MotoGP, i team rimandati del Qatar: Ducati, Suzuki, Yamaha

MotoGp

Marta Abiye

Tra le luci sfavillanti di Losail sono emerse alcune ombre, a cominciare dal team ufficiale Ducati, che non ha raccolto nemmeno un punto nel primo weekend del Motomondiale. Bottino troppo magro anche per la Yamaha (Quartararo 9° Morbidelli 11°), Suzuki: c'è da lavorare sulla gomma nuova. Prossimo appuntamento in Indonesia, tutto il GP live su Sky, attenzione agli orari delle gare: Moto3 alle 5, Moto2 alle 6.20, MotoGP alle 8

GP QATAR: HIGHLIGHTS - PAGELLE

Una sola gara non basta per capire i valori in campo, ma di certo tra le luci sfavillanti di Losail sono emerse alcune ombre. I rimandati in Indonesia sono parecchi, a partire dalla Ducati che torna a casa con zero punti, Bagnaia finito a terra, Miller costretto al ritiro. Non un inizio fantastico per il team che lo scorso anno ha vinto il Mondiale costruttori con un margine di quasi 50 punti. Se da un lato abbiamo visto una GP21 molto efficace con Bastianini, sulla GP22 c'è ancora da lavorare, e i problemi sono per lo più legati all'elettronica, ma c'è da scommettere che li ritroveremo, del resto Bagnaia e Miller sono due ossi duri e l'Ing. Dall'Igna abituato ad arrivare primo con le novità tecnologiche, non è certamente disposto a rimanere nelle retrovie.

Suzuki, c'è da lavorare sulla gomma nuova

La casa giapponese ha fatto un gran lavoro sul motore, la potenza sembra non essere più un problema, infatti le velocità di punta raggiunte durante il Gran Premio del Qatar sono state impressionanti. Mir ha taccato quella più alta 357,6 km/h. Ma se non è bastato in Qatar, uno dei circuiti più veloci del mondiale, significa che bisogna continuare a lavorare anche sul resto, la Suzuki continua a  faticare con la gomma nuova e in Indonesia dovranno lavorare anche su questo aspetto.

Yamaha, mancanza di aderenza e velocità di punta

Quartararo e Morbidelli sono tornati a casa con un nono e un 11° posto, un bottino davvero troppo magro rispetto alla doppia vittoria del 2021. Nell'inevitabile confronto con i rivali è evidente che gli altri hanno fatto grandi passi avanti, mentre la casa di Iwata continua a faticare per la mancanza di aderenza e di velocità di punta. Niente panico, è presto per preoccuparsi, il potenziale è enorme, ora si deve solo lavorare per tornare ad essere protagonisti già dal prossimo appuntamento in Indonesia.

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