MotoGP, HIGHLIGHTS Sprint Race Qatar: vince Martin, 5° Bagnaia

Martin vince il primo set e dimezza lo svantaggio da Bagnaia, quinto a quasi quattro secondi dallo spagnolo. Partivano affianco, Pecco e Jorge, hanno corso due gare all’opposto. Il pilota della Pramac aggressivo fin dalla prima curva, l’ufficiale della Ducati in difesa per undici giri. Martin gli è entrato deciso due volte; dopo essere finito largo alla seconda curva dopo il via, ha quasi spostato Bagnaia il giro successivo, la risposta al sorpasso subito in Malesia: “Lui ha provato a resistere all’esterno, ci siamo toccati, mi spiace - ha poi spiegato Martinator -, ma è andata così. Sapevo di averne di più in gara”. Tre giri dopo Jorge era già in testa, dopo aver preso e sorpassato Luca Marini e Alex Marquez. Una furia che ha preso tutti in contropiede, dopo un venerdì passato a districarsi nel rebus delle gomme, e una qualifica nervosa. Bagnaia ha accusato il colpo, non ha potuto reagire, non ha trovato il ritmo e nemmeno li modo di tentare un sorpasso. Davanti  a lui non hanno mollato un metro.

Bravo Marini, finto sul podio al terzo posto, bravissimi i due piloti di Gresini, Alex Marquez e soprattuto Di Giannantonio che nel finale ha ripreso Martin, portandosi nella sua scia per un attacco che però non è riuscito ad portare. Ancor più bravo lo spagnolo a dare tutto per tenersi dietro il romano. Vittoria meritata, sudato e felice, consapevole di avere dato uno scossone decisivo alla sua classifica, di aver vinto il primo set con Bagnaia, Martin ha esultato, con la gioia che gli sprizzava dagli occhi. Pecco nel frattempo guadagnava la via del box, in apparenza senza scomporsi, ma il film che aveva in mente prima del via era molto diverso. “Situazioni difficile - il suo commento -. Mi girano le scatole, stamattina andavo più forte con una gomma consumata, stasera  la moto scivolava dappertutto. Sette punti buttati via”. In qualifica il pilota della Ducati ufficiale aveva tenuto dietro Martin seppure di un’inezia, soprattutto sembrava avere in mano la situazione, certo di avere trovato la chiave per una gara da protagonista. Non è andata così e adesso la sua posizione in classifica inizia a traballare.

Il vantaggio s’è dimezzato e oggi è obbligato a cambiare copione, per mantenere la leadership. Martin ha ritrovato la forma che sembrava aver perso in Malesia. Bagnaia pare tornato indietro a due gare prima, costretto a subire la baldanza del suo avversario. Ad ogni modo sembra un confronto destinato a giocarsi in casa Ducati. Con cinque Desmosedici nei primi cinque posti, la casa di Borgo Panigale conferma l’ottimo rapporto con il circuito di Dooha. Vinales ha recuperato un paio di posizioni con l’Aprilia, ma il Qatar è casa sua (c’ha vinto nel 2017 e nel 2021 con la Yamaha), Aleix Espargaro è stato retrocesso di sei posizioni (più una multa di 10.000 dollari) per lo schiaffone gratuito rifilato sul casco a Morbidelli, nelle prove di ieri mattina.