suo posto la Ducati farà correre il collaudatore Michele Pirro. Scivolato nelle seconde prove libere a Phillip Island, Cal Crutchlow invece non ci sarà sicuramente a Sepang, essendosi fratturato la caviglia destra: il Team Honda LCR ha deciso di sostituirlo con Stefan Bradl.