MotoGP, GP Austria (Spielberg): le pagelle di Paolo Beltramo
di p. beltramo
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Bagnaia vince la terza gara di fila in Austria e si prende un bel 10 come la Ducati. Stesso voto anche per Fabio Quartararo, secondo in rimonta su una pista in cui partiva sfavorito e autore di un sorpasso capolavoro alla nuova chicane. Bene anche le altre moto di Borgo Panigale, soprattutto Miller e Marini (3° e 4°). Aprilia in difesa, altro disastro per Honda e KTM da sufficienza sul circuito di casa. Di seguito le pagelle e i voti di Paolo Beltramo
1/18
- Era dai tempi di Casey Stoner che un pilota Ducati non vinceva 3 gare consecutive (c'era riuscito nel 2007 e '08) stavolta l'ha fatto Pecco Bagnaia guidando benissimo come sempre quando è così in palla, come a Silverstone senza ottenere il miglior giro, ma capace di un ritmo assoluto, ottimo, senza sbavature, capace di annichilire tutti tranne il fortissimo Quartararo, comunque sufficiente per vincere la 5° gara di quest'anno
3/18
- Quartararo è un fenomeno, un campione, uno che non si arrende mai, che ha imparato a guidare quello che ha sotto il sedere, che le migliorie arriveranno, ma per ora deve pilotare sopra i problemi, cosa che faceva uno come Wayne Rainey, mica uno qualsiasi. In fondo il fatto che questo fosse considerato uno dei circuiti poco favorevoli a Yamaha e che il campione del mondo sia riuscito a finire 2° con un sorpasso da cineteca su Miller e quasi riuscito a raggiungere Bagnaia in extremis, dimostra la qualità del francese
5/18
- Al contrario di Yamaha, Ducati è diventata la moto che tutti i suoi 8 piloti riescono a guidare benissimo, anche se magari non sempre. Stavolta benissimo Luca Marini, quarto in rimonta (8), al suo miglior risultato in MotoGP. Buono, alla fine, anche Miller (terzo) pur se finito dietro Quartararo senza cioè riuscire a fare gioco di squadra a favore del suo compagno
7/18
- Peccato per Bastianini che ha avuto un problema alla ruota anteriore che lo ha costretto ad un dritto e al ritiro, direi senza voto perché non davvero giudicabile. Il suo avversario per il posto in rosso, Martin, ha commesso un errore alla fine mentre cercava di passare Miller per andare sul podio. Ci fosse riuscito, quasi 9, così 5, ma ci sta provarci. Comunque 8 gare vinte sulle 13 disputate, che dire di più?
8/18
- Un'Aprilia costretta a giocare in difesa, alla fine limita i danni, anche se Vinales, in attacco all'inizio, commette due errori e finisce soltanto 13°. Più consistente Aleix che nonostante non ami in Red Bull Ring, abbia ancora male al tallone e guidi un'Aprilia non esattamente a suo agio su questa pista veloce e atipica, riesce a contenere la fuga di Quartararo chiudendo sesto (7 e 7)
10/18
- In Suzuki non c'è più alcun dubbio: quest'anno Rins meglio, molto meglio dell'ex campione del mondo Mir che oggi è pure caduto facendosi male al piede destro, Peccato, ma anche se è segno di voglia di fare, cadere così spesso non ve bene. 4
12/18
- Per KTM il circuito di casa avrebbe dovuto essere molto più dolce, invece Binder 7°, Oliveira 12°, troppo poco per essere soddisfatti. Direi 6, 5 e 6 alla moto. Ci si aspettava di più qui e in assoluto, di sicuro. Comunque fiducia perché KTM è sempre riuscita a vincere in tutte le varie categorie della velocità e del fuoristrada. Fiducia, quindi
13/18
- Anche stavolta ha chiuso col suo miglior pilota (Alex Marquez) lontanissimo dai primi: 14° ed è stato il meno peggio. Pol Espargaro 16°, Bradl 17°, Nakagami caduto. Un disastro storico, continuo, senza spiragli se non la presenza di Marc Marquez, l'unica vera, solida, speranza della casa motociclistica più grane del mondo
15/18
- La splendida rimonta di Celestino Vietti finita nella ghiaia (peccato, 4) ha quasi dato il via libera alla coppia di testa della categoria intermedia. Ai Ogura, vincendo benissimo questa gara (la seconda per lui quest'anno) è riuscito a passare in testa alla classifica davanti ad Augusto Fernandez, che ha lottato per finire quinto, anche se per un solo punto
17/18
- Bellissima vittoria di Ayumu Sasaki, il pilota di Max Biaggi che ha rimontato e vinto nonostante 2 long-lap penalty! Una prestazione da fenomeno, che ricorda piloti giapponesi del passato. 10 senza dubbio e 9/10 a Tatsu Suzuki, nippo-italiano come dice lui di sé stesso, finito secondo con l'unica Honda nelle posizioni di punta, il che la dice lunga sulla sua gara
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