MotoGP, GP Gran Bretagna (Silverstone): le pagelle di Paolo Beltramo
di p. beltramo
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Bagnaia bissa il successo di Assen centrando la quarta vittoria della sua stagione: voto altissimo per Pecco e la Ducati, ma anche per l'Aprilia di Maverick Vinales (secondo) e per Enea Bastianini (4° dopo una gran rimonta). Appena sufficiente Fabio Quartararo, condizionato dal long lap penalty. Le pagelle di Paolo Beltramo sul GP di Gran Bretagna andato in scena a Silverstone
1/22
- Pecco Bagnaia, Ducati, Aprilia: un dominio italico, bene, bello, giusto, esaltante con le prime 5 posizioni in gara e 9 su 10 in prova. Speravamo potesse ricominciare così e il ritorno alle gare è stato perfetto per le speranze di Bagnaia che ha vinto nonostante prove buone, ma non perfette come capita di solito quando la domenica vince. Pecco è così diventato il pilota con più successi in stagione (4), superando Bastianini e Quartararo
4/22
- Aprilia che torna davanti con entrambi i piloti, così come ad Assen e ancora con il ritrovato Maverick Viñales al suo secondo podio consecutivo. Anche stavolta per un problema che ha rallentato Aleix Espargaro, che in Olanda era stato mandato fuori pista da Quartararo, mentre stavolta ha pagato il volo fatto in prova e ha corso con determinazione, ma senza una condizione fisica perfetta dato il dolore ai piedi. Anche per il marchio di Noale grande prestazione e conferma della sua competitività
5/22
- Pure Aleix ha perso un solo punto su Quartararo, poco male e grande determinazione sia in prova, sia in gara e anche se questa sarebbe stata un’occasione per recuperare meglio di così non si poteva. Molto bene comunque, bravi, forti, tosti: 9 e1/2 per il Top Gun e le 2 moto. Un punto in meno per Aleix che ha pagato un suo errore del sabato, anche se ha fatto di tutto per recuperare. Bravi davvero
6/22
- Miller, Bastianini e Martin bene, ma benissimo il Bestia (9) che ha recuperato da dietro e con gli ultimi dieci giri velocissimi nonostante i molti sorpassi. Ha pure vinto il derby con Martin per il posto nel team ufficiale nel 2023 sfiorando addirittura il podio e guidando come ad inizio stagione, con determinazione e anche con un’ala anteriore rotta in partenza. Questa gara potrebbe aver deciso a suo favore la querelle con Martin: in Ducati rossa ci dovrebbe andare lui
13/22
- Yamaha è un po’ come se un giocatore di roulette giocasse sempre sul numero pieno, mentre Ducati punta sul rosso e nero. Si vince di più, quando si vince nel primo caso, di meno ma più frequentemente nel secondo. Oggi Yamaha è un po’ costretta a quel tipo di puntata tutto o niente, visto che gli altri tre piloti della casa sono sempre molto dietro (male, niente di nuovo)
15/22
- La Suzuki sembrava poter vincere con Alex Rins, poi ha invece chiuso un po’ come i gamberi, perdendo posizioni fino al settimo posto finale, sicuramente non soddisfacente viste le premesse e la prima parte di gara. In più ci si è messa a peggiorare la situazione la caduta di Mir facendo diventare una giornata che avrebbe potuto essere buona appena appena salvabile. Comunque rispetto al recente passato, direi che si sono visti segnali di vita sul pianeta Suzuki, destinato a scomparire nello spazio profondo a fine anno
16/22
- Le cose per Honda non sono migliorate: pessime in prova, male in gara. D’altronde è stato anche detto dal collaudatore Bradl che si sta già lavorando per il 2023 quando si spera che ci sarà anche Marc Marquez e probabilmente nessuno dei piloti di oggi visto che sia Pol Espargaro, sia Alex Marquez, sia Nakagami non saranno più in pista con la casa dell’ala dorata. Peccato vedere un marchio così grande, innovativo, glorioso che spesso ha indicato la strada a tutti i costruttori, ridotto così, ma purtroppo è la realtà
19/22
- Alla fine in Moto2 nessuno per il momento riesce a staccare nettamente gli avversari, anche se stavolta a Silverstone Fernandez è sembrato davvero fantastico, forte e superiore. (10). Ma sia Ogura, sia Vietti, sia Canet non hanno alla fine perso troppi punti restando in gioco per il titolo, soprattutto i primi due
20/22
- Celestino (meno 15 da Fernandez) nonostante il long-lap penalty ha chiuso sesto in una categoria dove perdere anche poco è piuttosto penalizzante visto l’equilibrio tecnico dato dal monomotore: 7. Non male, alla frine pure Ogura, quarto, ora a meno 13: 7 anche per lui
21/22
- Dennis Foggia ha guidato benissimo, ha cercato di andarsene, ha tenuto duro, è stato lontano dalle trappole della Moto3, trappole che hanno colpito i due del Team Aspar che sono ancora in testa alla classifica, ma con un vantaggio minore. Poi con un finale fantastico, perfetto, cattivo, duro Dennis ha vinto. Davvero un bel colpo, per lui 10, dopo una gara difficile gestita al meglio
22/22