MotoGP, GP Portogallo (Portimao), Yamaha cala il tris

MotoGp

di Michele Merlino

Dopo undici anni il marchio giapponese vince le prime tre gare di campionato: le due sul tracciato di Losail e l'ultima a Portimao. Marquez fenomeno: al rientro dopo i 9 mesi di stop è il miglior pilota della Honda

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Vinales a Losail, Quartararo a Doha e in Portogallo: è tripletta per la Yamaha, per un inizio di stagione che non registravano dal 2010, quando i primi tre round furono appannaggio di Valentino Rossi (Qatar) e Jorge Lorenzo (Spagna e Francia).

Ora, per completare l'opera storica, la Yamaha dovrebbe provare a vincere anche la quarta gara, cosa che gli è riuscita solo nel 1975 (con Giacomo Agostini e Hideo Kanaya) e nel 1980, con Kenny Roberts e Jack Middelburg.

Quartararo, che ormai sale sul podio solo quando vince (i suoi ultimi 5 podi sono tutti vittorie), ha dato alla Yamaha la 239^ vittoria: è una lunga strada per raggiungere la Honda, leader a quota 309, esattamente 70 in più.

Comunque fenomeno

6° in griglia e 7° in gara: prestazione opaca per Marc Marquez? Dipende dai punti di vista. Certo, stando ai risultati a cui ci aveva abituato, sono risultati sottotono: nei suoi precedenti 28 arrivi sotto la bandiera a scacchi, era sempre salito sul podio! In questo intervallo per lui 18 vittorie, 9 secondi posti e un terzo posto. L'ultimo arrivo senza podio risaliva al Mugello 2018, quando fu 16°, ma in quel caso perché cadde e poi riprese la moto dalla via di fuga per andare al traguardo.

Il tutto si ridimensiona se consideriamo che Marquez ritorna dopo 265 giorni e tre interventi chirurgici. Ma nonostante questo è il migliore. Il migliore della Honda almeno: i suddetti 6° posto in griglia e 7° in gara sono il miglior risultato Honda in Algarve quest'anno. In qualifica Marc ha rifilato 4 decimi (409 millesimi) alla seconda Honda in griglia, quella di suo fratello Alex, ed è stato l’unico pilota Honda ad approdare all top-10, mentre in gara, prima del rallentamento finale, al 19° giro aveva un vantaggio di 5 secondi sulla seconda Honda, sempre quella di Alex.

Per non parlare della prima sessione di libere, in cui si è classificato terzo a 251 millesimi dal miglior tempo di Vinales.

251 millesimi dopo 265 giorni senza moto… Sarà interessante vedere se Marc riuscirà a imporsi di nuovo come padrone assoluto in una MotoGP che, senza di lui, ha visto una varietà di vincitori impressionante. Nelle 15 gare senza Marquez ci sono stati 9 vincitori diversi, mentre nelle 129 gare corse in precedenza, quelle cioè dall'esordio di Marc in top-class (2013) ce n'erano stati 11…ed uno di essi era ovviamente Marc.

Il ritorno

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Il dato storico

Sei costruttori diversi nei primi sette al traguardo: Yamaha (Quartararo e Morbidelli), Ducati (Bagnaia), Mir (Suzuki), KTM (Binder), Aprilia (Aleix Espargarò), Honda (Marc Marquez). Da quanto non succedeva? Da quasi 50 anni: l'ultima volta risale al GP di Yugoslavia del 1972: MV Agusta (Alberto Pagani), Yamaha (Chas Mortimer), Konig (Paul Eickelberg), Suzuki (Guido Mandracci), Husqvarna (Bo Granath), Kawasaki (Charlie Dobson e Giampiero Zubani).

Davvero altri tempi: la Yugoslavia non esiste più e delle marche della lista del 1972, le uniche presenti nell’elenco 2021 sono la Suzuki e la Yamaha. Tuttavia i due colossi giapponesi all'epoca erano degli outsider: la Suzuki aveva vinto solo il GP dell'Ulster 1971 con Jack Findlay (ne seguiranno altri 94 in top-class) e la Yamaha doveva ancora ottenere il primo dei suoi 239 successi che vanta oggi!

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