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MotoGP, Pecco Bagnaia mai così vicino a Quartararo: da -91 a -2

MotoGp

Michele Merlino

©Getty

A Buriram Oliveira conquista la settima vittoria della KTM e impedisce alla Ducati di conquistare la settima vittoria consecutiva. Incredibile rimonta di Pecco Bagnaia, che si è portato a soli due punti dal leader del Mondiale Quartararo

HIGHLIGHTS - CLASSIFICA

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Miguel Oliveira a Buriram conquista la settima vittoria della KTM: un dato non epocale che, anzi, dà la misura del dominio Ducati in questo campionato. Perché questa settima vittoria KTM impedisce la settima vittoria consecutiva Ducati, che si sarebbe portata a quota 70 in totale, dieci volte tanto. Per Oliveira è la seconda vittoria stagionale, entrambe sul bagnato: l'altra a Mandalika, a benedire le piogge di quelle regioni del globo. Per la Ducati, un traguardo simbolico: 171^ gara a podio, ad eguagliare la MV Agusta, il team italiano con più podi nel motomondiale. Il prossimo obiettivo è piuttosto distante: si tratta del 3° posto di tutti i tempi, occupato dalla Suzuki (232 gare a podio). Sul versante vittorie, la MV Agusta rimarrà primatista italiana ancora per un po': sono 139 i successi, esattamente 70 in più, o se vogliamo, poco più del doppio, del marchio di Borgo Panigale.

Rimonta quasi conclusa

L'incredibile rimonta di Pecco Bagnaia in classifica mondiale è quasi conclusa, con due soli punti a separarlo da Quartararo. Un'impresa impensabile se si pensa al gap di 91 lunghezze dopo il Sachsenring. Di più: Pecco non è mai stato così vicino a Fabio quest’anno.

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Ci aspetta un finale di mondiale tra i più tesi di sempre: due punti di margine, o meno, a tre gare dal termine, si è verificato solo 4 volte nella storia. La prima è del lontanissimo 1953, ed è quasi strumentale parlare di "3 gare dal termine" quando il campionato ne contava solamente 8: si era praticamente a metà stagione. Quell'anno Reg Armstrong conduceva con 1 punto su Geoff Duke, che poi fu campione. Salto in tempi relativamente più moderni, ma con mondiali ancora troppo corti, esattamente la metà di quello attuale: 1975, 10 gare. Phil Read conduceva con 2 punti su Giacomo Agostini, titolato a fine annoPassano 4 anni ed ecco che nel 1979, sulla lunghezza di 12 GP, a tre dalla fine c’erano due punti tra il futuro campione Kenny Roberts e Virginio Ferrari.

Il decimo poleman

Era già record a nove, a Buriram abbiamo fatto 10 poleman quest'anno. Ancora un italiano, ancora su Ducati: si tratta di Marco Bezzecchi. È una stagione da record per i nostri colori: per la prima volta contiamo 4 poleman (Bagnaia, Bastianini, Di Giannantonio, Bezzecchi) e per la prima volta tre di essi conquistano la loro prima pole (Diggia al Mugello, Bastianini a Spielberg, Bezzecchi a Buriram). Continua a sbalordire la Ducati, in grado di portare ben 7 diversi piloti in pole in un anno (record assoluto) e di monopolizzare la prima fila per la sesta volta nel 2022. È il miglior valore per un team dal 1997, quando la HONDA ci riuscì 7 volte (e allora le prime file erano composte da 4 piloti), dato record da quando i dati sono disponibili (1977).