MotoGP: Espargaró in crisi, l'Honda HRC gli preferisce Nakagami

MotoGp

Paolo Lorenzi

Pol Espargaró non è più gradito, "radio paddock" lo dà in uscita a fine stagione per fare spazio a Joan Mir. Il team ha deciso di puntare su Nakagami (team Honda LCR) per lo sviluppo della RC213V, piuttosto che sulla seconda guida della squadra ufficiale: un decisione che sorprende, ma fino a un certo punto. Intanto questo weekend si corre al Montmeló: il GP di Catalunya è in diretta domenica alle 14 su Sky Sport MotoGP (canale 208) e in streaming su NOW

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La buona notizia è l'esito positivo dell'operazione di Marquez. La Honda può tornare a sperare in un futuro meno nebuloso ma per il resto procede a tentoni. Pol Espargaró non è più gradito, "radio paddock" lo dà in uscita a fine stagione per fare spazio a Joan Mir, al momento senza moto per il 2023 (a fine anno la Suzuki lascerà la MotoGP). La gestione dell'attuale campionato andrebbe vista soprattuto per immaginare il futuro. In quest'ottica sorprende, ma fino a un certo punto, la decisione di puntare su Nakagami (che corre per il team Honda Lcr di Lucio Cecchinello) per lo sviluppo della RC213V piuttosto che sulla seconda guida della squadra ufficiale.

Un episodio che lascerà un segno

La cosa non è andata giù a Pol che ha abbozzato senza polemiche, ma l'episodio lascerà un segno: "La HRC ha deciso di affidare tutto lo sviluppo del nuovo forcellone a Nakagami - ha detto Pol -. Io continuerò con la mia moto. Non mi pongo domande, il mio compito è guidare". Certo, aggiunge il pilota catalano che a Barcellona corre davanti ai suoi tifosi "Ovviamente vorrei le ultime novità, ma essendo disponibile un solo esemplare di quelle parti le userà Nakagami".  Un trattamento che non lascia dubbi sul destino del povero Espargarò, ma la scelta di penalizzarlo dimostra la difficoltà della Honda che nel mondiale costruttori occupa l'ultimo posto. In otto gare i suoi piloti hanno conquistato un solo podio, in Qatar, grazie proprio ad Espargaró. Nakagami è un pilota da mezza classifica, Alex Marquez da fondo griglia. Nonostante i suoi acciacchi quello messo meglio è suo fratello Marc destinato a restare fuori fino a chissà quando. Della necessità di  correggere la direzione tecnica ne abbiamo già parlato. Il collaudatore storico Stefan Bradl, scelto per sostituire Marquez, non potrà fare molto se non sperimentare in gare le novità tecniche, ma senza un riferimento chiaro in pista la strada della HRC appare tortuosa.