MotoGP, GP Olanda. Miller: "Siamo pagati per guidare, non per lamentarci"

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Miller ha fatto chiarezza su alcune dichiarazioni che secondo lui sarebbero state mal interpretate. L’australiano ha spiegato di non aver mai voluto attaccare direttamente Marquez per il suo atteggiamento critico verso la Honda: "Le frasi che ho pronunciato non riguardavano solo Marc, mi riferivo a una grande quantità di piloti. Siamo pagati per guidare le moto, non per parlare. Siamo pagati per risolvere i problemi delle moto, non per lamentarci dei problemi"

GP OLANDA, LA GARA DELLA MOTOGP LIVE

La sue parole contro Marc Marquez, dopo la gara del Sachsenring, hanno sollevato un bel vespaio. A Jack Miller, stando ai resoconti dei giornali, non è piaciuto l’atteggiamento del collega spagnolo, che ha sparato contro la Honda e ha gettato la spugna alla vigilia della gara in Germania (dopo la quinta caduta in due giorni). Ma in conferenza stampa ad Assen l’australiano ha offerto una versione diversa, puntando il dito contro chi "non c’era ad ascoltare quello che ho davvero detto e ha poi raccontato un sacco di balle". Inversione di rotta - con Marquez seduto lì vicino ad ascoltarlo - o tentativo di spiegare meglio il suo pensiero? Jack è apparso piuttosto scocciato, e ha quindi ribadito che lui "voleva soltanto parlare a favore del campionato". Più precisamente: "Le frasi che ho pronunciato non riguardavano solo Marc, mi riferivo a una grande quantità di piloti. Capisco che lui stia vivendo un momento difficile, ma nessuno vuole sentirlo ripetere di continuo, lo dico per il nostro sport".

"La Ducati in questo momento è il top"

Un tentativo di minimizzare, o di spostare l’attenzione più in generale sul clima che l’atteggiamento di un singolo protagonista, Marquez in questo caso, può riflettere sull’immagine della MotoGP. Miller, a voler interpretare quanto detto nella conferenza piloti del GP Olanda, forse preferirebbe che i panni sporchi si lavassero in famiglia… Marquez, di fianco a lui, non ha fatto una piega e non ha replicato alle farsi di Miller, che poi ha parlato dell'impegno di questa settimana ad Assen. "Tutti hanno la capacità di andare forte in Olanda, anche se la Ducati è in un grande momento e sembra difficili batterli perché hanno otto moto in pista. Tuttavia ogni costruttore è in grado di farlo, si tratta solo di lavorare. Questo weekend la nostra moto dovrebbe funzionare bene e possiamo lottare con le Ducati, anche se loro al momento sono il top".

"Non siamo diversi dagli altri lavoratori"

Nel corso dell'intervista rilasciata al nostro Sandro Donato Grosso, Miller ha aggiunto queste frasi, riguardo le dichiarazioni rilasciate dopo il GP Germania e finite al centro delle polemiche per il presunto riferimento a Marc Marquez: "Siamo pagati per guidare le moto, non per parlare. Siamo pagati per sviluppare le moto al meglio con le nostre conoscenze e per risolvere i problemi, non per lamentarci dei problemi. Se fosse un lavoro comune, alle dipendenze di una normale azienda, e ci si lamentasse dicendo ‘Questa cosa qui è una m…’, loro ti licenzierebbe subito. Sarebbe una cosa normale, ma noi non siamo diversi da tutti gli altri lavoratori. Quando lavori per una multinazionale, che spende milioni e milioni per poter competere nelle corse, la cosa peggiore che tu possa fare è danneggiarla dicendo che ha costruito una moto scadente".