MotoGp, test di Sepang: le FOTO dalla Malesia
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La Ducati porta in pista una nuova carena "effetto suolo" in stile Aprilia e un comando sblocca-abbassatore sul semi-manubrio. Diverse novità anche per Noale, tra cui un cupolino con due feritoie per migliorare l'aerodinamica. Yamaha testa il motore 2023 e sfoggia un air intake più ampio. Nuovo motore anche per la KTM, mentre Marquez manda in "pensione" la Honda 2022 e inizia a provare la moto 2023. Ecco cosa abbiamo visto nella prima giornata di test ufficiali a Sepang
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- Marco Bezzecchi è stato il più veloce nella prima giornata di test ufficiali sul circuito di Sepang: il pilota del team Mooney VR46 ha girato in 1:58.470, 130 millesimi meglio di Vinales e 262 più veloce di Bastianini
- Di seguito tutte le novità portate in pista venerdì 10 febbraio dalle varie case
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- Primo giorno di test in Malesia e prima volta per Pecco Bagnaia con l'1 sul cupolino, il numero riservato ai campioni del mondo che il torinese ha scelto al posto del 'suo' 63. Il ducatista ha concluso al quinto posto nella classifica finale dei tempi, a 387 millesimi di ritardo da Bezzecchi
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- La Ducati ha provato una nuova carena, che possiamo definire "effetto suolo": nella parte alta è stato sagomato un condotto chiuso da un profilo alare. I tecnici di Borgo Panigale, in questo modo, provano ad aumentare il carico aerodinamico in fase di piega e a sigillare ulteriormente la moto sull'asfalto generando maggior aderenza in curva
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- Tra le novità presentate da Ducati anche il comando a farfalla, spostato dalla piastra di sterzo al semi-manubrio sinistro, vicino alla manopola. Un comando a portata di pollice che consentirà ai piloti, in caso di problemi con l'abbassatore, di intervenire per sbloccarlo senza staccare le mani dal manubrio
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- Il comando a farfalla sul semi-manubrio sinistro è stato provato anche sulle moto del team Pramac: a sinistra la versione vecchia, a destra la versione nuova
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- Primo giorno di scuola anche per Enea Bastianini, qui accanto al suo nuovo capotecnico, Marco Rigamonti
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- La "Bestia" ha girato su ottimi tempi con la GP22, chiudendo il suo miglior giro in 1:58.732, terzo tempo di giornata a 262 millesimi da Bezzecchi. Deve invece ancora adattarsi alla moto 2023
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- "Siamo sulla strada giusta. La moto è migliorata in tutti i settori, dobbiamo lavorare ancora su alcuni dettagli ma c'è del potenziale", ha commentato Maverick Vinales a Sky Sport al termine della prima giornata di test. "Mi aspettavo una moto con maggiori differenze rispetto a quella 2022", ha invece puntualizzato Aleix Espargaró. Ecco le principali novità portate in pista dalla casa di Noale
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- Interessante anche il cupolino Aprilia, che presenta due nuovi condotti: l’aria viene estratta da due feritoie presenti dietro l’ala anteriore per poi uscire dalle due feritoie presenti sul cupolino
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- L'obiettivo di queste feritoie? Migliorare l’efficienza aerodinamica della moto. In queste foto si possono notare le due feritoie da cui esce l’aria e i condotti che scorrono dietro il cupolino. Le prese d’aria sono proprio sotto il cupolino, dietro l’ala anteriore (anche questa aggiornata nella versione 2023)
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- Nella prossima stagione ci saranno quattro Aprilia in pista con l'aggiunta delle due del team satellite RNF di Miguel Oliveira (nella foto) e Raul Fernandez
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- In casa Honda il nuovo arrivato Joan Mir è ancora alla ricerca del miglior feeling con la moto. Lo spagnolo ha girato su tempi per forza di cose più alti rispetto al connazionale e compagno di team Marc Marquez
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- Anche l'altro ex Suzuki, Alex Rins, sta prendendo confidenza con la sua nuova Honda del team LCR
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- Diverse anche le novità introdotte da Ktm, che ha girato con un motore con configurazione di scoppi diversa dal solito. Il rumore del motore prototipo usato da Pedrosa nei Shakedown test e da Brad Binder (nella foto) in questa prima giornata di test ha un suono più cupo rispetto a quello solito. Vari osservatori a bordo pista hanno notato come il sound sia molto simile a un motore Ducati
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- Anche sulla moto di Jack Miller è presente una carena "effetto suolo", sebbene non sia quella ancora più estrema mostrata da Dani Pedrosa nei test Shakedown degli scorsi giorni
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