Bagnaia dopo GP di San Marino a Misano: "Bello tornare così. Ducati ufficiale? Vedremo"

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Il pilota della Ducati Pramac sul secondo posto a Misano, dove è tornato a correre dopo l'infortunio alla tibia. "La gamba mi ha dato fastidio a un certo punto, ma avevo un gran passo. Possiamo essere competitivi su ogni circuito". Poi sul futuro: "Ducati ufficiale? Vedremo, io penso ad andare il più forte possibile..."

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Il 7 agosto si era fratturato la tibia della gamba destra durante le prove libere a Brno. Dopo oltre un mese, Francesco Bagnaia è tornato come meglio non avrebbe potuto, con un secondo posto a Misano che sa di vittoria. "Arrivare dopo cinque settimane ed essere così competitivi è bellissimo – ha esordito Bagnaia ai microfoni di Sandro Donato Grosso -. Tra piscina, riabilitazione e laser sono stato a casa solo per dormire. Avevo un sacco di cose da fare, che mi hanno dato la carica per tornare e riprendere da dove abbiamo lasciato". L’infortunio non è ancora completamente alle spalle ('Pecco' è salito sul podio in stampelle), ma dal primo GP di San Marino esce solo con sensazioni positive. "Il primo giorno è stato di studio per la gamba – ha proseguito - dalla FP3 ho iniziato a guidare pensando solo a divertirmi. Oggi in gara avevo un passo importante ed è stato incredibile, ho faticato un po’ all’inizio, poi ho iniziato a spingere. Ovviamente gli ultimi giri non ce la facevo più: la gamba in un cambio di direzione mi ha dato una piccola fitta dove c’è la placca".

Sul futuro e lo stile di guida

Bagnaia è tornato e si è messo subito alle spalle le altre Ducati. A partire da quelle ufficiali di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci e dal compagno di team, Jack Miller. Ma anche le Ducati del Team Avintia, in particolare quel Johan Zarco con cui Bagnaia è in ballottaggio per affiancare Miller nel team ufficiale dal 2021. "Oggi essere la Ducati più competitiva è stato molto bello – ha aggiunto -. Il mio stile di guida si adatta alle nuove gomme e alla nuova moto. Possiamo essere competitivi un po’ dappertutto. Ducati ufficiale? Vedremo cosa succederà, io penso solo ad andare il più forte possibile, come ho fatto in questo weekend. In ogni caso è un orgoglio correre per questa casa”, ha poi risposto a Guido Meda durante 'Race Anatomy'. Ma qual è il segreto dello stile di guida di Bagnaia? Stacco forte e porto dentro più velocità in curva – spiega 'Pecco' -. Ma se si guardano bene i dati, nella parte in cui la velocità è più bassa in curva la mia è inferiore a quella di Dovizioso. Però in staccata e in ingresso porto più velocità rispetto agli altri".

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Sulla crescita

Bagnaia non è comunque sorpreso per il suo risultato. "Sapevamo che eravamo forti. Questo risultato è frutto di un grandissimo lavoro iniziato dai test di Brno e poi in Thailandia l’anno scorso. Già da Jerez 1 avevo notato miglioramenti, anche se poi avevo consumato la gomma davanti ed ero finito settimo. Poi a Jerez 2 c’era stato un ulteriore salto di qualità". Anche 'Pecco' si candida al ruolo di protagonista in questo Mondiale senza (per ora) Marquez. "Ma credo che anche se ci fosse stato, Marc avrebbe fatto più fatica a vincere, perché tutte le moto sono più vicine anche per via delle nuove gomme. Il campionato è veramente competitivo".

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Sulla VR46 Academy

Chiusura dedicata alla VR46 Academy, che l’ha allevato e lanciato nel motociclismo. Eppure, Bagnaia non si è fatto problemi a infilare Valentino Rossi nel corso della gara. "All’Academy posso solo che dire grazie – ha concluso Bagnaia -. Per noi è stata una giornata bellissima. Peccato solo che Vale abbia chiuso quarto e non sia salito sul podio, altrimenti sarebbe stato incredibile".

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