Iannone, dalla squalifica per doping al ritorno in MotoGP: tutte le tappe
Iannone torna in MotoGP dopo un'assenza di cinque anni. Prima il rientro in Superbike, con tanto di vittoria ad Aragon, ora la sostituzione di Fabio Di Giannatonio nel team VR46 per la penultima gara dell'anno a Sepang. L'abruzzese aveva finito di scontare nel dicembre 2023 quattro anni di squalifica per doping inflitta dal TAS di Losanna. Ripercorriamo tutte le tappe, dallo stop fino al suo ritorno nella classe regina
- Iannone risulta positivo a un controllo antidoping effettuato il 3 novembre 2019 in Malesia per la presenza di tracce (1,150 nanogrammi per millilitro) di Drostanolone, uno steroide anabolizzante vietato, rinvenute nelle sue urine. La FIM decide per la sospensione
- Questa la reazione immediata di Iannone sui social: "Sono totalmente tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing. Mi rendo disponibile a qualunque contro analisi in una vicenda che mi sorprende, anche perché – a ora – non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Negli anni, e anche in questa stagione, mi sono sottoposto a continui controlli, risultando ovviamente sempre negativo, per questo ho la massima fiducia nella conclusione positiva di questa vicenda"
- La disciplinare della Federmoto Internazionale condanna Iannone a 18 mesi di squalifica per doping 'colposo'. Iannone non avrebbe assunto sostanze dopanti con dolo, ma sarebbe stato vittima di contaminazione alimentare. La squalifica scadrà il 16 giugno 2021. La difesa di Andrea annuncia il ricorso al TAS di Losanna (il Tribunale Arbitrale dello Sport)
- Il TAS di Losanna fa sapere che la Wada ha fatto ricorso contro la squalifica di 18 mesi di Iannone, chiedendo un inasprimento della pena a 4 anni
- L'Aprilia, scuderia di Iannone in MotoGP, intanto corre ai ripari: è Bradley Smith ad affiancare Aleix Espargaró nel Mondiale 2020 al posto di Andrea, in attesa di ricevere sviluppi dal TAS di Losanna sulla vicenda. A sua volta, Smith sarà sostituito da Lorenzo Savadori nel finale di stagione
- La Wada chiede e ottiene lo slittamento dell'udienza al 15 ottobre 2020. Questo è il commento di Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia: "Così mettono tutti in difficoltà, ma noi aspettiamo comunque Andrea"
- Presente nel box Aprilia a Misano, Iannone torna a parlare del suo caso: "Ero emozionato nel tornare in circuito. Voglio rientrare il prima possibile. Non posso neanche guidare in una pista normale con una moto stradale, togliere la moto è la cosa peggiore che tu possa fare a un pilota. Ma non mollo"
- L'amministratore delegato di Aprilia Racing, Massimo Rivola, in un'intervista a Sky Sport: "Spero che la sentenza sia il giorno stesso dell’udienza, perché non ne possiamo più di aspettare. Dovizioso? Avere un pilota come lui sul mercato e non provarci sarebbe stupido"
- Andrea Iannone incontra i giornalisti a Milano per spiegare la sua posizione prima della sentenza del TAS: "Mi hanno rubato la vita, mai pensato di mollare. La priorità è tornare in pista con l'Aprilia. Voglio tornare più forte di prima"
- Il TAS emette un comunicato in cui annuncia che la sentenza sul caso di Andrea Iannone verrà pronunciata non prima di metà novembre. Per il pilota dell'Aprilia, dunque, stagione 2020 ormai compromessa
- Il TAS emette la sentenza: Andrea Iannone viene squalificato per 4 anni a partire dal 17 dicembre 2019. Accolta la richiesta della Wada di inasprire la pena. Tutti i risultati ottenuti da Iannone a partire dal 1° novembre 2019 sono da considerarsi non validi, con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusa la perdita di medaglie, punti e premi. Il pilota abruzzese, classe 1989, potrebbe tornare in sella a metà dicembre 2023, a 34 anni compiuti
