MotoGP, GP Qatar: Losail si tinge d'azzurro. Le pagelle di Paolo Beltramo

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Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

A Losail ha preso il via il Motomondiale 2022: piloti italiani sul gradino più alto del podio in tutte le classi. Ha aperto Migno in Moto3, poi è arrivato il successo di Vietti in Moto2, fino a chiudere in bellezza con il tironfo di Bastianini in MotoGP: non potevamo sognare inizio migliore. Ottime notizie (e voti) anche all'Aprilia, mentre steccano i due ufficiali della Ducati. Yamaha, la prima gara è da 4. KTM si prende un bel 9

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Difficile, se non impossibile, immaginare un inizio di campionato migliore di questo. Per noi italiani, certo, ma anche per una serie di coincidenze belle e significative. Innanzitutto direi un po' di gioia e serenità in un momento così difficile per il mondo e soprattutto, ovviamente, per l'Ucraina. Poi il fatto che per trovare 3 italiani vincenti in tutte e 3 le categorie si deve tornare al 1996, a Shah Alam in Malesia, allora prima gara stagionale, con i successi di Perugini in 125, Biaggi in 250 e Cadalora in 500. Un paio di ere geologiche fa vien da pensare, se non fosse che quella è stata la prima gara nel mondiale per Valentino Rossi. E in Qatar la prima senza di lui dopo 25 anni. Un altro cerchio che si chiude, con Rossi papà (anzi babbo) di Giulietta e i suoi allievi della VR46 Academy primi in Moto3 con Andrea Migno e in Moto2 con Celestino Vietti. Poi arriva anche Enea Bastianini a portare il team Gresini guidato dalla moglie Nadia e sé stesso al primo successo in MotoGP. Enea che era amico di Fausto e gli ha dedicato la vittoria. Bene, bello, emozionante, inatteso. Azzurro come un cielo sereno.

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Enea Bastianini detto "la Bestia" contiene nel suo soprannome la parola best, in inglese migliore. Bè, a Losail è davvero stato il migliore e di gran lunga. Una gara perfetta, a modo suo, con una bella partenza e una prima parte a restare tra i primissimi senza sfruttare troppo le gomme, poi una parte finale fatta di sorpassi, staccate da paura, sorpassi, recuperi fino a vincere. Ha impressionato anche Marquez che ha detto che Enea sarà un avversario per il titolo, ma lo spagnolo parlava bene dell'italiano da un po'. Bello che il suo progresso continui.

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L'analisi

L'era post Rossi inizia con una tripletta italiana

Lui è serio, concentrato, talentuoso, maturo eppure resta quel simpatico, buffo, divertente ragazzo che è sempre stato. Merito, credo, del team dove si trova a casa, della moto, perché la Ducati 2021 è un mezzo maturo e vincente e anche del suo manager Carlo Pernat, uno che di campioni ne ha avuti molti e che sa come si fa a far crescere i giovani. La dedica è ovviamente per Fausto Gresini che, chissà da dove, magari lo guardava insieme al Sic e a tanti altri, spingendolo col suo ricordo indelebile. Voto? 10, ovvio.

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Ultimo giro...a Bestia! Il finale con il commento di Meda e Sanchini

Brad c'è

E con lui la KTM che nessuno dava così competitiva e a posto. Binder è riuscito a sfiorare il successo, guidando la danza tra le curve di Losail quasi fino alla fine, poi ha dovuto cedere all’inarrestabile progressione di Bastianini, ma non ha mollato fino alla fine chiudendo a soli 346 millesimi dal vincitore. KTM è una squadra che ha due piloti ufficiali, Brad e Oliveira (qui caduto) già vincitori di gare e due rookie nel team Tech3. È ovvio che tutte le speranze di successo attuali si riversino sui due interni. Guidati da Francesco Guidotti che ha esordito nel suo nuovo ruolo con un buon risultato. Comunque mettendo dietro Honda, Suzuki, Aprilia, Yamaha e le Ducati tranne quella del Bestia. Voto: 9.

Honda per tutti

Era già chiaro dopo i test, ma qui in Qatar è arrivata la conferma che la nuova RC213CV 2022 è un mezzo che anche altri e non soltanto Marquez possono guidare. L’ha dimostrato Pol Espargaro col suo terzo posto arrivato dopo una gara gagliarda, anche di testa e soprattutto davanti al compagno Marc Marquez, quinto dopo una scivolata nel warm-up e con una gomma anteriore morbida che non gli ha consentito di attaccare. Mentre Pol sembra sentirsi perfettamente a suo agio sulla moto, Marc sta in tutti i modi cercando di cambiare il suo stile aggressivo, spettacolare, scomposto per diventare rotondo, lineare, composto. Arriverà, prima o poi, ma insomma quel Marquez di prima dell'incidente di Jerez forse non lo vedremo mai più e sinceramente a me dispiace. Voti: Pol 8 e Marc 7.

