Gran Premio incredibile ad Austin. Il super favorito Marquez scivola a 12 giri dal termine, lasciando il primo posto a Rossi. Il "Dottore" viene superato nel finale da Rins, che vince la sua prima gara in MotoGP. 2° posto per Valentino, 3° Miller, 4° Dovizioso. Due italiani in cima al Mondiale: 1° Dovizioso con 54 punti, 2° Rossi a -3
Austin tra scelte vincenti ed errori da non ripetere: le cose giuste e quelle sbagliate
Marquez, Rossi e Rins sul 2:04, sono loro ad andare più veloci di tutti ora.
In difficoltà Vinales e Petrucci, rispettivamente settimo e decimo.
Rossi tallona Marquez, i due sono vicinissimi dopo il primo giro.
1 | M. MARQUEZ | 1:06.331 | |
2 | V. ROSSI | +0.236 | |
3 | C. CRUTCHLOW | +0.804 | |
4 | J. MILLER | +0.966 | |
5 | A. RINS | +1.474 | |
6 | M. VIÑALES | +1.786 | |
7 | A. DOVIZIOSO | +1.829 | |
8 | P. ESPARGARO | +2.047 | |
9 | F. MORBIDELLI | +2.289 | |
10 | F. QUARTARARO | +2.459 |
Molto bene Dovizioso, scattato dalla 13esima posizione: è settimo.
Marquez spinge in queste prime curve, ma Rossi sembra riuscire a tenere il suo passo, più staccato Crutchow.
Si accende il semforo
GP Austin, la griglia di partenza
Marc Marquez partirà dalla pole ad Austin. Alle sue spalle c'è un Valentino Rossi sempre più a suo agio sulla Yamaha. Completa la prima fila Cal Crutchlow. Più distanti le due Ducati ufficiali: 8° Petrucci, 13° DoviziosoE' il momento della concentrazione: i piloti rimangono soli in pista con le loro moto.
Giusto: il lavoro, in sordina, fatto dal Team Suzuki durante il weekend nonostante la compressione del programma causa maltempo. Rins aveva un assetto perfetto, che gli ha consentito di sfruttare l’agilità della sua moto nello stretto e tenere dietro Rossi.
Sbagliato: le valutazioni di Marc Marquez. Il campione spagnolo recita il mea culpa e ammette l’errore. Ma con tre secondi e mezzo di vantaggio forse non c’era bisogno di staccare tre metri più in là del giro precedente e con due gradi di inclinazione in più. Anche "Capitan America" puó scivolare su una buccia di banana.
Giusto: il lavoro che sta facendo l’angolo del box di Rossi, che mostra lucidità nelle scelte tecniche e la capacità di ottimizzare quello che di buono la Yamaha mette a disposizione quest’anno. Una tendenza che esalta la velocità e la visione della corsa dell’eterno Valentino.
Sbagliato: sembra una beffa, il lavoro nell’altra parte del box Yamaha, quello di Vinales. Il pilota ha interpretato alla sua maniera la penalizzazione per falsa partenza e ha trasformato il drive trough (segnalato dalla direzione corsa sul cruscotto) in un doppio long lap come era stato solo ipotizzato, ma non ufficializzato in safety commission... Il Team però ha comunque pasticciato con i cartelli.
Giusto: puntare su Jack Miller. Supportato dalla scienza del suo capotecnico Christian Pupulin ha scelto una doppia soft ed è stato il migliore dei ducatisti. Se oltre ad una sana ignoranza australina aggiunge quel tocco di strategia, il posto da ufficiale prima o poi lo porta a casa.
L'ordine di arrivo
Rins: "Ringrazio innanzitutto i tifosi, sono incredibili. E poi il mio team, per avermi preparato una moto splendida. Vale era il mio idolo, chiudere davanti a lui è pazzesco".
Rossi: "Mi dispiace molto per la vittoria, perchè quando ho visto la caduta di Marquez ho pensato di potercela fare. Ho spinto fino alla fine, ma non sono proprio riuscito a superare Rins. Peccato, ma questo risultato allo stesso tempo significa che siamo forti, ci proveremo ancora".
Miller: "Ho provato emozioni fortissime, è stato un weekend incredibile. La squadra mi ha aiutato tantissimo. E' stata una giornata davvero lunga, devo ringraziare tutto il mio team e la mia famiglia. Scendere in pista con due morbide forse non è stata la scelta più giusta, ho faticato nel finale nel difendermi da Dovizioso, ma alla fine è andata bene".