MotoGP, Valentino Rossi su rinvio del GP Qatar e Thailandia per il Coronavirus

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In Qatar per l'emergenza coronavirus confermate solo le gare di Moto2 e Moto3, rinviato il programma in Thailandia per tutte le classi. Rossi: "Notizia difficile per tutti. Non sappiamo quando inizieremo a correre, spero che la situazioni migliori nelle prossime settimane"

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Prime reazioni dei team della MotoGP dopo le modifiche del calendario del Motomondiale 2020 legate all'emergenza coronavirus: niente MotoGP in Qatar e rinviato il GP in Thailandia per tutte le classi. Dalla Yamaha arrivano le parole di Valentino Rossi: "È davvero un peccato, una brutta notizia. Dopo un inverno passato ad allenarci eravamo pronti a cominciare la stagione, sia fisicamente sia psicologicamente. Non vedevo l'ora di affrontare la prima gara dopo i test in Qatar". "È una notizia difficile, anche per i tifosi. Ora non sappiamo quanto dovremo aspettare per correre il primo GP, considerando che il GP in Thailandia è stato rinviato per tutte le classi immagino che debba passare molto tempo. Spero che nelle prossime settimane la situazione migliori".

Vinales: "Spero che la situazioni torni presto alla normalità"

Sulla stessa linea di Rossi l'altro pilota della Yamaha, Maverick Vinales: "È un peccato quanto deciso per Qatar e Thailandia, sono piste che mi piacciono molto e penso di riuscire ad andare molto forte su entrambi i circuiti. Abbiamo concluso i test in Qatar con ottime sensazioni, avevo particolarmente voglia di affrontare il primo GP. Immagino quanto siano dispiaciuti anche tutti i nostri fan. Ma allo stesso tempo capisco perfettamente quanto sia critica la situazione che stiamo vivendo con l'emergenza coronavirus. Speriamo che si torni alla normalità prima possibile per cominciare la stagione".

Meregalli: "La salute e la sicurezza prima di tutto"

Oltre ai piloti parla il Direttore del team Yamaha, Massimo Meregalli: "È una situazione nuova e difficile, sotto molti aspetti. Siamo certamente tutti dispiaciuti di non poter iniziare a correre questo weekend, che è ciò che vorremmo fare più

 di tutto. Ci scusiamo anche con i tifosi, gli chiediamo di avere ancora un po' di pazienza per il via della stagione di MotoGP. Ma sfortunatamente, date le circostanze, FIM, IRTA e Dorna non avevano scelta. Se avessero confermato la gara di MotoGP in Qatar gran parte del nostro team e dello stesso paddock non avrebbe potuto partecipare, e questo avrebbe comportato molti problemi: dalla logisitica e dalla carenza di personale agli stessi piloti che non avrebbero potuto partecipare. La decisione riguardo il Qatar non è stata di sicuro presa alla leggera, così come non è stato facile l'annuncio del GP di Thailandia, ma la crescente preoccupazione per la diffusione del coronavirus doveva per forza essere presa molto sul serio. Siamo tutti d'accordo sul fatto che la salute e la sicurezza debbano sempre venire prima di ogni cosa. Come squadra, rispettiamo queste decisioni e speriamo di tornare presto in pista".