Valentino Rossi come Freddie Mercury: l'esultanza da rock star a Misano nel 2014 in MotoGP

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Fino al 26 aprile una programmazione speciale su Sky Sport MotoGP, dedicata al Motomondiale 2014. In quella stagione spettacolare, c'è una fotografia che resterà per sempre impressa nella mente dei tifosi italiani: l'esultanza di Valentino Rossi da vera rock star sul podio di Misano, dopo la vittoria su Lorenzo e Pedrosa

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Molto spesso dietro a una fotografia ci sono, oltre a un ricordo, arte, storia, bellezza, emozione, preghiera, racconto. L'immagine immobile, uguale per sempre fin dalla preistoria, rappresenta questo molteplice tentativo di raccontare, ricordare, emozionare, santificare, immaginare, rappresentare l’invisibile. È stato così sempre e così continua a essere, anche dopo la nascita del cinema, che ha completato l’arte di immaginare, svelare, puntualizzare, sognare. Insieme si è sviluppata la fotografia. Ecco, questa foto di Valentino Rossi tornato al successo in Italia, a Misano, lo stesso circuito sul quale aveva vinto nel 2009 l’altra, l’ultima volta in Italia, è una foto speciale.

 

Misano è il circuito di casa per tutti i piloti marchigiani e romagnoli. È lì, più o meno dove una volta si correva la “Mototemporada” sui circuiti stradali lungomare e difatti in questa foto il Valentino vincitore ricorda una Rock Star: un Freddie Mercury, un Mick Jagger, un Bruce Springsteen. C’è lui, di spalle, a braccia levate che saluta, esalta e ringrazia il suo pubblico, il suo popolo. Lo fa dopo una gara straordinaria (che potrete rivedere su Sky Sport MotoGP venerdì 24 aprile alle 20:15), che interrompe il dominio spagnolo con Marquez, Pedrosa e Lorenzo sempre vincenti, lo fa con rabbia, determinazione, cuore, passione, amore per quella terra, per quella gente, per quello sport, per quelle emozioni.

Nella foto ci sono due protagonisti. Il primo è il vincitore, il trionfatore. Il secondo è tutto il resto, quel mare giallo che nasconde quasi del tutto l’asfalto della pista e diventa molto più di un semplice sfondo, di un banale riempitivo. Anzi, più la guardi questa foto, più senti il rombo di quelle emozioni, di quelle felicità, di quelle esaltazioni, di quelle gioie. Tutte: quelle di Valentino Rossi, quelle delle singole persone presenti là sotto al podio e anche quelle dietro, quelle che non si vedono, ma sono davanti ai televisori.

C’è il racconto del perché tutto ciò è accaduto: perché quel giorno non ha vinto un pilota e basta, ma una Leggenda in difficoltà, un pezzo di storia bello e divertente, ricchissimo di emozioni e singoli momenti indimenticabili. C’è quella gara speciale per il luogo, il momento, la spettacolarità, quel senso di riempimento di alcuni buchi, quel sentire che il destino, in qualche modo, ha voluto ancora una volta dirci chi è stato uno dei suoi prescelti. Anzi, dei suoi preferiti. Un destino che però, poi, non gli ha mai più concesso di vincere in Italia. Per ora, perché fra Rossi e il destino la partita per il momento è ancora aperta, anche se non si sa quando ricomincerà e quanto a lungo potrà ancora durare.