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Superbike 2020: Kawasaki e Rea, punti deboli? Pochi, solo il motore

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In attesa dell’ultima sessione di test pre-season Superbike a Phillip Island, facciamo il punto con Max Temporali sulla Kawasaki dominatrice con Jonathan Rea degli ultimi 5 campionati. Team e pilota sono i favoriti numero 1 per il titolo, ma la concorrenza si è decisamente rafforzata. Il mondiale Superbike, Supersport, Supersport300 live su SkySport MotoGP dal 29 febbraio con il Round di apertura in Australia

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Rea parte da favorito anche nel 2020. Non è invincibile, ma è certamente difficile da battere. Quali sono i suoi punti deboli? Dove devono colpire i suoi avversari?

"Ad oggi, l’unico punto debole conclamato di Rea, è il motore della sua Kawasaki sui circuiti veloci e caratterizzato da ri-partenze (stop and go). Australia, Qatar, Aragon, Barcellona e Argentina: lì, ducatisti e hondisti, dovranno essere bravi ad approfittarne".

Via Haslam e dentro Lowes lasciato libero da Yamaha. Team Kawasaki factory rinforzato sulla carta?

"Lowes, nel 2019, è stato il miglior pilota Yamaha con il 3° posto assoluto; Haslam è giunto 7° con la stessa moto di Rea, totalizzando meno della metà dei suoi punti. Il Team Kawasaki è sicuramente rinforzato in questo 2020".


Cinque mondiali costruttori per Kawasaki, con il KRT by Provec. Quali sono i punti di forza del team catalano (Rea a parte...)?

"L’unione della squadra. Nei momenti di difficoltà, hanno fatto scudo al loro pilota. Ci hanno creduto e hanno trovato le motivazioni per correre un campionato senza guardare gli altri, ma facendo del proprio meglio. Non hanno mai perso lucidità".

La ZX-10 RR lo scorso anno è stata riomologata a seguito di una rivisitazione importante del motore (a livello di distribuzione). Cosa è cambiato quest'inverno?

"Niente. Pere Riba (capotecnico di Rea, ndr) mi ha parlato di “ottimizzazione dei dettagli”, ma purtroppo nessuna novità per il motore che, da quanto dice, paga 20 cv dai big. Eppure ho intravisto una serenità nei volti del team, durante i test, che lo scorso anno non avevano. Hanno maturato la consapevolezza della loro forza".