MotoGP, GP Olanda ad Assen: le PAGELLE di Paolo Beltramo
Pecco Bagnaia trionfa ad Assen e si merita un bel 10. Un voto in meno per Bezzecchi e Aleix Espargaró, che fanno compagnia al campione del mondo in carica sul podio. Continua la crisi nera di Honda e Yamaha, gravemente insufficienti. Ecco i voti del GP Olanda a cura di Paolo Beltramo
- Assen, anche questa sua versione modernizzata, allargata, accorciata rispetto alla lunga e stretta sinuosa strada di campagna senza cordoli di una volta, resta un punto fondamentale del motomondiale anche perché - e si sente, si percepisce - questo è l’unico circuito del mondo dove il motomondiale corre ininterrottamente dalla sua nascita nel 1949. Pieno di gente appassionata, sorridente, divertita e divertente
- Tanta moltissima anche al sabato. Come dire che, almeno qui, il motociclismo ha superato lo shock del ritiro di Valentino Rossi e ha trovato altri e nuovi idoli, altri colori. Il pubblico ha capito che qualsiasi sport vive oltre i propri idoli, i propri miti, le leggende. Non è uno sminuire chi per leggi di natura ha smesso, ma una dimostrazione di amore per lo sport che questi miti ha saputo creare grazie alla sua bellezza
- Però al contrario: stavolta Bagnaia primo, Bezzecchi secondo, Ducati x2 e comunque ancora made in Italy con l’Aprilia di Aleix Espargaró terza. Una gara bella, tesa, che si è risolta per il successo quando Bagnaia ha passato un Binder strepitoso come sempre in partenza e difficile da staccare. Poi Bezzecchi ha superato il sudafricano della KTM e ha provato a prendere Pecco, ma senza riuscirci per la costanza del sempre più leader del campionato
- Bagnaia 10, che ha trovato il setting giusto la mattina e ha potuto gestire le gomme in crisi per il caldo inatteso. Bagnaia ha vinto per il secondo anno consecutivo (come Rossi, ultimo ad esserci riuscito prima) e nello stesso giorno in cui nel 2017 vinse il suo ultimo GP. Comunque gara perfetta per Pecco (10), gara ottima e difficile con una moto che verso la fine tremava per Bezzecchi (9)
- Buonissima pure la corsa di Espargaró, che ha preso il terzo posto per un errore di Binder che all’ultima curva ha messo le ruote sul verde, ma la sua è stata comunque una rimonta fantastica con la parte destra della sua aerodinamica rotta da un contatto con Marini al via e che gli ha dato problemi per tutta la gara (9)
- Martin, Marquez, Marini in fila dal quinto a settimo. Migliore Martin vicino al podio che ha pagato una qualifica non buona, ma ha sfiorato il podio quindi 8. Per Alex (7) finalmente gara quasi normale, con arrivo senza incidenti o cadute. Servirà per ripartire al meglio da Silverstone dopo le vacanze. Luca partiva davanti ma anche oggi, come sabato, non è riuscito a stare davanti: deve lavorare sulla costanza, la prestazione pura c’è (6). Anche 3 D: 3 Ducati
- Questa volta di quelli buoni ne sono caduti un sacco: Oliveira (Aprilia) e Lecuona (Honda) si sono ritirati. Ma Miller, Bastianini, Vinales, e poi in un incidente Zarco e Quartararo. Il tutto dovuto alle caratteristiche della pista, che impegna molto l’avantreno in ingresso di molte curve, ma l’incidente tra i due francesi è stato brutto da vedere, ma alla fine soltanto il pilota della Yamaha ha sofferto fisicamente con ulteriori danni al piede e al gomito sinistri. Meno male che c’è la sosta che potrà rimettere in sesto tanti fisici e ridare morale
- Non ha corso, s’è praticamente arreso. Ha avuto coraggio. Per uno come lui dire stop, così non posso continuare, deve essere stato difficilissimo, dimostra però che l’uomo sta crescendo a discapito della carriera se dovesse servire. Io credo che Marc tornerà ad essere sé stesso, basterà che ritrovi la salute e un minimo di fiducia nella moto, che si risolva la tentazione di lasciare o meno Honda e cambiare il proprio futuro
- Di rimettere insomma insieme una situazione ingarbugliata, difficile, piena di cose nuove mai provate nella carriera come il tamponamento nelle qualifiche a Bastianini, roba da principiante distratto. Buone vacanze
- Una gara meno peggio del solito considerando che dei 4 piloti ufficiali in pista ce n’è stato uno solo, Nakagami (5) finito ottavo a quasi 15 secondi dal primo e considerando le molte cadute di piloti che spesso gli arrivano davanti. Gli altri 3, cioè Mir, Rins e Marquez non hanno corso per infortuni vari e probabilmente senza esserne troppo dispiaciuti. Speriamo che in Honda sfruttino queste lunghe ferie per dare una svolta, anche se la moto davvero competitiva potrà arrivare, visti i regolamenti attuali, soltanto l’anno prossimo. 2
- Bene sabato, male domenica per via di una partenza sbagliata di Quartararo, troppo aggressivo al via, e di una caduta, ma la gara ha dimostrato ancora ciò che si sapeva: Yamaha ha un buon passo gara, se si qualifica bene (difficile) e scatta bene può stare coi primi, ma non vincere perché non riesce a sorpassare. Morbidelli nono dietro a Nakagami nel derby dei sofferenti. 4
- ,Grande gara, divertente, avvincente, combattuta come sempre, ma con un’eleganza, una bellezza superiori. Alla fine di una lotta fantastica ha vinto Masia (10), che ha recuperato ben 25 punti sul disastroso Holgado (2) ed è secondo a meno 16, l’unico pilota Honda tra i primi 10 del campionato. Benissimo tutti i primi, soprattutto Sasaki e Oncu (9) finiti sul podio, ma anche Ortola (9) che ha recuperato moltissime posizioni
- Benissimo anche gli italiani: Nepa, a lungo primo poi decimo nella bagarre, e Fenati ottavo e spinto fuori all’ultima staccata (8) che si sono giocati tutto anche il podio: la tombola della categoria li ha penalizzati nei particolari determinanti della bagarre. Troppo dietro Ricky Rossi, che era partito col terzo tempo, ma è finito addirittura 18° senza mai dare la sensazione di poter lottare per stare davanti (4)
- Male anche Migno (4), che oramai non si può più considerare un ex pilota ripescato e deve riuscire a mostrare più consistenza, oramai l’exploit argentino non basta più. Non bene Bertelle, 16°. Filippo Farioli non è ancora a posto fisicamente, NG.
- Bellissima vittoria di grinta e attesa del colpo letale di Jake Dixon, ventisettenne alla sua prima vittoria in carriera (10), che ha battuto alla fine un cattivissimo, talentuoso Ogura (9) e terzo un ottimo Acosta (8), che recupera 7 dei 15 punti di distacco su Arbolino e che ha guidato come sa recuperando e credendoci sempre
- Gara difficile per Tony Arbolino, che per l’ennesima volta consecutiva perde punti su Acosta e scende dal podio dopo otto gare consecutive lassù (6), Bene la gara di Aldeguer, Canet, Lopez arrivati davanti a Tony e autori di una gara di lotta e resilienza. 7