MotoGP, Maverick Vinales a #CasaSkySport: "Spero che Valentino Rossi resti in Yamaha"

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Il pilota spagnolo è stato ospite di #CasaSkySport: "Da una parte sono contento che nel 2021 io e Quartararo lavoreremo insieme, ma dall’altra parte sono incazzato perché avere Rossi nella stessa squadra è sempre stato molto bello, sono dispiaciuto di perderlo. Cosa ho imparato da Valentino? Avere sempre il sorriso. Cosa mi sarebbe piaciuto della Ducati? Ha uno staff molto forte. In futuro magari tornerei alla Suzuki"

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Schietto e sincero. Sempre. È fatto cosi Maverick Vinales. Va dritto alla risposta, quasi come va veloce in rettilineo. "Sono una persona che mostra i sentimenti, senza nascondere nulla. Quando sono incavolato sono incavolato, quando voglio dare un abbraccio lo dò subito, io sono fatto così: sono reale", ha spiegato lo spagnolo nel corso del suo intervento a #CasaSkySport, nel quale ha risposto alle vostre curiosità da casa e anche alle domande di Sandro Donato Grosso. Il mancato passaggio alla Ducati, il legame con Valentino Rossi, il rapporto con Fabio Quartararo, la rivalità con Marc Marquez: sono tanti i temi affrontati dal pilota Yamaha. Di seguito la versione integrale dell’intervista.

La quarantena tra bici e playstation

"Sto trascorrendo la quarantena ad Andorra, qui per me è comodo perché ho tutte le mia attrezzature per allenarmi con la bicicletta. La mia giornata tipo? Mi sveglio, qualche volta tardi, e poi trascorro il tempo tra biciletta e playstation".

GP Virtuale? Più difficile della moto reale

"La mia esperienza con il GP virtuale? Voglio allenarmi per vincere le prossime gare. Quando gareggio con il joypad mi innervosisco più di quando vado in moto, è più difficile rispetto a guidare una moto vera, non so come fanno i videogiocatori professionisti a restare concentrati per 25 minuti".

La ripresa del Mondiale

"Eravamo pronti al massimo per l’inizio della stagione in Qatar, avevamo fatto bene nei test, sia nel giro secco sia nel passo gara. Dovremo continuare così quando riprenderemo a correre. Personalmente penso sia stata una fortuna lo stop del Mondiale, perché mi sono infortunato in motocross, adesso ho molto tempo per prepararmi e tornare in forma prima della ripresa. Non sono favorevole alle gare a porte chiuse, noi dobbiamo tutto ai tifosi, corriamo per loro. Però se dobbiamo correre a porte chiuse, va bene, l’importante è fare le gare. Congelare lo sviluppo? È stata una scelta molto corretta, mentre in Italia è tutto bloccato, in Giappone possono continuare a lavorare: questo non mi sembra giusto".

Il legame con Valentino Rossi

"Rossi è il mio idolo sin da quando ero piccolo, lo vedo correre da quando ho tre anni, per me è una motivazione extra essere in pista con lui, è una sensazione bellissima. Non ho parlato con Yamaha su come sarà la situazione l’anno prossimo, io spero che Valentino continui in Yamaha, lui è un pilota importante che porta tante informazioni utili. Cosa ho imparato da Rossi? Ho imparato tante cose da Valentino, quello che sicuramente mi resterà è la sua capacità di avere sempre il sorriso, a prescindere che arrivi primo o settimo".

Il rapporto con Fabio Quartararo

"Il mio rapporto con Quartararo è molto buono, sin dal primo momento in cui è entrato in Yamaha. Fabio gira molto forte, soprattutto in qualifica, sa sfruttare tutto il potenziale della Yamaha. Questo è molto buono anche per me, perché il prossimo anno sarà nostro vicino di box. Da una parte sono contento che nel 2021 io e Fabio lavoreremo insieme, ma dall’altra parte sono incazzato perché avere Rossi nella stessa squadra è sempre stato molto bello, sono dispiaciuto di perdere Valentino".

L'obiettivo: battere Marc Marquez

"La Yamaha deve ancora migliorare sul top speed, ma abbiamo fatto step positivi in avanti, quindi sono ottimista. Tutto il team deve essere al 100% per battere Marquez, provare a batterlo è il mio obiettivo, ma per riuscirci dobbiamo dare tutti il massimo nel box. Honda in difficoltà? Loro hanno una moto molto buona, la Honda del 2019 può vincere ogni gara. Se dovessero avere dei problemi con la Honda 2020, basterebbe tornare indietro alla moto 2019. La Yamaha è andata in crisi con il cambio delle gomme, ma adesso stiamo lavorando molto sulla regolarità della moto, anche i tecnici dal Giappone hanno fatto un grande lavoro, la nostra moto oggi è molto più competitiva rispetto al passato. A me piace questa Yamaha e mi piace questo team con Esteban Garcia. L’anno scorso ho avuto diversi problemi, ho provato a migliorare soprattutto la partenza, è importante partire bene per restare davanti dopo le prime curve: stiamo facendo passi avanti, con la nuova Yamaha riusciremo a fare molto bene. I miei avversari? Marc Marquez è l’uomo da battere. Rossi ha la mia stessa moto, quindi devo battere anche lui. Poi c’è Dovizioso, anche lui è molto difficile da battere. Lorenzo? Sarà molto utile se potrà provare in gara i pezzi nuovi".

Il passaggio sfumato alla Ducati e la suggestione Suzuki

"Ho un rapporto molto buono con Davide Tardozzi, è stato difficile scegliere tra Ducati e YamahaAlla fine però ho scelto Yamaha perché voglio provare a vincere il titolo, non so se avrei avuto l’opportunità di farlo lontano dalla Yamaha. Cosa mi sarebbe piaciuto della Ducati? Per me lo staff è molto potente, inoltre per il mio stile di guida la Ducati va bene: è una moto molto bella, anche grazie alla sua aerodinamica. Ma anche la nostra Yamaha è molto bella. Futuro? Chissà, magari potrei tornare in Suzuki, ma per adesso penso solo a vincere in Yamaha".

La passione per i motori

"Come ho iniziato a correre? Quando ero piccolo andavamo a correre con tutta la mia famiglia nel weekend, si faceva motocross e poi grigliata, erano esperienze bellissime. Mi sono sempre approcciato a questo mondo con motivazioni alte. Quando vado in moto sento libertà, è una sensazione pazzesca. Più che la velocità, a me piace l’accelerazione. Quando dai gas, si sente…".

I campioni preferiti, da Ronaldo a Mayweather

"Mi sarebbe piaciuto correre con Wayne Rainey e Kevin Schwantz, quelle erano moto molto difficili da guidare. Cosa avrei fatto se non fossi stato un pilota? Mi piace giocare a calcio, ho tifato a lungo per il Chelsea quando c’erano giocatori come Drogba e Shevchenko. Anche se il mio idolo calcistico era Ronaldo il Fenomeno. Ho sempre guardato molto gli sport di combattimento. Seguo la boxe, tifavo per Mayweather e adesso mi piace Saúl Álvarez. Mi piace anche la UFC con McGregor. Nel basket mi piace LeBron James, nel tennis tifo per Nadal".