MotoGP ad Assen: le pagelle della gara Sprint di Paolo Beltramo
Il duello della Sprint di Assen tra Bezzecchi e Bagnaia fa sognare e ben sperare i tifosi italiani, con due campioni pronti a dare spettacolo: voto 10 al Bez, 9 e mezzo a Pecco. Grande anche Quartararo, premiato nella sua sfortuna. Ecco le pagelle di Paolo Beltramo della Sprint del GP d'Olanda. Domenica la gara in diretta alle 14 su Sky Sport Summer, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
- Marco Bezzecchi, dopo la straordinaria pole di sabato mattina ha confermato il suo stato di grazia olandese battendo un Pecco Bagnaia 2° sia sullo schieramento, sia in gara dopo un duello bello e giallo considerando la provenienza VR46 dei 2 e la proprietà del team Mooney. Una vittoria difficile perché Bez ha fatto la prima staccata un po’ lunga, ha dovuto passare anche Binder, poi Pecco era davanti, un Pecco che ha combattuto, non ha pensato alla classifica, ma alla gara dandoci dentro fino all’ultimo giro, un duello fantastico.
- Insomma una bella doppietta italiana considerando le due Ducatone (moto da 10). 10 Bez, 9 e ½ Bagnaia una coppia di campioni che ci fanno sognare anche per il particolare rapporto amichevole tra di loro e ai caratteri così diversi. Bene, bello. Avanti così.
- Fai una fatica pazzesca in tutte le gare, ma quando arrivi ad Assen, una pista dove la Yamaha soffre meno, e riesci a lottare per il podio che poi conquisti per una penalizzazione di Binder dopo una partenza come sempre buonissima. In fondo bene così, come se il destino avesse voluto premiare questo campione così abbacchiato e sfortunato anche per la frattura al piede sinistro. Insomma Yamaha, qui, da 7 Fabio da 10. Binder da 8. Purtroppo male Morbidelli (3) 15°, in confronto a Quartararo la dice lunga, purtroppo.
- Tornare qui per Aprilia ha significato un tuffo nel passato, come dire un passo in avanti rispetto alla media di questa stagione: infatti Espargarò è arrivato quinto, ma vicinissimo al podio dopo un inizio difficile e una rimonta cattiva, veloce. Bene, finalmente come ce lo aspettavamo: 9.
- Viñales invece ha deluso: tutto bene fino alla partenza, poi come troppo spesso gli accade, una gara sotto le attese, settimo posto. 5, deve ancora fare il passo verso la costanza, essenziale per essere un top rider davvero.
- Non come domenica scorsa dove ha stradominato in Germania, ma comunque bene. Martin sesto (6), Bastianini ottavo (7), Alex Marquez (5) nono, Marini decimo (5), Zarco tredicesimo (4). Un misto di difficoltà in prova e scelte sbagliate (la gomma anteriore di Zarco), fatti di gara dovuti alla ressa tipica della corsa sprint del sabato. Il Bestia bene considerando che partiva 18° e che sta prendendo ancora contatto con la stagione e la Ducati ’23. Domani molto cambierà, probabilmente.
- Non sembrava lui. Neanche un po’. Dopo il fine settimana del Sachsenring disastroso e doloroso ha deciso di lasciare per una volta nel box quella sua versione aggressiva, fantasiosa, adrenalinica, esagerata, sempre sul filo per una versione addirittura distratta (il tamponamento a Bastianini in qualifica) e lontana anni luce dal Marc più amato/odiato della storia della moto.
- Ci sta, anzi è come se avesse finalmente capito di essere un essere umano anche lui dopo 3 anni di sofferenze, operazioni, cadute e anche, ma forse addirittura soprattutto a causa di una Honda assolutamente lontana dalla competitività e dalla sua storia. Insomma con una moto da 2 ha soltanto fatto bene a non infierire su sé stesso, ad arrendersi all’evidenza e ad ammettere la sua impotenza momentanea. Forse, per certi aspetti, la sua prestazione più difficile. Senza voto considerando la situazione.