MotoGP, GP Catalunya (Montmelò), le pagelle: Quartararo si spoglia, Oliveira ringrazia

Le pagelle
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Rischi e polemiche non mancano a Barcellona, a cominciare dalla Moto3: una gara con tante manovre al limite, fino all'ultimo giro. Finale con giallo in MotoGP: Quartararo a 340 km/h con la tuta aperta. Sfortunato, il Diablo merita comunque la sufficienza. Chi fa il colpaccio è Oliveira, che si prende un bel 9: razionale, intelligente, preparato, nelle ultime due gare ha raccolto ben 45 punti

HIGHLIGHTS MOTOGP - CLASSIFICA - CASO QUARTARARO

Dopo il tragico GP del Mugello siamo tornati ad una situazione più normale, anche se di rischi e polemiche pure il GP di Catalogna è stato piuttosto denso. Più di tutto mi ha colpito la pochezza della direzione gara da Mike Webb al collegio degli stewards guidati da Freddie Spencer (sì proprio Fast Freddie), Bill Cumbow e da un rappresentante locale che non è intervenuta dopo la conclusione della gara della Moto3 dove Jeremy Alcoba alla fine del penultimo giro ha rallentato vistosamente e volontariamente mentre guidava un gruppo di 15 piloti vicinissimi causando il caos e la caduta di Denis Foggia, Xavier Artigas e Ayumo Sasaki che si è fatto pure male. Quelli della Moto3 sono dei pazzi scatenati, come dice Franco Morbidelli, ma sono anche il futuro del motociclismo, bisogna che gli si dia una calmata. Ancor più grave il fatto che tutto ciò sia successo ad una settimana di distanza dalla perdita di Jason Dupasquier. Poi nel pomeriggio c'è stata una riunione per cercare di risolvere i molti problemi di sicurezza della Moto3 sia in gara sia in prova. Vedremo ma Alcoba, che non è il diavolo, ma soltanto un pilotino che ha esagerato a fare il furbo creando una situazione di grave pericolo, andrebbe squalificato per almeno un paio di gare, così perché se lo meriterebbe (secondo me) e per dare un esempio, chiarire che certe manovre non saranno più tollerate. I ragazzi hanno il diritto di sbagliare, gli adulti il dovere di punire e spiegare. Soprattutto nello sport già professionistico.

C'è poi il caso di Fabio Quartararo al quale si è aperta la tuta, è "scappato via" (diciamo così visto che non si vede bene se lo toglie lui o viene strappato via dal vento) il paracostole e ha guidato per gli ultimi due giri con la tuta aperta a 340 orari e senza quel dispositivo obbligatorio. Andava fermato visto che il regolamento impone che il vestiario di sicurezza sia adeguato, completo e chiuso, Il pericolo stavolta sarebbe stato soprattutto per lui nel caso fosse caduto, ma avrebbe potuto coinvolgere altri piloti. Poi il rimedio a quella bandiera nera non esposta, cioè altri 3” di penalità oltre a quelli inflittogli per taglio di una chicane, suona come una punizione inventata per avere allo stesso tempo la moglie ubriaca e la botte piena. Alla direzione gara 3. Ci vuole personalità, autonomia, rapidità nel prendere le decisioni, non cercare troppo spesso di metterci una pezza che non nasconde il buco. Resta poi da chiarire come mai la tuta si sia aperta senza che la cerniera si rompesse altrimenti Fabio non avrebbe potuto chiuderla a fine gara. Il motivo secondo me più plausibile è che il pilota non l'abbia chiusa perfettamente e col passare dei giri si sia aperta del tutto. Comunque più sfortuna che una brutta gara, per il Diablo 6.

Dalla terra al cielo

Miguel Oliveira nelle prime 5 gare della stagione aveva raccolto la miseria di 9 punti. Poi tra Mugello e Barcellona ne ha presi 45 con un secondo e un primo posto. La casa austriaca ha portato proprio in Italia un nuovo telaio e una nuova benzina è la combinazione sembra aver reso la KTM di nuovo competitiva, almeno quella guidata dal portoghese. Un grazie alle doti di collaudatore di Dani Pedrosa aleggia sempre nell’aria. Ora ci aggiungiamo anche quelle di Oliveira, un pilota razionale, intelligente, preparato. Non un pazzoide altalenante, ma un professionista serio e che sbaglia poco. 9

Il terzo ufficiale

Johan Zarco Colonnello dopo i due generali del team ufficiale stavolta fa meglio di tutti i ducatisti e sfiora la vittoria di 0,175 secondi. Una gran bella gara con grinta, intelligenza, solidità. Insomma il miglior Zarco che evidentemente dopo essere stato promosso "terzo ufficiale" si è anche preso la licenza di fare carriera e in questo momento cioè dopo 7 gare, è il migliore dei ducatisti in classifica staccato di soli 14 punti dal Diablo Quartararo incappato in una giornata sfortunata. Interessante questo Zarco finalmente di nuovo sereno, tranquillo, riconfermato per l’anno prossimo, autore di 4 secondi posti su 7 gare, Attenti al colonnello! 8

Generale a 4 stelle

Jack Miller il comandante dell’esercito Ducati è stato piuttosto abile in una giornata buona per i suoi colori, ma non perfetta con quella KTM là che si è messa a volare. Il terzo posto lo mantiene lassù dietro Quartararo e Zarco, davanti a Bagnaia con tutte le possibilità di giocarsi il titolo ancora in mano anche grazie alla penalizzazione doppia di Quartararo che finisce così sesto, consentendo all’australiano di recuperare qualcosa in termini di distacco. Un regalo da meritarsi in futuro. 7

Domenica salvata

Domenica fortunata per Joan Mir e Maverick Vinales che finiscono davanti a Quartararo e quindi salvano il week-end, ma per riconfermarsi campione o provare a diventarlo serve ben altro di queste gare a metà strada tra il buono e il mediocre. 6

Gara opaca per Bagnaia, Binder e Morbidelli nessuno dei tre è riuscito a fare quello che poteva e voleva. Il più assolto è il Morbido che con quella Yamaha lì se lo ciucciano tutti in rettilineo. Inutile parlarne, dice, ma insomma è sprecare tempo e denaro che potrebbero fruttare molto di più. 5

In terra, a terra

Marquez, Rossi, Petrucci e i due Espargaro non hanno finito la gara. Marquez era messo un po’ meglio del solito, ma… Aleix stava andando bene, ma come spesso gli accade (quest’anno meno) si è steso, Rossi non era dove avrebbe voluto ed è scivolato, Petrucci ci ha provato e Pol pure, ma senza successo. 4

 

In Moto2 è derby tra i due piloti Kalex-KTM Gardner e Fernandes, uno figlio d’arte già sicuro di correre in MotoGP l’anno prossimo, l’altro Rookie straordinario che prova a vincere il titolo e a mettere in difficoltà KTM. 9 Bene Bezzecchi, quarto, la lotta sembra essere ristretta a questi tre.

Così non va bene. Che Jeremy Alcoba finisca secondo dopo quello che ha combinato alla fine del penultimo giro non è giusto. Garcia vince per 15 millesimi ed evita che la beffa sia totale. Molta sfortuna per i caduti coinvolti da errori altrui tra i quali il solito Migno, il più sfigato del lotto.

Ora una settimana di stop, ma con la Superbike da Misano e il CEV da Barcellona, prima di riprendere col Sachsenring e il suo su e giù stretto e antiorario.