Yamaha super nel secondo turno del GP delle Americhe: Vinales è il più veloce in 2:03.857, 3° Rossi, tra di loro c'è Marquez. In Moto3 il migliore a fine giornata è Fenati, in Moto2 Schrotter. La settimana in pista ad Austin è iniziata nel segno di Nicky Hayden: il numero 69 è stato consegnato alla famiglia del Kentucky Kid
Marquez accerchiato, o meglio stretto nella morsa della Yamaha a "casa" sua in Texas. Potrebbe essere il canto di una sirena che richiama a sé lo spettacolo, se non fosse per il fatto che il pilota della Honda, indipendentemente dal mini cucchiaio utilizzato nella FP2, può graffiare in qualsiasi momento. E se l’ottimismo di Vinales, primo davanti al campione della Honda, non fosse il suo solito canto del venerdì? Maverick "top gun" ha un ottimo feeling con la M1 ed ha anche la sensazione di poter far bene in gara migliorando sia la partenza sia il setting durante la corsa. Valentino è molto soddisfatto del giro secco e della scelta della doppia soft usata per mettere al sicuro il tempo anche in vista della pioggia. A Valentino, terzo, però mancano ancora quattro-cinque decimi di passo per essere davvero al pari degli avversari. Rossi infatti con le gomme da gara medie non riesce a essere efficiente come Vinales e questo può essere un tema. In generale buone notizie per la Yamaha visto che nei primi dieci ci sono anche le moto del Team Petronas con Morbidelli ottavo e Quartararo nono. In casa Ducati i "satelliti" Pramac vanno forte con Miller quarto e Bagnaia che è entrato nei dieci, mentre Dovizioso ne è rimasto fuori. Il forlivese ha dato priorità alla ricerca del setting in vista di domenica, mentre ha sacrificato il time attack nel quale non aveva feeling con l’anteriore, dove forse serviva la gomma soft e non la media. Anche Petrucci sembra destinato ad affrontare la Q1 con la consapevolezza che partire dietro potrebbe essere un problema. La GP19 non copia benissimo gli avvallamenti e Danilo spiega che sugli avvallamenti sul rettilineo quando la ruota posteriore si stacca da terra rischia addirittuira il fuorigiri alla faccia dell’elettronica che ha troppo poco tempo per intervenire. In fondo troviamo Lorenzo e Iannone che hanno problemi diversi, ma sono accomunati dal fatto di doversi rimboccare tanto le maniche.
Tutti ai box tranne Rossi, Zarco, Crutchlow, Iannone in questo momento, a 27 minuti dal termine del turno.
Casco nuovo sulla testa di Marquez, leader del Mondiale e della prima sessione in pista oggi.
1 | M. MARQUEZ | 2:06.252 | |
2 | V. ROSSI | +0.901 | |
3 | A. ESPARGARO | +1.239 | |
4 | J. MILLER | +1.311 | |
5 | A. RINS | +1.345 | |
6 | P. ESPARGARO | +1.388 | |
7 | A. DOVIZIOSO | +1.556 | |
8 | F. QUARTARARO | +1.858 | |
9 | J. MIR | +1.899 | |
10 | K. ABRAHAM | +1.927 |
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Twitter“💨 @marcmarquez93 means business! The @HRC_MotoGP rider has already stamped his authority at @COTA! 💪 #AmericasGP 🇺🇸 https://t.co/ZxASAhUlh1”In caso di vittoria Marquez abbatterebbe o eguaglierebbe altri record: 7 è il numero di vittorie consecutive su un determinato circuito nell’era moderna, registrato da Valentino Rossi al Mugello dal 2002 al 2008. Dopo questa impresa di Rossi, resterebbe da eguagliare solo Giacomo Agostini: ben 9 successi consecutivi sulla pista finlandese di Imatra dal 1965 al 1973 e 8 consecutivi a Spa dal 1966 al 1973, tutti ottenuti con la MV Agusta.
I piloti cominciano a spingere, le prime posizioni si muovono.
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Twitter“Welcome to @COTA! 😎 Round 3 of the 2019 #MotoGP season starts here! FP1 is moments away 🔥 #AmericasGP 🇺🇸 https://t.co/1xBmQ6asye”Sventola una bandiera in memoria di Nicky Hayden a bordo pista...
Tutte le moto scendono in pista e affrontano le prime curve del tracciato.
20° invece è la temperatura dell'asfalto di Austin, in questo momento.
La classifica combinata
Il nuovo deflettore Honda
Dopo il 'cucchiaio' della Ducati la Honda ha fatto esordire ad Austin un nuovo deflettore, più piccolo rispetto a quello adottato dal Team di Borgo Panigale nel primo GP in Qatar. Una grande differenza è che sul deflettore di Marquez la prima aletta è verticale, mentre quelle della Ducati sono tre sovrapposte orizzontali.
Il ricordo di Hayden
Ad Austin la MotoGP ha ufficialmente ritirato il numero 69 che apparteneva a Nicky Hayden, pilota tragicamente scomparso il 22 maggio 2017 in seguito a un incidente stradale. Domenica la famiglia del Kentucky Kid sarà presente in griglia di partenza durante l'inno nazionale, al fianco della Honda con cui Nicky vinse il Mondiale nel 2006. "Ringrazio tutti per il sostegno e per aver mantenuto viva l'eredità di Nicky. Il 69 è un numero speciale per la nostra famiglia. Nicky ha vinto tanto in pista, ma i successi più grandi sono arrivati lontano dai circuiti", ha dichiarato Tommy Hayden, fratello di Nicky.