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Honda

Marquez: "Bastianini sarà un rivale per il titolo"

Aprilia conferma

Il quarto posto di Aleix Espargaró dietro al fratello Pol e davanti a Marquez, a soli 2”242 da Bastianini dimostra senza dubbi che l'Aprilia è migliorata e che può puntare con costanza a salire sul podio e magari a vincere qualche gara, chissà. Questo con Aleix, perché Vinales (12° a oltre 23”) ancora non c'è e speriamo prima o poi arrivi. La casa italiana ha lavorato bene, la moto è bella, filante, veloce. Ha quasi tutto per potersela giocare con le altre case ed è una bella notizia. I voti: Aleix 8, Aprilia 8, Maverick NG: sospendiamo ancora il giudizio, ma il timore di ritrovarsi con un Vinales pieno di problemi c’è, vista anche la sua carriera piena di alti e bassi.

Meglio in prova

Per assurdo che possa sembrare le Suzuki hanno impressionato di più nelle prove che in gara. Il sesto e settimo posto di Mir e Rins sono risultati in fondo dignitosi, ma questa volta è mancata la seconda parte di gara in recupero che è sempre stata una caratteristica dei suoi piloti. E la domenica non si è neppure visto il motore che aiutava a superare come nei test. Che si sia trattato di un eccesso di consumi? O di problemi di gomme? Staremo a vedere, certo ci si aspettava di più dal campione 2020 e dal suo compagno. Voto: 6. E bentornato a Livio Suppo, manager della squadra orfana di Brivio.

Ducati giù

Certo, ha vinto Bastianini su Ducati, ma non è stato un buon esordio di campionato per la rossa 2022 coi due piloti ufficiali senza punti (Miller ritirato, Bagnaia caduto, ma mai là davanti e pure Martin out steso da Bagnaia). Inoltre Pecco ha cominciato a lamentarsi del troppo lavoro di messa a punto e della moto. Insomma calma, che con un po’ di tempo le cose sono convinto si sistemeranno, certo non era questo il modo migliore per iniziare un campionato che però è ancora molto lungo. Voto: 4.

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A due facce

Ducati che vince, Ducati che soffre

Yamaha pure giù

Il campione del mondo Quartararo nono a 10” e mezzo, Morbidelli 11° a oltre 16” la dicono lunga sulla crisi Yamaha sul circuito qatariota. La cosa diventa ancora più grave se si considera che l'anno scorso nelle 2 gare disputate a Losail (causa Covid) erano venute 2 vittorie. Insomma, anche se quella nel deserto non è una pista tipica, sembra che gli altri abbiano tutti fatto passi avanti molto maggiori della Yamaha, che come sempre lamenta una velocità di punta così inferiore alla concorrenza da non essere riuscita a compensare con la velocità in curva. Voto: 4.

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Yamaha

Quartararo è 9°: "Disastro, non posso fare di più"

Italici

Stava andando molto bene l'esordiente Bezzecchi, ma poi è caduto. Dignitoso Marini, 13° ma a oltre 27” dal primo e anche grazie ai molti ritiri: ha le qualità per fare meglio. 4° il Dovi, che ancora con la Yamaha non si trova proprio, Fabio Di Giannantonio penultimo davanti a Raul Fernandez: era, credo, il suo obiettivo quello di finire la sua prima gara in MotoGP e lo ha fatto.

In cielo

Celestino Vietti dopo una stagione di apprendistato alla prima occasione è riuscito a dipingere ancora più di azzurro il tramonto del Qatar e questa straordinaria domenica del motociclismo italico dimostrando un progresso straordinario e confermando l'eccezionalità della scuola di Tavullia. Una gara fantastica, da leader inconsapevole fino a dopo il traguardo quando probabilmente ha capito fino in fondo la concretezza della sua corsa, la qualità forse sorprendente del suo crescere. Voto: 10.

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Vietti domina in Qatar: l'ultimo giro

Finalmente

Andrea Migno dopo quasi 5 anni è tornato a vincere e ha vinto alla grande anche se per pochi millesimi, dopo una corsa da grande. A battere tutti c'era andato vicino molte altre volte in questo lungo tempo di astinenza, ma per sfortuna (soprattutto) e qualche errore di troppo non era più riuscito a vincere. E invece la giornata stupenda del motociclismo italiano in Qatar l'ha iniziata proprio lui, con la Moto3. Grande il simpatico e forte pilota di Saludecio, sarebbe bello continuasse e potesse giocarsi il titolo. Chissà, intanto voto 10.

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Migno, che finale! Duello vinto per pochi cm

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