MotoGP, ultima volta al Mugello nel 2019: ricordi com'è finita? FOTO
Torna il GP d'Italia dopo l'assenza nel 2020 a causa della Pandemia: ma come andò il 2 giugno del 2019, nell'ultima volta che si corse al Mugello? In MotoGP fu il trionfo della Ducati di Petrucci e Dovizioso, ma anche in Moto3 arrivò il successo del lombardo Arbolino. Ecco un breve ripasso della "puntata" precedente
LA PRIMA VOLTA DI PETRUX. Danilo Petrucci è l'eroe del Mugello 2019 nel giorno in cui l'Italia celebra la Festa della Repubblica. L'attesa è stata lunga - 124 gare - ma alla fine ne è valsa la pena per il pilota ternano, allora in Ducati. Alle sue spalle Marc Marquez su Honda e Andrea Dovizioso, compagno di "Petrux" sulla Rossa.
IL SORPASSO DELLA VITA. Una battaglia incredibile fino all'ultima curva: nell'ultimo giro Petrucci infila con la sua Desmosedici sia Marquez che Dovi dopo la staccata da urlo alla San Donato e taglia il traguardo con appena 43 centesimi di vantaggio sul catalano.
LACRIME DI GIOIA. Una vittoria così emozionante che è impossibile trattenere le lacrime dopo la bandiera a scacchi. "Salire sul podio del Mugello per me che guardo le gare fin da bambino - dichiara Petrucci - è il sogno di una vita. Ero arrivato terzo nel 2017 e già mi era sembrata una vittoria. Oggi invece l'ho portata a casa io. Incredibile".
LA DEDICA A DOVI. Il terzo posto fa scivolare Dovizioso, al 300° GP in carriera, a -12 dal leader Marquez. "Mi è dispiaciuto molto sorpassare Andrea all'ultimo giro - ammette Petrucci - perché metà di questa vittoria è dedicata a lui, che mi ha adottato da quest'inverno come un fratello. Purtroppo per quello che è il suo obiettivo oggi ha perso punti, ma per me era una grande occasione".
LA POLE DI MARQUEZ. Nel 2019 lo spagnolo era partito in pole, dopo il record della pista in qualifica, autore del tempo di 1:45.519. Marc migliora di 537 millesimi il primato ottenuto da Petrucci nella mattinata di sabato sfruttando la scia di Dovizioso e suscitando diverse polemiche. "Il primo giro l'ho fatto abbastanza pulito - spiega Marquez - poi ho visto che col secondo pneumatico ci voleva la scia, e allora bisognava fare la giusta strategia. Se non disturbi nessuno è lecito".
ALEX MARQUEZ VINCE IN MOTO2. Domina invece nella sua classe il fratello di Marc, che il 2 giugno conquista il suo primo Gran Premio d'Italia e firma una doppietta dopo la vittoria di Le Mans. Alla guida della Marc VDS Racing, Alex si porta a -2 da Lorenzo Baldassarri, 4°, scavalcato poi dallo spagnolo due settimane più tardi in Catalogna: alla fine sarà Mondiale.
VIDEO. Moto2, gli highlights del Mugello 2019
L'ORGOGLIO DI MARINI. Secondo in Moto2 Luca Marini - a secco di piazzamenti "pesanti" da sette gare - al termine di una bellissima gara nel GP di casa. "Salire sul podio del Mugello - commenta il pilota dello Sky Racing Team VR46 - era il mio sogno da quando ero bambino, non desideravo altro. Lo dedico a tutta la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina, e al mio capotecnico Donatello Giovanotti".
MOTO3, IL TRIONFO DI TONY ARBOLINO. Il pilota del team Snipers - partito dalla pole - domina al Mugello. Il lombardo è il sesto vincitore diverso in sei gare in quel giugno del 2019.
Attento e preciso, Arbolino è letale in un ultimo giro dove rimonta due posizioni per transitare sul traguardo con soli 29 millesimi di vantaggio su Lorenzo Dalla Porta, secondo al Mugello 2019 e campione della Moto3 al termine della stagione.
LO SPECIALE MOTOGP
VALENTINO: CADUTA E RITIRO. GP d'Italia più difficile del previsto per Valentino Rossi: scattato dalla 18^ posizione in griglia, il "Dottore" deve arrendersi dopo appena 8 giri a causa di una caduta alla curva Arrabbiata 2. "È stato un weekend difficile - confessa il pilota della Yamaha - dovrei pensare bene, prima trovarne uno altrettanto brutto. È stata dura perché siamo arrivati con dei buoni propositi, mi aspettavo di essere competitivo".
IL "MUGIALLO". Commovente, come sempre, il colpo d'occhio del Mugello: la "marea gialla" dei tifosi di Valentino sotto il podio rende onore a Petrucci e Dovizioso. Poi lo stop forzato nel 2020 per il Covid e purtroppo anche nel prossimo weekend, che si correrà nuovamente a porte chiuse alla luce dei protocolli sanitari previsti da Dorna e dalla Federazione Internazionale di Motociclismo.
DOVI-STORY. Andrea si piazzerà 2° nella classifica finale del 2019 e 4° nel 2020, quando si separano le strade tra il romagnolo e la Ducati. Oggi continua l'avventura nelle moto come tester Aprilia: dopo il primo appuntamento di Jerez e quello del Mugello, la collaborazione tra il campione di Forlimpopoli e il team di Noale Racing prosegue con ulteriori tappe per il 2021. Le prossime uscite insieme il 23 e 24 giugno a Misano: con Dovi ci sarà il test team di Aprilia Racing, che lo ha già accolto nelle prime due uscite.
Dovizioso: nuovi test con Aprilia
L'ODISSEA DI IANNONE. 15° al Mugello il pilota abruzzese che, il 3 novembre, risulterà positivo a un controllo effettuato in Malesia per la presenza di tracce (1,150 nanogrammi per millilitro) di Drostanolone, uno steroide anabolizzante vietato, rinvenute nelle sue urine. Un anno dopo il TAS emette la sua sentenza: Andrea viene squalificato per 4 anni a partire dal 17 dicembre 2019. La pena iniziale di 18 mesi in primo grado è stata inasprita, come richiesto dall'Agenzia mondiale antidoping.
IL RITIRO DI LORENZO. Tra i piloti che non ritroveremo in pista nel prossimo GP del Mugello anche lo spagnolo, vincitore di 5 titoli iridati nel Motomondiale, di cui 3 in classe regina. Solo un 13° posto per lui sulla Honda nel 2019 e la decisione di ritirarsi nel successivo novembre. "Mi sono reso conto che non era più possibile vincere", le sue parole di congedo. Nel 2020 è stato tester e collaudatore della Yamaha.