Iannone: "L'udienza al Tas sarà il giorno più importante della mia vita"

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Iannone ha convocato una conferenza prima dell'udienza di giovedì 15 ottobre al Tas, in cui si discuterà della sua posizione dopo la sospensione per doping: "Si deciderà il mio futuro. Mi manca la mia moto, il mio sport, il mio lavoro. Per quanto riguarda il mio rapporto con Aprilia sono tranquillo, loro mi aspettano". Se Iannone dovesse essere out a causa della sentenza, Aprilia potrebbe fare un'offerta a Dovizioso: "Sarebbe un'opportunità unica", spiega Rivola

IANNONE, UDIENZA AL TAS: GLI AGGIORNAMENTI

Giovedì 15 ottobre sarà un giorno fondamentale per la carriera di Andrea Iannone e per il futuro di Aprilia. Il pilota italiano si presenterà davanti al Tas di Losanna per capire se potrà tornare a correre dopo la sospensione per doping. A Iannone (trovato positivo al doping il 3 novembre 2019 in occasione del GP della Malesia) è stata riconosciuta un’assunzione accidentale, colposa e non dolosa, di drostanolone (causata da contaminazione alimentare). La squalifica va dal 17 dicembre 2019 al 16 giugno 2021. Iannone ha fatto ricorso in appello dopo la sentenza della Corte Disciplinare della FIM per i 18 mesi di sospensione. Anche la Wada (agenzia mondiale antidoping) ha presentato appello, chiedendo formalmente di inasprire la pena a 4 anni. La resa dei conti è fissata per giovedì 15 ottobre durante l’udienza di fronte al Tas di Losanna. La sentenza potrebbe arrivare già entro la fine della settimana.

Iannone: "Non sono preoccupato per l'udienza al Tas"

Dato che l’udienza del TAS si svolgerà a porte chiuse, Andrea Iannone, il suo staff e Massimo Rivola (amministratore delegato di Aprilia) hanno scelto di convocare una conferenza stampa a Milano per comunicare pubblicamente la loro posizione. "Giovedì è il giorno più importante della mia vita, si deciderà il mio futuro – spiega il pilota –. Non sono preoccupato: quando una persona è ‘pulita’, non ha nulla di cui preoccuparsi, questo è sempre stato il mio modo di vivere. Eppure non è stato facile arrivare fino qui: ogni giorno, dal 17 dicembre ad oggi, non c’è stato un solo giorno in cui non abbia pensato a questa situazione. Mi manca la mia moto, il mio sport, il mio lavoro, penso sempre a tutto quello che mi è stato tolto. Mi auguro solo che tutto questo finisca presto, affinché io possa tornare a correre il prima possibile con Aprilia. Per quanto riguarda il mio rapporto con Aprilia sono tranquillo: loro mi hanno aspettato, mi aspettano, so bene qual è la loro priorità, qual è la priorità di entrambi. Quindi sotto questo aspetto non sono preoccupato, anzi sono assolutamente orgoglioso e motivato".

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Se la sospensione per doping a Iannone dovesse essere confermata, l’Aprilia si guarderà attorno per sostituire "The Maniac" con un altro pilota. Il primo obiettivo resta Andrea Dovizioso, soprattutto dopo la notizia del mancato rinnovo con la Ducati: se Iannone dovesse essere out dopo la sentenza del Tas, potrebbe scattare subito l'offerta di Aprilia per DesmoDovi. In sella all'Aprilia potrebbero quindi alternarsi due ex compagni di squadra come Iannone e Dovizioso, insieme alla Ducati ufficiale in MotoGP nelle stagioni 2015 (zero vittorie) e 2016 (una vittoria ciascuno). Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia, ha fatto il punto sul mercato piloti a margine della conferenza di Iannone: "Dal momento in cui Dovizioso si è detto sul mercato, è stato il nostro primo pensiero. Avere un pilota come Dovizioso comporta una serie di operazioni: il vicecampione del mondo degli ultimi anni, che viene ad aiutarti per sviluppare la moto, sarebbe un’opportunità unica". E in caso di condanna a 4 anni, o comunque di conferma dei 18 mesi di sospensione per Iannone, come si muoverebbe l'Aprilia? "In quel caso non potremmo più aspettare Iannone – spiega Rivola –. Significherebbe compromettere un’altra stagione, dovremmo partire in un modo e cambiare in un altro modo, con un pilota che non guida una moto da 12 mesi, è tantissimo tempo. È un rischio, abbiamo visto quanti incidenti ci sono stati a Jerez perché i piloti non guidavano da tanto tempo. Quindi siamo consapevoli che aspettare Iannone, ad oggi, è un rischio. Ma speriamo una volta per tutte di avere questa benedetta sentenza, confidiamo anche che il talento di Iannone sia talmente speciale da recuperare il tempo perduto".

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