MotoGP, GP Argentina a Termas de Rio Hondo: le PAGELLE di Paolo Beltramo
Marco Bezzecchi centra a Termas de Rio Hondo la prima vittoria in carriera in MotoGP e non può che meritararsi il 10 con lode in pagella. Bene anche Zarco e Alex Marquez, rispettivamente 2° e 3°. Prima insufficienza dell'anno per Pecco Bagnaia, caduto a 8 giri dalla fine mentre era saldamente al secondo posto. Ecco tutti i voti del GP Argentina
A cura di Paolo Beltramo
- Ancora un bel weekend, il secondo del “nuovo corso”. Mancavano 5 piloti in MotoGP (ai 4 feriti di Portimao si è aggiunto Mir), ma alla fine non ce ne siamo quasi accorti. Oppure, meglio: pensate se ci fossero stati anche Marc Marquez, Enea Bastianini, Miguel Oliveira, Pol Espargaro e pure Joan cosa sarebbe successo!!! Già così, comunque godiamo per il bello
- Marco Bezzecchi vince la prima gara in MotoGP della sua vita (10 e lode) dominando dall'inizio alla fine come fosse un veterano, segno che gli è bastata una sola stagione di apprendistato in MotoGP per inserirsi definitivamente (il naso lo aveva già infilato lo sorso anno) tra i migliori della categoria e addirittura si porta in testa al Mondiale più importante
- Viene dall'academy di Valentino Rossi e come lui è salito sul podio con la maglia numero 10 dell'Argentina (firmata da Leo Messi) campione del mondo. Meritato, bello, addirittura giusto visto come si sono svolte le prime tappe di questo campionato. Godiamoci quest'altro giovane italiano vincente che apre un podio tutto Ducati, tanto per sottolineare che nelle moto siamo fighi, bravi, tosti, vincenti
- Si è svegliato preoccupato per la pioggia, poi il warm-up bagnato lo ha confortato e ha guidato godendo e parlandosi per riuscire a mantenere la concentrazione e il ritmo. Qui aveva vinto sull'acqua anche la sua prima gara nel Motomondiale in Moto3 nel 2018. Un segno? Marco fa anche parte dei pochi che hanno vinto una gara in Moto3, in Moto2, in MotoGP. E scusate se è poco. Insomma, bravo lui e bene la squadra, capace e unita. 10
- Un podio tutto Ducati (4 nelle prime 5) e per la prima volta nella storia 4 piloti sulla moto bolognese davanti nella classifica generale: Bezzecchi, Bagnaia, Zarco, Alex Marquez. Un trionfo tutto sommato atteso, perchè che la moto di Borgo Panigale sia la più competitiva del lotto è chiaro. Molto bella la rimonta di Zarco (9) che si prende la seconda posizione alla fine e molto buona anche la gara di Marquez (8), che però sulla Ducati può ancora migliorare usandola e conoscendola di più
- Le Ducati sono molte, quindi ce ne sono anche di non proprio felici come Martin che ha chiuso quinto (6) dietro al suo compagno di squadra, mentre non benissimo Marini (5) ottavo, oggi non davvero veloce, Di Giannantonio dopo una inizio combattivo e tra i migliori (5) è finito decimo, ma soprattutto male stavolta Bagnaia che è caduto mentre era secondo
- Ha detto di non aver capito perchè, di stare guidando senza prendersi rischi, ma l'anteriore lo ha tradito. Può capitare, l'anno scorso ne ha commessi di errori, eppure poi ha vinto il campionato. Peccato, imparerà anche da questo che essendo sull'acqua non aveva tanti precedenti. Oggi 4
- Finalmente Franco Morbidelli, detto il Morbido, è stato duro, tosto, combattivo e ha portato la Yamaha vicino al podio per la seconda volta dopo la gara sprint di sabato. Bene, sembra che abbia ritrovato la capacità di guidare che aveva “perso” dopo l'operazione al ginocchio. Bravo, fa piacere che l'italo-brasiliano di Roma che vive in Romagna si stia riprendendo, ci mancava il suo sorriso. Considerando la moto, si merita un bell'8
- E bene anche Fabio Quartararo che, buttato fuori pista al primo giro da Nakagami (4), è riuscito pure lui a guidare abbastanza bene considerando la difficoltà di stare dietro sul bagnato con la scarsa visibilità. Settimo, per l'ex campione del mondo non sarebbe un bel risultato, ma oggi considerando tutto vale. 7
- Ci si aspettava di sicuro molto di più dall'Aprilia. Sull'asciutto moto competitiva, sul bagnato invece molto male: Vinales 12°, Raul Fernandez 14°, Aleix Espargaró 15°. Dovuto sia al poco amore per la pioggia da parte dei piloti, ma anche probabilmente alla poca adattabilità della moto. Oggi 4, peccato perchè la moto sembra molto meglio di come è andata oggi
- Honda nona con un Rins (5) combattivo, ma la moto è quello che è e mancavano sia Marquez, sia Mir. Soltanto un pochino meglio la KTM con Jack Miller buon sesto, combattivo e irruente come al solito (7), ma con Binder che si è steso ed è finito ultimo dietro anche a Bagnaia, pure lui ripartito dopo una caduta
- Toni Arbolino (10) lo si prendeva in giro perchè era lo squalo di Garbagnate, ma con questa sua quarta vittoria in Moto2 sul bagnato dell'Argentina ha dimostrato di potersi davvero mangiare tutti i suoi avversari e difatti è anche primo in campionato davanti ad un ottimo Canet, quarto nonostante 2 long-lap (9)
- Un Arbolino maturo, solido, capace di tenere botta e di darle, di non esagerare, perfetto, insomma. E ad Austin, dove si correrà la prossima gara tra 14 giorni, l'anno scorso vinse la sua prima in Moto2... che sia l'anno giusto? Presto per dirlo, ma...
- Canet penalizzato, Acosta dietro, Vietti pure (13°, 4). L'unico che tiene botta è Dixon che in classifica è quarto e in gara buon terzo (8) dietro a Lopez, pure lui autore di una bella corsa (9), per capire meglio la situazione aspettiamo qualche altro GP, ma sembra davvero che ci sia un italiano sul quale puntare e non è né Vietti, né Dalla Porta, né Foggia, almeno per ora
- Sommate una pista bagnata alla Moto3 e otterrete un meno bello grosso. Nel senso che i non arrivati al traguardo mentre si giocano il podio agli ultimi giri sono molti e importanti, ma fa parte dello spettacolo
- Tatsu Suzuki che vince la sua prima gara sulla Honda Leopard, Diogo Moreira che alla fine supera la corsa ad eliminazione e conquista un ottimo secondo posto e soprattutto il disoccupato più veloce del mondo, Andrea Migno, che fa terzo nonostante sia in Argentina soltanto come riserva dell'infortunato Fellon. Bravi tutti, 10 e due 9