Successo in solitaria di Marquez: sale in testa al primo giro e vince con 4 secondi di vantaggio su Quartararo. Bagnaia completa il podio. Il francese della Yamaha consolida il primato nel Mondiale: è a +52 su Pecco a tre gare al termine della stagione. Fantastico Bastianini: partito 16°, chiude 6° posto. Gli altri italiani: 13° Dovizioso, 14° Marini, 15° Rossi, 18° Petrucci, 19° Morbidelli. Scintille Mir-Miller nel finale: lo spagnolo retrocesso di una posizione, è 8°
Ancora lui: Marc Marquez mette il proprio sigillo sul GP delle Americhe, è la settima vittoria su otto edizioni. Solo Rins è riuscito a rovinargli la festa nel 2019, mentre nel 2020 il GP in Texas è saltato a causa dell'emergenza coronavirus. Secondo successo stagionale dopo quello del Sachsenring per il campione spagnolo della Honda, che domina restando in testa dal primo all'ultimo giro, dopo essere scattato dalla terza posizione. Ma non pensiate che sia tornato quello di prima: "Serve ancora tempo, in questo momento non sono nelle condizioni di poter lottare per il titolo. Lavoro per poter riuscire a farlo nel 2022". Poi fa chiarezza: "Nessuna operazione in programma".
Quartararo a +52 su Bagnaia
Scattato dalla pole, Bagnaia perde posizioni alla partenza, ritrovandosi al quinto posto dopo il primo giro. Pecco è bravo a recuperare da metà gara, fino a chiudere sul podio. Ma meglio di lui fa Quartararo, 2° e ora in vetta alla classifica a +52 sul ducatista: "Questo è il miglior secondo posto della mia carriera, vale più di una vittoria", sottolinea nel post gara il Diablo, che già nella prossima tappa del Mondiale, a Misano, potrebbe conquistare matematicamente il titolo.
Scintille Mir-Miller, ne approfitta Bastianini
Partito 16° e reduce dal suo primo podio in MotoGP, Bastianini termina il GP delle Americhe con un ottimo 6° posto. Nell'ultimo giro contatto Mir-Miller: il rookie è bravo ad approfittarne centrando un doppio sorpasso. Lo spagnolo è penalizzato dagli Steward della FIM per la bagarre: 7° al traguardo, viene retrocesso di una posizione.
Andiamo in seconda fila: 4° Martin, 6° Zarco, due Ducati.
Rivediamo per l'ultima volta la griglia di partenza del GP delle Americhe:
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Il campione del mondo uscente, Mir, è ottavo alle spalle del compagno di squadra, Rins, che qui ha vinto nel 2019 (nel 2020 non si è corso ad Austin a causa dell'emergenza coronavirus). GRIGLIA
E gli altri in griglia? Tre Ducati tra seconda e terza fila: Martin 4°, Zarco 6°, Marini 9°. GRIGLIA
È un conteggio che comprende non solo le 6 vittorie consecutive ad Austin, ma anche i successi a Indy dal 2013 al 2015 e Laguna Seca 2013, per un totale di 10 vittorie consecutive negli USA. LE STATISTICHE
Marc Marquez ottenne il suo primo successo in carriera qui ad Austin nel 2013, segnando il record per il vincitore più giovane (20 anni e 15 giorni), che tuttora detiene. Da allora fino al GP di Austin del 2018, il vincitore negli USA fu solo lui. LE STATISTICHE
E ora arriva il bello con la gara. Per Bagnaia l'uomo da battere guardando la classifica è Quartararo, ma se diamo un'occhiata ai numeri chi negli USA è di casa è Marc Marquez, che parte dalla terza casella.
Grazie a Bagnaia ieri la Ducati a festeggato la 52^ pole in top-class, la prima ad Austin, e la terza negli USA dopo quelle di Stoner a Laguna Seca nel 2007 e 2008.
Bagnaia ieri ha interrotto una sequenza di pole Honda negli USA (non solo ad Austin) iniziata nel 2012 a Indy con Pedrosa.
Del 2009 era anche l'ultimo anno in cui un italiano, sempre Rossi, aveva infilato 3 pole consecutive: all'epoca ci riuscì al Sachsenring, Donington e Brno.