MotoGP, GP Misano. Dovizioso firma con Petronas: "Bellissimo essere nel box con Rossi"

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Dovizioso torna in pista nella parte finale del Mondiale 2021, lavorerà nello stesso team di Rossi: ufficiale l'accordo con Yamaha Petronas fino al 2022. "È strano, ma è una bella sensazione tornare. Il mio obiettivo è lavorare in vista del prossimo anno, questa stagione sarà un test. Dividere il box con Valentino sarà bellissimo", le parole di Andrea a Sky. Esordio con il team satellite Yamaha questo weekend a Misano, il Gran Premio è in diretta su Sky Sport MotoGP (canale 208)

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Andrea Dovizioso torna nel Mondiale e lo fa con in tasca un contratto valido per il 2021 e il 2022 con la Yamaha Petronas. L'annuncio è arrivato proprio alla vigilia del weekend di Misano, suo GP di 'casa', che segna il rientro in pista del pilota di Forlì, già su una Yamaha nella classe regina nel 2012 (allora era il team clienti Tech 3) e reduce dalla lunga esperienza in Ducati. Dovi, che in questa parte finale di stagione correrà insieme a Rossi, ha concesso un'intervista alla nostra Vera Spadini, in cui ha raccontato emozioni e sensazioni dopo dieci mesi lontano dal paddock

Sei tornato dopo 10 mesi: che sensazioni hai? Come ti senti?

"Strano...Venire qui direttamente a fare la gara senza nemmeno provare la moto è davvero strano, però bellissimo. 

 

Perché sei tornato?

"E' una storia lunga, ma Yamaha è sempre rimasta qui dopo il 2012. Avevo fatto un buon anno, pensavo di diventare ufficiale, poi Valentino ha lasciato Ducati e la priorità è stata data a lui". 

 

Ci guardavi da casa mentro eri in pausa?

"Registravo e guardavo tutto. A me piace studiare, ultimamente soprattutto". 

 

Sei tornato nonostante una moto meno aggiornata rispetto alle altre Yamaha: cosa ti aspetti?

"E' peggio secondo me rientrare in pista senza nemmeno fare un test, stiamo parlando di una moto molto diversa da quella usata da me negli ultimi 8 anni. Almeno per quest'anno. Sono rientrato il prima possibile perchè mi serve per il 2022: ne andrà a discapito il risultato, ma l'obiettivo è il prossimo anno. Per me sono cinque gare in più rispetto al fatto se fossi rientrato direttamente nel 2022"

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Dovrai cambiare nuovamente stile di guida dopo tanti anni in Ducati: che ne pensi?

"Cambiare è inevitabile perchè la moto va guidata diversamente. Ho tanti punti interrogativi e spero di risolverli in queste cinque gare. Ad esempio quanto sia la gomma ad aver modificato lo stile di guida. Poi c'è il fattore generazionale: la mia non c'è più, è finita. Valentino lascia a fine stagione, Lorenzo, Stoner, Pedrosa hanno lasciato. Non ho le risposte e queste gare saranno un bel test per capirci di più con una moto diversa"

 

Il duello tra Bagnaia e Marquez ha ricordato i tuoi con Marc: sei d'accordo?

"Sì, ci ho pensato. Mi fa piacere che Marc spesso ricordi i nostri duelli, vuol dire che mi ha battuto ma gli ho fatto effetto. In situazioni simili pensa ancora a me. Pecco ha fatto una gara strepitosa, in velocità e staccata era pazzesco". 

 

Con Marquez sei avanti 5-1 nei duelli diretti: lui ha vinto la guerra, tu vincevi le battaglie...

"Diciamo che nel curriculum non è male, ma quello che conta era il Mondiale. Ci siamo visti, abbiamo parlato di cross. Al momento penso che sia messo peggio da punto di vista fisico di quanto la gente crede. Non so se tornerà, non lo sa nemmeno lui, sta studiano la situazione". 

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Che effetto fa essere nel box per la prima volta con Valentino Rossi?

"Bellissimo, più che a livello di guida sto parlando della persona. Valentino non è solo il 9 volte campione del mondo, è un ragazzo carismatico e oltre la media su tanti aspetti. Ci siamo sempre un po' incrociati, non ci siamo mai giocati il Mondiale uno contro l'altro. Mi sarebbe piaciuto essere con lui nello stesso box con quelle dinamiche, forse più difficili ma a livello sportivo davvero interessante"