- La reazione di Iannone dopo la squalifica di 4 anni: "Per me è molto pesante da accettare, voglio ringraziare tutta la famiglia della MotoGP, non mi hanno mai abbandonato in questo lungo e travagliato periodo. Rivola così come tutto il gruppo Aprilia è stato straordinario, mi hanno supportato dall'inizio alla fine. La MotoGP è la mia vita, il mio mondo. Dobbiamo continuare a lottare per il nostro sport, non possiamo digerire quello che è accaduto"
- Campinoti, amministratore delegato del gruppo Pramac, parla del possibile ritorno di Andrea Iannone: "Mi spiace per tutto quello che sta passando, si merita un'altra chance. Nel 2024 nel mio team? Sarebbe una sfida bellissima, ma non sono solo io a decidere: se fosse per me direi di sì, in pochi hanno il suo talento"
- Iannone intanto non perde l'occasione per allenarsi in moto, come ha fatto nel settembre 2022 con l'Aprilia RSV4: "La MotoGP mi manca. Ritorno? Nulla è impossibile"
- La fine della squalifica si avvicina e Iannone intensifica gli allenamenti, come si vede dalle foto pubblicate dal pilota abruzzese sui social. Nel marzo 2023 Andrea torna sul circuito di Misano alla guida di una Panigale V4 stradale per una serie di giri in compagnia dell’amico Michele Pirro: "Non ha bisogno di sapere come si fa, se lo ricorda benissimo!", ha detto il collaudatore Ducati a Moto.it. Iannone ha invece glissato sul futuro: "Vediamo, oggi è solo un giorno di divertimento tra amici"
- Iannone è sempre più presente nel paddock della Superbike, un segnale importante. Nel giugno 2023 Sandro Donato Grosso lo intervista in occasione del Round di Superbike: "Stiamo lavorando al futuro, ho trascorso questi anni pensando al dopo. Se sono ancora qua è perché vorrei tornare. Sono sempre stato molto sereno: quando sei a posto con te stesso dormi bene"
- In occasione del Round di Imola in Superbike, Iannone ribadisce il suo desiderio di tornare in pista nella prossima stagione, dando importanti aggiornamenti al microfono di Sky: "Sto lavorando per tornare in pista nel 2024 in Superbike, al momento ci sono delle buone possibilità, per adesso mi limito a dire che siamo nella direzione giusta"
- E' la data del ritorno ufficiale di Andrea Iannone: dopo quattro anni di stop, il pilota abruzzese dal 2024 vola per la prima volta in carriera in Superbike in sella alla Ducati Panigale V4R ‘full factory’ del team Go Eleven
- Dopo quasi cinque anni di stop, Andrea Iannone torna nel Mondiale e lo fa a modo suo, con un super podio conquistato all'esordio in SBK in Australia: il 3° posto di Phillips Island lo riporta così nel gotha del motociclismo
- Iannone non solo sale sul podio nella sua prima stagione in Superbike, ma vince anche una gara. Ad Aragon l'abruzzese trionfa in Gara-1 lasciandosi alle spalle Razgatlioglu e Gerloff. Iannone ritrova il gradino più alto del podio oltre otto anni dopo l’ultimo successo, quello storico ottenuto con la Ducati MotoGP in Austria.
- L'ottima stagione (5 podi, di cui una vittoria) portata a termine con il suo team gli vale il rinnovo di contratto anche per il 2025: Iannone sarà ancora in Superbike in sella alla Ducati del team Pata Go Eleven
- La notizia era nell'aria da qualche giorno, ora è ufficiale: Andrea Iannone torna in MotoGP. L'abruzzese classe 1989 è stato scelto dal team VR46 per sostituire Fabio Di Giannantonio nel penultimo GP della stagione (in Malesia). Iannone torna in MotoGP cinque anni dopo l'ultimo GP (Valencia 2019 in sella all'Aprilia). In sette stagioni in classe regina ha conquistato 11 podi, vincendo nel 2016 nel GP d’Austria.
- Iannone ha fatto il suo esordio in MotoGP con la Ducati nella stagione 2013
- Ha corso con la Rossa di Borgo Panigale in MotoGP dal 2013 al 2016
- Il suo miglior risultato con la Ducati in MotoGP è la vittoria nel Gran Premio d'Austria 2016
- Oltre alla vittoria in Austria, ha conquistato due podi nel Mondiale 2015 (entrambe le volte terzo sul podio) e altri tre podi nel Mondiale 2016 (anche in questo caso sempre in terza posizione)
- Nel 2017 ha lasciato la Ducati per trasferirsi alla Suzuki